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Castellamonte celebra i colori e le forme: ecco il Premio ALADEI 2026

Il concorso letterario canavesano si rinnova tra novità, arte e spiritualità

Castellamonte celebra i colori e le forme: ecco il Premio ALADEI 2026

Castellamonte celebra i colori e le forme: ecco il Premio ALADEI 2026

“Vedere i colori, le forme e oltre”. È questa la traccia scelta per la 5ª edizione del Concorso Letterario ALADEI, quella del 2026. Le modalità di partecipazione, le novità introdotte e le iniziative collaterali previste sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa tenutasi la sera di giovedì 23 ottobre nella sala consiliare di Castellamonte. Il Comune di Castellamonte è uno degli sponsor, insieme all’Editrice Baima Ronchetti, alla Banca d’Alba, al Lions Club Alto Canavese e a quello di Rivarolo Canavese Occidentale, rappresentati dai rispettivi presidenti Gustavo Gamerro e Sara Alice. Presenti anche alcuni dei giurati oltre al sindaco della città ospitante Pasquale Mazza ed al delegato alla Cultura Alessandro Musso.

Se l’edizione 2025 era stata incentrata sul rapporto tra creatività e follia, il tema proposto per il prossimo anno – “Non fermarsi alla realtà visibile ma andare oltre” – è altrettanto stimolante e ricco di sfaccettature. Ne ha parlato il coordinatore Maurizio Lazzero, spiegando come siano stati scelti per illustrarlo un dipinto di Kandinsky ed una citazione tratta dal volume Lo spirituale nell’arte nel quale il caposcuola dell’Astrattismo esponeva le sue teorie sul colore – che per lui aveva “un odore, un sapore, un suono” – intravedendo un nesso strettissimo fra opera d’arte e dimensione spirituale.

La frase riportata sulla locandina condensa i risultati di una riflessione che aveva radici lontane: “Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare.” Da bambino Kandinsky aveva appreso contemporaneamente i primi rudimenti del disegno e della musica, imparando a suonare il violoncello, mentre da adulto aveva trovato nella dodecafonia di Schönberg un’affinità col tipo di ricerca pittorica che andava conducendo.

Tra le novità della prossima edizione vi è l’inserimento di una sezione riservata agli studenti delle scuole superiori. “Per coinvolgerli ed avvicinarli alla scrittura – ha spiegato Lazzero – facendoli uscire dalla solita dinamica dei testi veloci su social e messaggini. Sappiamo che i ragazzi sanno fare di meglio!”

Un’altra novità è l’allargamento della giuria, che comprenderà il secondo, terzo e quarto classificato dell’edizione 2025 perché “possono offrire un diverso punto di vista.” Stefania Groppo, Michele Consiglio e Simona Vogliano si aggiungeranno pertanto al presidente Sergio Gilardino, a Fabio Rava (vicepresidente) e a Massimo Prata, Giuliana Reano, Tamara D’Aniello, Ersilia Brunasso. Proprio per consentire ai giurati di svolgere il loro compito con più tranquillità, il termine per l’invio dei testi è stato anticipato: dovranno pervenire entro le 24 del 30 aprile 2026 tramite mail ad aladei.segreteria@gmail.com.

La partecipazione è gratuita. Gli elaborati (uno solo per partecipante) potranno essere editi o inediti e non dovranno superare i 20.000 caratteri. Il tema indicato è una traccia e non un titolo, che dovrà essere invece scelto dall’autore. I primi 15 racconti della Sezione A (Scrittori adulti italiani o stranieri) ed i primi 10 della Sezione B (quella degli Studenti di scuola superiore) verranno pubblicati in altrettante antologie, che gli autori selezionati riceveranno in dono. Il 1° classificato di ogni sezione ne riceverà 5 copie, il 2° classificato 3 copie, il 3° classificato 2 copie. A ciascuno di essi andrà anche un’opera ceramica. Riceveranno invece 1 copia del volume coloro che si saranno collocati dal 4° al 15° posto della Sezione A e dal 4° al 10° della Sezione B.

La premiazione avverrà anche questa volta in concomitanza con la Mostra della Ceramica, presumibilmente il 12 settembre 2026, e sarà preceduta da due conferenze (il 4 e l’11 settembre) dal titolo “Vedere o guardare: Dalla Percezione Casuale all’Osservazione Consapevole” e “Lo Spirito delle Forme e la Risonanza dei Colori: Viaggio nell’Espressione Interiore.”

Sono in programma altri eventi collaterali, raggruppati sotto la sigla “ISPSE SCRIPTIS.” Uno di questi potrebbe essere l’inserimento nel Salone OFF del Salone del Libro di Torino con relativa presentazione di libri nel mese di maggio.

L’importanza di iniziative come quella del Premio ALADEI è stata sottolineata nei diversi interventi: Mazza e Musso hanno posto l’accento sul rapporto fra letteratura e ceramica (che del resto trova un esempio di successo in Parole di Terra, la manifestazione basata su letture inedite di scritti in prosa o in versi che parlano di argilla e di ceramica e che si tiene nella frazione di Filia) mentre il giurato Consiglio si è soffermato su due aspetti differenti. Il primo è territoriale: concretizzare progetti di questo tipo in aree che risentono della carenza di risorse umane ed economiche assume un valore particolare. Il secondo riguarda il ruolo della letteratura nella vita delle persone. “Stamattina – ha riferito – ho ricevuto un messaggio WhatsApp da un’amica che aveva appena terminato la chemioterapia e che ha voluto comunicarmi quanto la scrittura fosse riuscita a sostenerla e confortarla, a darle uno scopo in questo periodo difficile. In un’epoca in cui siamo fagocitati da modelli negativi, questo è il miglior stimolo che si possa ricevere.”

Ha suscitato invece nei presenti una risata compiaciuta il messaggio inviato dal giovane vincitore del Premio Speciale della Giuria 2025, il bolognese Giovanni Bonafè, che ha scritto: “Quando farete la premiazione? Voglio venire di nuovo ma quest’anno avrò gli esami…”

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