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Cronaca
17 Ottobre 2025 - 09:38
Montanaro piange Francesco, 24 anni e una grande passione per le moto
Oggi Montanaro si è svegliata nel silenzio del dolore. Ieri, poco dopo le 17, Francesco Migliore, 24 anni, ha perso la vita lungo strada Pogliani, la via che collega il centro del paese alla circonvallazione verso Chivasso. Era in sella a una Aprilia 125 da enduro quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo della moto. Dopo aver ruzzolato per diversi metri sull’asfalto, è stato travolto da un furgone Fiat Ducato che proveniva in direzione opposta. L’impatto è stato devastante. Quando sono arrivati i soccorsi del 118, per Francesco non c’era più nulla da fare.
Alla guida del furgone c’era un ragazzo di 26 anni, E. C., di Mercenasco, rimasto illeso ma sotto choc. È stato lui a chiamare immediatamente i soccorsi, ma l’attesa dei sanitari è stata una tortura: disperato, con le mani sul volto, non riusciva a darsi pace. In un campo accanto alla strada è atterrato anche l’elicottero dei vigili del fuoco, ma il personale del 115 non ha potuto far altro che constatare la tragedia.
I soccorsi sono purtroppo stati vani
Poco dopo sono arrivati gli amici di Francesco e la madre, Silvana. Scene strazianti, urla e lacrime hanno riempito la strada. Montanaro, intanto, si è fermata. In paese, tutti conoscevano quel ragazzo solare, appassionato di moto e sempre con il sorriso.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Montanaro e del nucleo radiomobile di Chivasso, che hanno eseguito i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. I militari hanno acquisito le immagini delle telecamere private installate lungo la via: quei frame, osservati e sequestrati, potranno chiarire ogni dettaglio. In serata, il corpo di Francesco Migliore è stato trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale di Chivasso, dove la procura di Ivrea valuterà nelle prossime ore la possibilità di disporre l’autopsia.
Quello di ieri è il secondo incidente mortale in appena 48 ore lungo le strade del Canavese. Mercoledì, a San Maurizio, un altro centauro — un 32enne di Leinì, Alessandro Cane — aveva perso la vita scontrandosi con un Fiat Doblò.
La tragedia di strada Pogliani riaccende la rabbia dei residenti: «Qui auto e moto corrono troppo. Giorno e notte le sentiamo sfrecciare», racconta una donna che abita poco distante. Da tempo i cittadini chiedono dossi e controlli, per fermare una scia di pericoli che sembra non avere fine.
Negli uffici comunali, intanto, un piano sicurezza sarebbe già pronto. L’amministrazione del sindaco Antonino Careri lo ha approvato appena venti giorni fa, prevedendo interventi per ridurre la velocità lungo le vie più trafficate. Ma ieri, davanti a quella strada segnata dal sangue e alle lacrime di una madre, ogni progetto è sembrato arrivare troppo tardi.
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