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Cani al cimitero, il giallo è risolto: ora possono entrare (col guinzaglio corto e il buon senso)

Dopo mesi di confusione tra divieti e cartelli paradossali, l’assessora Gabriella Colosso e il comandante Paolo Molinario chiariscono: via libera ai cani nei viali del cimitero, purché al guinzaglio e lontani dalle zone di inumazione. Si chiude così un caso degno di Agatha Christie

Cani al cimitero, il giallo è risolto: ora possono entrare (col guinzaglio corto e il buon senso)

L'assessora Gabriella Colosso

Finalmente è arrivata la parola fine al “mistero del cane al cimitero”.
Questa mattina il comandante della Polizia locale Paolo Molinario, insieme all’assessora Gabriella Colosso, ha pubblicato nella bacheca all’ingresso del cimitero il nuovo avviso per l’utenza. Da oggi, sì, i cani possono entrare al cimitero — purché al guinzaglio, che non superi i 150 centimetri, e con l’obbligo, naturalmente, di raccogliere le deiezioni. Gli amici a quattro zampe potranno circolare liberamente nei viali e sui percorsi di camminamento, ma non nelle aree di inumazione a terra.

Si chiude così un giallo durato mesi, un piccolo caso di “cane sì, cane no” che aveva appassionato cittadini e lettori, tra regolamenti in contrasto, cartelli discutibili e silenzi amministrativi.

bacheca

L'ARTIOCLO 9

Tutto è iniziato quando la Berlor General Contractor, società incaricata della manutenzione del cimitero, ha deciso — motu proprio — di applicare alla lettera il Regolamento di Polizia Mortuaria, che all’articolo 126 vieta l’ingresso agli animali. Lo aveva fatto con tanto di cartello ben visibile all’ingresso: “Vietato l’accesso alle persone accompagnate da cani”.

Una formula grottesca, che nella sua rigidità burocratica generava il paradosso: il cane sì, ma senza padrone. Come se Fido potesse andare da solo a portare un fiore sulla tomba del nonno, mentre il proprietario resta fuori dal cancello, col guinzaglio in mano e la pazienza a zero.

Il problema, però, è che la Berlor aveva ignorato l’esistenza di un’altra norma, molto più recente: il Regolamento comunale per il benessere degli animali, approvato nel 2024, che consente chiaramente l’ingresso dei cani nei cimiteri, purché al guinzaglio e sotto la responsabilità del padrone.

Due regolamenti, due linee opposte: il risultato è stato un cortocircuito amministrativo che ha prodotto solo confusione e disagi, con i cittadini divisi tra chi si sentiva multabile e chi, invece, rivendicava il diritto di portare il proprio animale anche nei momenti di raccoglimento.

A maggio, quando la polemica è esplosa, sembrava quasi di essere dentro a un romanzo di Agatha Christie: non un omicidio, certo, ma un mistero che aleggiava tra i vialetti e le lapidi. Il quesito, allora e fino all’altro ieri, era uno solo: i cani possono entrare o no? E la risposta sembrava dipendere dal giorno, dall’umore del custode o, per dirla con Jarabe de Palo, «Depende... da che depende... da che punto guardo il mondo».

Nel frattempo, il consigliere comunale Massimiliano De Stefano di Azione–Italia Viva aveva lanciato un appello alla “disobbedienza canina”, invitando i cittadini a non lasciarsi intimidire dai cartelli e a entrare comunque, rispettando le regole di civiltà.
“Il Comune deve chiarire, basta con questa confusione. Se rispettate le regole, non siete ospiti sgraditi”, aveva dichiarato, annunciando anche la presentazione di una mozione.

Succedeva tutto questo con un’assessora che, ogni volta interpellata, sembrava scoprire la questione come fosse la prima volta.

E così, dopo promesse, dichiarazioni e mesi di immobilismo, oggi l’Amministrazione ha fatto ciò che andava fatto fin dall’inizio: mettere nero su bianco la verità dei fatti. In bacheca, finalmente, si legge chiaramente che vale il regolamento sul benessere degli animali, e che quindi i cani possono entrare, con le dovute cautele, accanto ai loro padroni.

Il finale, se non fosse per la sua comicità intrinseca, avrebbe il sapore di una beffa. Per mesi si è discusso di divieti, segnalazioni e perfino dell’obbligo di chiamare i vigili in caso di “invasione canina”. Ora invece, con un semplice foglio affisso, il Comune risolve quello che si poteva chiudere in un pomeriggio di maggio. Lo fa — guarda caso — alle porte delle celebrazioni di Ognissanti e del Giorno dei Morti, quando il cimitero si riempie di visitatori pronti a commentare e a lamentarsi del cartello.

Insomma, il giallo è risolto. I vivi possono tornare a passeggiare in pace tra i loro cari defunti, in compagnia dei loro cani, senza rischiare di finire nel prossimo romanzo di Christie o nel verbale della Municipale.
E chissà che, nel silenzio del camposanto, non ci sia anche qualche anima che sorride, vedendo finalmente tornare la normalità… e qualche coda che scodinzola.

SCARICA I DUE REGOLAMENTI

REGOLAMENTO POLIZIA MORTUARIA CLICCA QUI

REGOLAMENTO SUL BENESSERE DEGLI ANIMALI CLICCA QUI

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