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Ombre Su Torino

Quando sparavano ai maestri: la storia dimenticata di Antonio Cocozzello

24 ottobre 1977. Le BR colpiscono alle gambe Antonio Cocozzello, consigliere DC.

Accadde oggi - Le storie dimenticate della violenza quotidiana della Torino negli anni di piombo.

Accadde oggi - Le storie dimenticate della violenza quotidiana della Torino negli anni di piombo.

In un passaggio di un’intervista contenuta in un bel documentario di Carlo Lucarelli sulle BR uno dei più noti esponenti della colonna romana, Francesco Piccioni, si trova a discutere della cosiddetta “campagna contro la Democrazia Cristiana”.
Una serie di attentati a sedi ed esponenti democristiani il cui fine ultimo sarebbe stato quello di far diventare già un grosso problema il solo fatto stesso la militanza semplice nel partito. <<Era un modo per fiaccare il morale delle truppe avversarie>> dice Piccioni <<Il concetto era: lasciate perdere>>.
L’ex terrorista probabilmente fa riferimento ad eventi noti. Forse si riferisce al rapimento Cirillo o all’attacco alla sezione democristiana di Piazza Nicosia a Roma. Banalmente, al sequestro Moro. Difficilmente si ricorderà che c’è stato un momento in cui un “servo dello stato” poteva essere anche un maestro delle elementari.
Quando il 24 ottobre 1977 viene gambizzato è così che la rivendicazione brigatista all’ANSA definisce Antonio Cocozzello. Cugino del brigadiere Ciotta (ucciso dalle Brigate Combattenti qualche mese prima) immigrato dalla Puglia, è un consigliere comunale della DC e oltre a insegnare ai bambini lavora al patronato: aiuta gli anziani con le pratiche per le pensioni.
Alle 8 di quel giorno si trova davanti casa, un palazzone popolare di via Cravero 45, mentre aspetta l’autobus per andare al lavoro. Si avvicinano un ragazzo e una ragazza. Cocozzello pensa che vogliano accendere una sigaretta ma i due estraggono le pistole, avvitano i silenziatori e gli sparano tre colpi alle gambe.
Uno tra i primi ad arrivare sul posto è un giovane cronista della Gazzetta del Popolo, Ezio Mauro. È a lui che affida la sua cartellina di plastica che gli è caduta. <<Mettila al riparo>> gli dice <<Perché ci sono le pratiche del patronato>>.
Cocozzello se la caverà con due mesi d’ospedale e un’operazione al ginocchio che si sarebbe volentieri evitato. Lo scopo di un’azione del genere, seppur in una logica delirante, rimane misterioso. Probabilmente colpire un anonimo consigliere è davvero il modo di suggerire di “lasciar perdere” a qualcuno più in alto.
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