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Caluso, nasce la nuova casa del tifo granata: e il Toro festeggia con la vittoria sul Napoli

Una giornata di emozione, passione e comunità per celebrare un luogo dedicato all’amicizia e ai valori sportivi

Caluso, nasce la nuova casa del tifo granata

Caluso, nasce la nuova casa del tifo granata: e il Toro festeggia con la vittoria sul Napoli

Caluso si tinge di granata. Con entusiasmo e orgoglio, è stata inaugurata la nuova sede del Toro Club “Dante Camosso”, un punto di riferimento per tutti gli appassionati del Torino FC e, insieme, uno spazio di incontro e condivisione per l’intera comunità. La cerimonia, svoltasi domenica 6 ottobre, ha richiamato tifosi, cittadini e rappresentanti delle associazioni locali, in un clima di festa che ha unito generazioni diverse sotto lo stesso simbolo: il toro rampante, emblema di una passione che non conosce confini.

L’evento si è aperto con un momento di cultura e memoria. Prima del taglio del nastro, infatti, è stato presentato il libro “E se un angelo a Lisbona” di Orazio Di Mauro e Sergio Gabetto, un racconto intenso che ripercorre, con sensibilità e precisione, una delle pagine più toccanti della storia granata. Il titolo richiama alla mente la tragedia di Superga, ma anche la capacità del Torino e dei suoi tifosi di rinascere sempre, di trasformare il dolore in energia vitale. Un modo per dire che il Toro non è solo una squadra di calcio, ma una storia di coraggio, identità e comunità.

La presentazione del volume ha preparato il terreno per il momento più atteso: l’inaugurazione ufficiale della sede. Il taglio del nastro, accompagnato da un lungo applauso, ha sancito la nascita della nuova casa del club. Un luogo che, come hanno sottolineato i promotori, non sarà solo uno spazio dedicato al tifo, ma anche un centro di aggregazione per iniziative sociali e culturali.

La scelta di intitolare il club a Dante Camosso non è casuale. Camosso, storico giocatore del Torino e simbolo di dedizione alla maglia, rappresenta per i tifosi l’essenza dello spirito granata: lealtà, sacrificio e passione. Dedicargli la sede significa ricollegare la storia del club alle sue radici più autentiche, ricordando che il calcio, prima ancora di essere sport, è racconto di uomini, di sacrifici e di sogni condivisi.

Durante l’evento, grande è stato l’apprezzamento per il lavoro del Direttivo dell’associazione, che ha creduto in questo progetto e lo ha portato a compimento con determinazione. La giornata è stata scandita da momenti di commozione, brindisi e scambi di ricordi, in un’atmosfera di festa che ha reso evidente quanto il Toro Club fosse atteso e desiderato.

Tra gli ospiti, anche Stefano Venneri, storico speaker e volto del Torino FC, che ha portato il saluto della società e condiviso con i presenti l’emozione di vedere nascere un nuovo presidio del tifo granata. La sua presenza ha aggiunto ulteriore significato all’evento, ricordando come il Toro Club Caluso si inserisca nella rete dei club ufficiali che, in tutta Italia, mantengono viva la fiamma del Toro.

Il nuovo spazio del club nasce non solo per guardare le partite insieme, ma per costruire legami, organizzare eventi, collaborare con le altre realtà associative di Caluso e del territorio. L’obiettivo dichiarato è diventare un motore di partecipazione civica, capace di promuovere valori di solidarietà e inclusione, in piena coerenza con lo spirito della comunità. Come è stato ricordato nel corso dell’inaugurazione, la sede sarà aperta anche a incontri con le scuole, proiezioni, iniziative benefiche e momenti di confronto sul calcio e sulla cultura sportiva.

La giornata si è conclusa con un brindisi collettivo e con le parole di ringraziamento rivolte ai volontari che hanno reso possibile la nascita del club. L’entusiasmo dei presenti, le bandiere al vento e i cori spontanei hanno restituito l’immagine di un paese che, pur piccolo, riesce a fare squadra intorno a un’idea semplice ma potente: la passione condivisa unisce.

A Caluso, ora, il Toro ha una nuova casa, e non solo per i tifosi. La sede del Toro Club “Dante Camosso” diventa un luogo simbolico, un presidio di appartenenza e un laboratorio di iniziative. Perché, come dimostra questa inaugurazione, il calcio può ancora essere una forma di comunità, capace di raccontare chi siamo e dove vogliamo andare.

Il magico mese di ottobre del Toro

Il mese di ottobre 2025 ha restituito al Torino FC la sua identità più autentica: quella di una squadra tenace, compatta e capace di colpire anche i grandi club. Dopo settimane di risultati altalenanti, i granata di Marco Baroni hanno centrato due vittorie fondamentali che rilanciano le ambizioni europee e ridanno entusiasmo a tutto l’ambiente.

La prima impresa è arrivata all’Olimpico di Roma, dove il Toro ha superato i giallorossi con una prestazione di grande personalità. Una partita sofferta, risolta dal guizzo di Giovanni Simeone, sempre più leader offensivo e uomo simbolo di questa nuova fase. Un successo che ha interrotto la serie positiva della Roma e confermato la solidità difensiva dei granata, tornati a concedere poco e a sfruttare ogni occasione utile.

Poi, la prova del nove: la sfida casalinga contro il Napoli Campione in carica, battuto 1-0 in un match intenso e combattuto. Ancora una volta è stato Simeone, l'ex della partita, a decidere la gara con una zampata da centravanti puro al 32’. Baroni, a fine gara, ha parlato di “vittoria di squadra”, sottolineando la maturità dei suoi giocatori e la crescita mentale del gruppo.

Con queste due vittorie pesanti, il Torino ha scalato la classifica, riportandosi stabilmente nella zona sinistra della Serie A. La squadra appare più compatta, più consapevole, con una manovra essenziale ma efficace e una difesa che concede poco o nulla.

Ottobre, per il Toro, è stato un mese di rinascita: meno spettacolo, più concretezza. E la sensazione è che questa volta il vento stia davvero cambiando.

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