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11 Novembre 2025 - 15:05
In foto l'assessora Chiara Gaiola
A Settimo Torinese l’Amministrazione ha deciso: da novembre 2025 nei bagni delle scuole superiori arriveranno 14 dispenser di assorbenti gratuiti. Il provvedimento parla di 1.100 assorbenti al mese e di un impegno di spesa di 2.395,72 euro. Roba seria, eh: prodotti This Unique, compostabili, ecologici, plastic free e pure chemical free. Insomma, manca solo la benedizione del WWF.
L’assessora alle Pari Opportunità Chiara Gaiola, raggiante come in un servizio fotografico di Donna Moderna, parla di «un passo avanti culturale, che renderà i luoghi pubblici più inclusivi e attenti alle esigenze di tutte le persone». E naturalmente, chi osa osservare che magari prima sarebbe il caso di sistemare i soffitti che cadono o gli armadietti scassati, viene immediatamente bollato come maschilista oscurantista e nemico del progresso.
Eppure, i commenti sotto il comunicato sono un piccolo spaccato di neorealismo, di quelli che la “propaganda rosa” non riesce mai a coprire con una passata di vernice compostabile. C’è chi ricorda che alla scuola Teresa Noce si attendono armadietti e sistemazioni da due anni. C’è chi ironizza sulle promesse non mantenute e sui cantieri eterni. E poi le mamme, più pratiche, chiedono: “Ma perché non metterli anche alle medie, dove il ciclo arriva a sorpresa?”
Già… perché no? Qualcuno racconta che alle elementari certe “signorine” lo sono diventate in quarta. E allora, forse, sì: sarebbe il caso di ampliare il raggio d’azione.
Magari con un’iniziativa anche nei bagni dei maschietti, con qualche distributore di preservativi biodegradabili, al profumo di lavanda, con il marchio del Comune stampato sopra. Un modo per ricordare a tutti che a Settimo anche l’amore è sostenibile. Immaginate la scena: Chiara Gaiola, neo mamma e paladina della parità, che lancia la campagna “Preservativi per tutti”. Sarebbe un gesto di autentico coraggio politico, finalmente qualcosa di davvero inclusivo! Altro che assorbenti compostabili: qui si tratterebbe di portare avanti un messaggio universale, quello che dice che prevenire è meglio che differenziare.
Un’idea che farebbe il giro dei social, con titoli pronti per la gloria: “Settimo, primo Comune a distribuire profilattici compostabili per promuovere la sessualità consapevole”. Un trionfo di sostenibilità sentimentale, perfettamente in linea con l’Agenda 2030 e con la comunicazione social della sindaca Elena Piastra, sempre in prima linea quando si tratta di promuovere “progetti simbolici” ad alto tasso di fotogenia.
Del resto, nella determina si legge che la fornitura di assorbenti è anche “un progetto educativo e culturale”, completo di incontri formativi e materiale informativo. Perfetto. Allora perché non estendere il format alla prevenzione delle gravidanze indesiderate o delle malattie sessualmente trasmissibili? Guarda caso, anche queste rientrano nella sfera dell’educazione sanitaria. Se si vuole parlare di uguaglianza, che uguaglianza sia, fino in fondo.
Il problema, semmai, è che mentre si installano i tampon box, restano scoperti i buchi veri: quelli nei soffitti delle scuole, nei pavimenti dissestati, nei conti dei progetti annunciati e mai realizzati. Ma questi dettagli, si sa, non fanno notizia e non generano like.
La verità è che nella Settimo bella da vivere, più che sui fatti, ci si è sempre concentrati sulle certificazioni, sui protocolli e sulle iniziative simboliche ad alto tasso di hashtag. Un giorno si parla di parità di genere, l’altro di api impollinatrici, poi di inclusione, rigenerazione, innovazione e, adesso, di assorbenti biodegradabili. Tutto molto social, tutto molto fotogenico.
Sì, è vero, l’uguaglianza non passa solo dai distributori, ma anche dalle promesse mantenute, dai plessi messi in sicurezza e dalle scuole che non crollano a ogni pioggia. Ma questo — a Settimo — è solo un dettaglio.
A Settimo Torinese la rivoluzione parte dai bagni. Non quelli della politica, quelli veri. Da novembre arriveranno i dispenser di assorbenti gratuiti nelle scuole superiori: 14 in tutto rigorosamente plastic free, chemical free e coscienza pulita. Mancava solo l’etichetta “benedetto dal WWF” per chiudere il cerchio della sostenibilità.
L’assessora Chiara Gaiola parlato di “passo avanti culturale”. E non c’è dubbio: è la prima volta che un ciclo amministrativo coincide con quello mestruale. Ma a Settimo ormai la cultura è questa: ogni problema cittadino può essere risolto con un hashtag e un distributore automatico. Le scuole hanno i soffitti che colano? Pazienza, ora hanno gli assorbenti compostabili. I bambini della Teresa Noce aspettano gli armadietti da due anni? Basta parlare di giustizia mestruale e passa tutto.
E poi c’è la gente, quella che commenta sotto i post istituzionali, con la stessa energia con cui una volta si discuteva di politica vera. Qualcuno chiede perché non metterli anche alle medie, dove “il ciclo arriva a sorpresa”. Già, a sorpresa come i comunicati del Comune.
Del resto, qui la politica ha imparato a parlare solo il linguaggio della comunicazione. Un linguaggio inodore, anallergico e, possibilmente, certificato Ecolabel. Ogni settimana una trovata: le api impollinatrici, i led intelligenti, la nuova videosorveglianza, la camionetta con la polizia locale in tournée, il museo della chimica che tutto il mondo ci invidia, la biblioteca più grande del mondo, il giardino che mancava al Borgo Nuovo e ora gli assorbenti etici. A Settimo non si governa, si posta. Non si costruisce, si comunica.
Ma guai a rovinare la narrazione. La Settimo bella da vivere vive così: di simboli, protocolli e foto ben illuminate. E se piove in aula, pazienza. Se i topi ballano chi se ne frega. Se l'Outlet del lusso sborsa 350 mila euro che sarebbero da spendere per il commercio e non lo si fa è solo un dettaglio...
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