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11 Novembre 2025 - 06:30
Stefano Musso
La musica classica, troppo spesso considerata un linguaggio per pochi, si conferma invece un motore di crescita culturale e coesione sociale. In tempi dominati dalla fretta e dalla distrazione, l’ascolto consapevole diventa un gesto quasi rivoluzionario. È in questa prospettiva che si colloca l’attività dell’Associazione Il Timbro, nata a Burolo nel 2015 grazie al musicista Stefano Musso, insieme a Giulia Trompetto e Lorenza Turati.
L’associazione, oggi riconosciuta dal Ministero della Cultura, è diventata un punto di riferimento per la diffusione della musica colta nel Canavese e in Piemonte. Il suo progetto principale, la rassegna “Gli Accordi Rivelati”, festeggia dieci anni di attività al Teatro Giacosa di Ivrea, con una formula che unisce formazione, incontro e spettacolo.
Ogni serata segue un percorso pensato per coinvolgere il pubblico: alle 19 l’appuntamento con la Guida all’ascolto, curata da Antonio Valentino, pianista e docente di musica da camera al Conservatorio di Torino, oltre che direttore artistico dell’Unione Musicale. Il suo intervento offre al pubblico gli strumenti per comprendere le opere in programma e apprezzarne la struttura e il contesto storico. Dopo un momento conviviale con l’aperitivo, alle 20.30 inizia il concerto, che ospita interpreti di rilievo internazionale come Andrea Lucchesini e il Chaos String Quartet.
L’intento è chiaro: non proporre solo esecuzioni di qualità, ma formare una comunità di ascoltatori consapevoli. In questa direzione va anche l’iniziativa che consente agli studenti delle scuole secondarie di assistere ai concerti al costo simbolico di un euro, se accompagnati da un insegnante o da un familiare.
Nel corso degli anni, Il Timbro ha ampliato la propria attività, portando la musica in contesti inusuali e fuori dai grandi centri. Il progetto “I Colori di Settembre” propone concerti “leggeri” ma di alto livello nei comuni dell’Unione della Serra, dove si sono esibiti artisti come l’Aka Duo e il violoncellista Francesco Stefanelli, primo violoncello dell’Arena di Verona.

Il maestro Antonio Valentino insieme al Quartetto Indaco

La direzione di Antonio Valentino e il trio Zeliha
A Loranzè, la formula del salotto musicale “Al pianoforte di Alice Fumero” offre incontri ravvicinati tra musicisti e pubblico, con un taglio divulgativo e informale. E da quest’anno, il nuovo ciclo “I concerti del venerdì della Classica” ha trovato casa nel rinnovato Teatro Belloc di San Giorgio Canavese, un piccolo spazio restituito alla comunità e alla musica.
La stagione 2025 conferma una programmazione di rilievo, con cinque concerti al Giacosa, il festival della chitarra a giugno e il nuovo progetto “La Discoteca Olivetti”, che unisce musica e memoria industriale valorizzando il patrimonio UNESCO di Ivrea.
“Viviamo in un tempo in cui è difficile ritagliarsi spazi veri per ascoltare e capire”, osserva Stefano Musso. “La musica non è un sottofondo: è un linguaggio che chiede attenzione e restituisce profondità. Il nostro obiettivo è far crescere una platea capace di ascoltare davvero.”
Dopo dieci anni, Il Timbro rappresenta una realtà stabile e riconosciuta nel panorama nazionale, capace di unire la qualità artistica alla dimensione educativa e sociale. Un progetto che, nel solco ideale tracciato da Adriano Olivetti, interpreta la cultura come strumento di comunità e di crescita civile.
Chi desidera conoscere le attività dell’associazione può visitare il sito www.associazioneiltimbro.it o seguirne gli aggiornamenti sui canali social.
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