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Automotive e innovazione, l’Uzbekistan guarda a Torino: incontro tra istituzioni e imprese

Dopo la missione a Tashkent di gennaio, si consolida il rapporto tra il Piemonte e il principale costruttore automobilistico dell’Asia centrale

Automotive e innovazione, l’Uzbekistan guarda a Torino

Automotive e innovazione, l’Uzbekistan guarda a Torino: incontro tra istituzioni e imprese

Dall’Asia centrale a Torino per creare legami industriali. Una delegazione ufficiale dell’Uzbekistan, guidata dal gruppo automobilistico statale UzAuto Motors, ha visitato oggi il capoluogo piemontese con l’obiettivo di rafforzare i rapporti economici e tecnologici con l’ecosistema automotive locale. La visita rappresenta il seguito concreto della missione istituzionale piemontese a Tashkent dello scorso gennaio, che aveva coinvolto il sindaco Stefano Lo Russo, il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati, il presidente della Camera di commercio Dario Gallina, il presidente dell’Unione Industriali Marco Gay e il gruppo Iren.

Questa mattina, il sindaco Lo Russo ha ricevuto la delegazione a Palazzo Civico, sottolineando il valore strategico del dialogo con un Paese in rapida crescita:
“Torino ha rafforzato la sua credibilità internazionale grazie a un’azione condivisa tra istituzioni, università e imprese. La recente missione a Tashkent ha gettato le basi per alleanze solide e pragmatiche. Questa visita conferma quanto la nostra città sia attrattiva quando lavora per obiettivi comuni”.

Con lui, anche rappresentanti dell’ambasciata uzbeka e del Turin Polytechnic University of Tashkent, creato in collaborazione con il Politecnico di Torino, General Motors e il governo uzbeko per formare ingegneri secondo gli standard europei.

Nel pomeriggio, presso l’Unione Industriali Torino, si è tenuto un Forum sull’automotive con oltre 100 partecipanti da tutto il Piemonte e dalla Valle d’Aosta. L’incontro, aperto da Marco Gay, ha permesso alla delegazione di presentare le opportunità di business e attrazione investimenti in Uzbekistan, in particolare nel comparto auto.

“Qui a Torino abbiamo un know-how unico nel sapere e nel fare automobilistico – ha dichiarato Gay –. Il primo incontro a gennaio è servito per conoscerci. Oggi vogliamo approfondire e individuare possibilità concrete di collaborazione, anche attraverso joint venture e fusioni con imprese locali”.

Il presidente della Camera di Commercio Dario Gallina e i rappresentanti di UzAuto hanno sottolineato la crescita del settore in Uzbekistan, con un PIL in aumento del 7%, +24% di investimenti esteri, 13 aree industriali speciali e tassazioni ridotte per attrarre partner internazionali. Il paese, che punta a raggiungere 1 milione di auto vendute all’anno entro il 2030, produce già 500.000 veicoli l’anno, 400.000 dei quali per il mercato interno, grazie a tre impianti e 16.000 addetti.

Tra i fornitori internazionali di UzAuto figurano 150 aziende estere, su 7.500 componenti necessari per ogni vettura. Gli altri componenti sono prodotti in Uzbekistan grazie a partnership con Politecnico di Torino, Politecnico di Milano e università di Istanbul. Tra i partner già attivi figurano TorinoDesign, Italdesign e il Cim 4.0, a conferma di una sinergia industriale già ben avviata.

Edoardo Pavesio, vicepresidente di Amma, ha fornito il quadro dell’automotive piemontese: 713 aziende, 55.600 addetti e 45% dei ricavi nazionali del comparto. Il Piemonte è anche prima regione in Italia per investimenti privati in R&S, con 3 incubatori pubblici, 7 cluster d’innovazione e il primo cluster nazionale sulla mobilità a idrogeno (H2Ice).

“Il nostro obiettivo – ha spiegato – è creare un hub di progettazione, ingegneria e produzione componenti. Grazie ai legami con il Politecnico di Torino a Tashkent sarà più facile gestire trasferimenti tecnologici e competenze. Siamo pronti a supportare collaborazioni, fusioni e acquisizioni tra i nostri distretti e quelli uzbeki”.

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