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Nuova vita per le vetrate di Palazzo Cisterna a Venaria Reale

Ottanta manufatti trasferiti al Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”: un intervento che unisce arte, storia e tutela del patrimonio torinese

Inizia il restauro delle vetrate storiche di Palazzo Cisterna a Venaria Reale

Inizia il restauro

È cominciato il restauro delle vetrate di Palazzo Cisterna, uno degli edifici più rappresentativi del centro di Torino e sede storica della Città metropolitana. Ottanta manufatti artistici, che da decenni impreziosiscono saloni e corridoi dell’antico palazzo nobiliare, sono stati trasferiti nei laboratori del Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, dove gli specialisti hanno avviato un complesso intervento di analisi, pulitura e recupero.

La fotografia scelta per “La foto della settimana”, pubblicata dall’Ufficio stampa della Città metropolitana, testimonia proprio questo momento: una scena che racchiude il valore del gesto conservativo, ma anche la consapevolezza che il patrimonio architettonico torinese continua a vivere, rigenerandosi nel tempo.

Palazzo Cisterna, con le sue decorazioni ottocentesche e i soffitti affrescati, rappresenta da sempre un punto d’incontro tra storia civile e bellezza artistica. Le sue vetrate, opera di maestranze specializzate del tardo XIX secolo, costituiscono uno degli elementi più raffinati della struttura: un gioco di trasparenze, piombi e colori che filtra la luce naturale restituendo all’ambiente una luminosità dorata, quasi sacrale. Dopo anni di esposizione agli agenti atmosferici, era inevitabile un intervento di restauro, necessario per preservarne la stabilità e l’integrità cromatica.

Il lavoro intrapreso a Venaria rientra in una più ampia strategia di tutela del patrimonio artistico metropolitano, che negli ultimi anni ha portato a nuovi investimenti nella manutenzione dei beni storici e monumentali. I restauratori del Centro, riconosciuto come uno dei poli d’eccellenza in Europa, stanno procedendo con tecniche non invasive, volte a restituire la brillantezza originaria delle superfici e a consolidare le parti più fragili, spesso minacciate da microfratture e depositi di polvere o sali.

Dietro ogni vetrata si nasconde una storia. Alcune furono commissionate durante l’espansione ottocentesca del palazzo, quando la nobile dimora passò progressivamente da residenza privata a sede istituzionale. Altre, invece, furono aggiunte nel corso del Novecento, quando il linguaggio decorativo si fece più sobrio, ma non meno elegante. Oggi, riportarle alla luce significa ricostruire un pezzo della memoria collettiva di Torino e del suo territorio.

Il Centro “La Venaria Reale”, già impegnato nel recupero di opere d’arte e manufatti di grande pregio provenienti da musei e chiese del Piemonte, si conferma dunque il fulcro tecnico e culturale di un processo di conservazione che unisce rigore scientifico e sensibilità estetica. L’intervento sulle vetrate di Palazzo Cisterna richiederà mesi di lavoro, tra analisi dei materiali, rimozione di vecchie stuccature e ricostruzione delle parti danneggiate con vetri compatibili per composizione e trasparenza.

La foto diffusa dalla Città metropolitana, più che un semplice documento, diventa simbolo di una cura silenziosa ma essenziale: quella che mantiene vive le architetture del passato senza snaturarle, restituendo loro il ruolo di testimoni della storia urbana. Nel riflesso delle vetrate smontate si legge la volontà di un’istituzione di valorizzare i propri spazi, non solo come luoghi amministrativi, ma come patrimonio culturale aperto e condiviso.

Nei prossimi mesi, il cantiere del restauro diventerà un laboratorio di conoscenza anche per studiosi e studenti delle discipline artistiche e architettoniche, interessati a seguire da vicino le fasi di recupero. Quando le vetrate torneranno al loro posto, restituendo ai saloni di Palazzo Cisterna la loro luce originaria, sarà come chiudere un cerchio: quello tra passato e futuro, tra conservazione e rinascita.

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