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10 Ottobre 2025 - 22:25
Marilena Pedrotti
Ottobre si è aperto a Chivasso all’insegna della memoria e dell’impegno civile, intrecciando la Resistenza storica italiana con le urgenze della pace contemporanea. Mercoledì 8 ottobre la città ha ospitato due iniziative diverse ma unite da un filo comune: la difesa della dignità umana. Da una parte la poesia partigiana, dall’altra una pedalata solidale per la Palestina.
Nella Biblioteca Civica di Chivasso si è tenuta la conferenza di inaugurazione della mostra dedicata a Dante Strona, considerato il maggior poeta partigiano piemontese. L’appuntamento ha accompagnato la pubblicazione dell’antologia “Fischia ancora il vento – poesie partigiane” (Impremix Edizioni, 2025), patrocinata dall’A.N.P.I. provinciale di Torino, e ha voluto ricordare, attraverso la forza della parola, la memoria di chi scelse la libertà rischiando la vita.
La professoressa Marilena Pedrotti, dell’ANPI di Caluso, ha spiegato il valore di queste liriche scritte tra le montagne e i paesi occupati, da uomini e donne che combattevano e sognavano un’Italia diversa. «All’epoca non era possibile vedere gli orrori compiuti dalle truppe nazi-fasciste nei villaggi occupati», ha osservato, sottolineando come solo le parole dei testimoni abbiano potuto restituire un’immagine autentica della guerra e della sofferenza. «Grazie ai poeti partigiani possiamo ancora oggi vedere la Resistenza con gli occhi di chi l’ha vissuta, comprendere gli ideali per cui tanti giovani scelsero di sacrificarsi, e riflettere su cosa significhi davvero libertà», ha aggiunto.
La mostra, visitabile fino al 16 ottobre, propone una quarantina di pannelli con i versi di Strona, testi intensi e commoventi che restituiscono la potenza civile della poesia come strumento di memoria e di coscienza. Un’esposizione che non si limita a celebrare il passato, ma invita a leggere la Resistenza come valore universale, ancora necessario per comprendere il presente.
Mentre in Biblioteca si ascoltavano i versi della libertà, a pochi metri di distanza, nella sede dell’ACLI di Chivasso in via Italia 10/B, arrivavano in bicicletta i ciclo-attivisti del gruppo CIP – Cinema, Inclusione e Partecipazione. La loro “marcia su due ruote” è partita da Torre Pellice l’8 ottobre con un obiettivo preciso: «Urlare tutto l’orrore di quanto sta accadendo al popolo palestinese e protestare contro il governo di Israele», ha spiegato Maria Teresa Blattodell’ANPI locale, tra le organizzatrici dell’incontro insieme al Circolo ACLI e al Comitato per la Pace.
Il gruppo, composto da quindici persone, ha trovato accoglienza a Chivasso grazie alla disponibilità di don Tonino Pacetta, che ha aperto le porte della foresteria dell’ex convento dei Cappuccini. Da qui i ciclisti hanno poi ripreso la strada verso Udine, dove il 14 ottobre parteciperanno a una manifestazione che chiede di sospendere la partita di calcio Italia–Israele, per trasformare lo sport in un’occasione di riflessione sulla guerra. Tra i partecipanti figurano anche due chivassesi, Luca Morandi e Michele Rosso, che hanno scelto di unirsi alla carovana a bordo del loro tandem.
Due eventi, due linguaggi diversi – la poesia e la bicicletta – ma un unico messaggio: quello di chi non vuole restare in silenzio di fronte alla violenza. Le poesie dei partigiani raccontano il prezzo pagato per conquistare la libertà; i ciclo-attivisti ricordano che quei valori di solidarietà e resistenza vanno difesi ogni giorno, anche quando le bombe cadono lontano.
La sensibilità di una comunità si misura proprio da gesti come questi: un verso letto in biblioteca, una pedalata nel vento, un rifugio aperto a chi cerca pace. In un mondo attraversato da guerre e ingiustizie – dalla Palestina all’Ucraina – il coraggio di chi alza la voce o si mette in cammino diventa la vera forza civile.
Perché la pace non nasce nei palazzi del potere, ma nella coscienza di chi, con le proprie azioni, continua a credere nell’unica bandiera che meriti di sventolare: quella dell’umanità.
L'intervento di Marilena Pedrotti all'interno della Biblioteca civica di Chivasso
I ciclo-attivisti per la Palestina
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