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Una poltrona per due: l’Atp Finals diventa il set del film Sinner-Alcaraz

Amici fuori, rivali sul campo: a Torino va in scena la sfida dell’anno

Una poltrona per due: l’Atp Finals diventa il set del film Sinner-Alcaraz

Sinner-Alcaraz scatta la grande sfida

La sfida delle sfide è pronta a cominciare. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, rivali amatissimi e simboli della nuova era del tennis, si ritrovano uno di fronte all’altro sullo stesso campo, quello della Inalpi Arena di Torino, dove da domenica scatteranno le Atp Finals. In palio non solo il titolo di “Maestro dei Maestri”, ma anche il primo posto del ranking mondiale.

Sinner arriva al grande appuntamento nel momento migliore della sua carriera. Reduce dai trionfi all’Atp 500 di Vienna e al Masters 1000 di Parigi-Bercy, oltre alla vittoria nell’esibizione di Riad, il Six Kings Slam, in cui ha battuto proprio Alcaraz in finale, l’altoatesino si è mostrato in grande condizione già dagli allenamenti torinesi. Sul campo, le sue palline “sembravano proiettili”, raccontano i presenti. «Se tira così non ce n’è per nessuno», si è lasciato sfuggire un allenatore del circuito a bordo campo.

Il ventiduenne spagnolo, invece, arriva da un finale di stagione meno brillante. Dopo il successo agli Us Open e al Roland Garros, è stato eliminato a sorpresa ai sedicesimi del torneo di Parigi da Cameron Norrie, numero 27 al mondo, in un match pieno di errori e distrazioni. Anche alle Finals, nelle ultime due edizioni, Alcaraz ha faticato, pagando la stanchezza di fine stagione. Ma la sua classe resta indiscutibile: un fuoriclasse capace di ribaltare ogni pronostico in pochi scambi.

Il mondo del tennis sogna già una finale tra i due, ma sulla strada per il titolo ci saranno avversari di livello assoluto, da Alexander Zverev a Novak Djokovic, ancora in dubbio sulla sua partecipazione. Intanto l’Italia del tennis continua a sperare nell’impresa di Lorenzo Musetti, impegnato ad Atene: dopo la vittoria in tre set su Sebastian Korda, il toscano sfiderà Djokovic in finale per conquistare l’ultimo posto disponibile alle Finals torinesi.

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A Torino, intanto, è tutto pronto. Il primo antipasto del torneo si è giocato già nella mattinata di venerdì, con il primo allenamento-duello tra Sinner e Alcaraz. Un’ora di riscaldamento nel foyer dell’Arena, a porte chiuse, sotto gli occhi degli allenatori Darren Cahill e Simone Vagnozzi per Sinner e Juan Carlos Ferrero per Alcaraz. Poi lo spostamento sul campo centrale, dove i due hanno giocato un set di allenamento vinto dall’azzurro per 6-3, seguito da un tie-break conquistato dallo spagnolo per 7-3. Alla fine, abbracci e sorrisi tra i due: rivali accaniti sul campo, amici fuori.

Nel pomeriggio, Sinner ha parlato in conferenza stampa, mostrando serenità e concentrazione: «L’anno scorso ho provato grandi emozioni sollevando il trofeo, e vorrei riviverle. Non importa chi sarà il numero uno di fine anno. Voglio solo mostrare un ottimo tennis, come ho fatto negli ultimi mesi», ha detto.

Alcaraz, dal canto suo, ha risposto con la consueta determinazione: «Sono davvero motivato a dare il massimo per giocare il mio miglior tennis, cercando di ottenere qualche vittoria e di qualificarmi per la semifinale. Fare bene in questo torneo può aiutarmi a chiudere l’anno da numero uno».

La sfida è lanciata. Sinner-Alcaraz non è solo il confronto tra due talenti eccezionali, ma il duello che potrebbe decidere il futuro del tennis mondiale.

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