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Leini ascolta i custodi della memoria: emozioni e applausi per il Festival della Legalità

Il Festival della Legalità porta in città le testimonianze di chi ha vissuto in prima linea la lotta alla mafia. Sala consiliare gremita per un messaggio che unisce passato e futuro.

Leini ascolta i custodi della memoria: emozioni e applausi per il Festival della Legalità

Leini ascolta i custodi della memoria: emozioni e applausi per il Festival della Legalità

Una serata intensa, partecipata e carica di emozione ha animato martedì 21 ottobre la Sala Consiliare di Leini, dove si è tenuta la tappa leinicese della prima edizione del Festival della Legalità.

Un incontro che ha fatto registrare il tutto esaurito, segno di un interesse profondo da parte della cittadinanza verso i temi della giustizia e della memoria.

Protagonisti dell’appuntamento sono stati Francesco Mongiovì, agente della scorta del giudice Giovanni Falcone e componente del nucleo Catturandi, quello che riuscì a catturare il boss Giovanni Brusca,  e Mauro Esposito, testimone di giustizia. A moderare l’incontro, Marco Rizzo, presidente dell’associazione La Novità, promotrice dell’iniziativa.

Due testimonianze diverse, ma unite dal filo rosso della legalità e del coraggio civile. Mongiovì ha raccontato la vita quotidiana degli agenti di scorta, fatta di responsabilità e solidarietà profonda tra colleghi, consapevoli del rischio che ogni giorno comporta quel lavoro.

Ha ricordato il 23 maggio 1992, quando l’autostrada di Capaci fu sventrata da una bomba che uccise il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Vito Schifani, Rocco Dicillo e Agostino Montinaro.

Quel giorno lui non era in servizio, ma la notizia della strage lo raggiunse come una ferita indelebile: la perdita di amici e compagni di vita, fratelli d’arma e d’animo.

Festival della Legalità a Leini 

Dall’altra parte, la voce di Mauro Esposito ha portato in sala la prospettiva di chi ha scelto di denunciare, pagando sulla propria pelle il prezzo della legalità. Un professionista che si è trovato a fare i conti con la criminalità organizzata e che, per resistere, ha dovuto affrontare sacrifici profondi, che hanno toccato la sua carriera, la vita personale e la famiglia. La sua testimonianza ha ricordato quanto il coraggio della verità non sia mai privo di conseguenze, ma resti l’unica via per difendere la dignità e la libertà di ciascuno.

A rendere ancora più significativo l’appuntamento è stata la presenza del circolo cittadino di Libera, dedicato a Pio La Torre, che ha collaborato all’organizzazione della serata.

Nel suo intervento, il gruppo ha ricordato come la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che si celebra ogni 21 marzo, nel 2026 sarà ospitata proprio a Torino: un riconoscimento importante per tutto il territorio piemontese, chiamato a rinnovare il proprio impegno civile e educativo.

Il Festival della Legalità ha così offerto a Leini un’occasione di incontro tra generazioni, tra chi ha vissuto in prima persona la lotta alla mafia e chi oggi è chiamato a custodirne la memoria. Un invito, come hanno sottolineato i relatori, a non dimenticare e a continuare a costruire, giorno dopo giorno, una cultura della legalità che appartenga davvero a tutti.

La sala gremita 

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