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Italdesign, il PD va all'attacco: “La Regione non resti a guardare, serve un intervento immediato per salvare occupazione e know-how piemontese”

La consigliera regionale dem Pompeo chiede un tavolo con Ministero, Audi e UST Global: “Non possiamo perdere un altro presidio del design come Bertone e Pininfarina”

Italdesign, il PD va all'attacco: “La Regione non resti a guardare, serve un intervento immediato per salvare occupazione e know-how piemontese”

Italdesign, il PD va all'attacco: “La Regione non resti a guardare, serve un intervento immediato per salvare occupazione e know-how piemontese” (immagine di repertorio)

La possibile cessione di Italdesign da parte del gruppo Volkswagen accende il dibattito politico piemontese. A lanciare l’allarme è la consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo, che ha presentato un’interrogazione in Consiglio il 13 ottobre per chiedere alla Regione Piemonte un intervento immediato a tutela dei lavoratori e del patrimonio industriale rappresentato dall’azienda.

«La Regione non può restare a guardare: è urgente un intervento deciso per tutelare i lavoratori e garantire la continuità produttiva sul nostro territorio» ha dichiarato Pompeo, denunciando il rischio che l’operazione possa compromettere uno degli ultimi presìdi di eccellenza del design e dell’ingegneria automobilistica piemontese.

Fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani, Italdesign conta oggi oltre 1100 dipendenti, con una sede principale a Moncalieri, ed è da decenni un punto di riferimento internazionale per l’innovazione automotive. Nonostante la crisi del settore, l’azienda ha chiuso il 2024 con un fatturato superiore ai 300 milioni di euro e un utile di circa 30 milioni, riconoscendo ai lavoratori anche un bonus natalizio.

Laura Pompeo

Per la consigliera del Pd, la vendita di una realtà così solida «è inaccettabile, perché avviene senza che vi sia alcuna certezza sul futuro industriale e occupazionale». Pompeo ha ricordato che la recente visita di UST Global, multinazionale americana dell’informatica, «non ha prodotto né offerte né garanzie», alimentando l’incertezza e spingendo circa 40 ingegneri a lasciare Italdesign. «Il rischio di una delocalizzazione o di uno smembramento aziendale è concreto e va evitato se si vuole mantenere una linea aziendale chiara, come negli ultimi anni» ha aggiunto.

Nell’interrogazione, Pompeo chiede che l’assessore regionale al Lavoro riferisca «in tempi rapidi» sulle azioni che la Giunta intende intraprendere per salvaguardare i posti di lavoro e le competenze tecniche del personale. La consigliera sollecita inoltre la convocazione di un tavolo istituzionale con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Audi (che detiene il controllo della società) e UST Global, per chiarire le reali intenzioni delle parti e definire un percorso condiviso per la continuità produttiva.

Pompeo ha poi richiamato la memoria delle grandi perdite industriali che negli ultimi anni hanno impoverito il territorio torinese: «Dopo la scomparsa di marchi storici come Bertone e Pininfarina, non possiamo permetterci di assistere passivamente all’ennesimo impoverimento del nostro tessuto produttivo».

L’appello della consigliera si unisce a un clima di crescente preoccupazione tra i dipendenti e le sigle sindacali, che da settimane chiedono chiarezza sulla strategia del gruppo Volkswagen e temono che la vendita possa segnare la fine di una delle ultime eccellenze dell’industria automobilistica piemontese.

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