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La fiera dell’arredamento più attesa dell’anno trasforma Torino nella capitale del design
09 Ottobre 2025 - 00:21
Torino si conferma ancora una volta capitale del design abitativo. All’Oval Lingotto, dal 4 al 12 ottobre, è tornata Expocasa, la fiera che da oltre sessant’anni racconta l’evoluzione del modo di vivere e abitare. Un appuntamento che non è solo esposizione, ma un vero e proprio viaggio nel mondo dell’arredamento contemporaneo, dove estetica, tecnologia e sostenibilità si fondono per dare forma a un nuovo concetto di casa.
L’atmosfera che si respira entrando nei padiglioni è quella delle grandi occasioni: luci soffuse, profumi di legno e tessuti, stand curati come piccole gallerie del gusto. Ogni area racconta una storia diversa: ci sono le cucine che diventano laboratori di convivialità, i soggiorni pensati come spazi fluidi e aperti, le camere che promettono relax e benessere, i bagni che si trasformano in piccole spa domestiche. Expocasa è un universo fatto di linee, colori e materiali che dialogano con la quotidianità, proponendo un’idea di abitare più consapevole e sostenibile.
La casa del futuro, oggi, non è solo un rifugio ma un luogo dinamico: ufficio, spazio creativo, punto d’incontro, laboratorio di emozioni. I confini tra pubblico e privato si fanno sempre più sottili e l’arredamento diventa il linguaggio attraverso cui ciascuno racconta la propria identità. A Expocasa questo è evidente: materiali ecologici, domotica integrata, soluzioni per il risparmio energetico e prodotti pensati per durare nel tempo.
Tra gli stand più frequentati, quelli dedicati all’innovazione tecnologica e ai materiali green. Le aziende presentano superfici antibatteriche, vernici atossiche, legni certificati FSC, tessuti naturali, elementi riciclati e riciclabili. La sfida è creare bellezza senza compromettere l’ambiente, un obiettivo che si traduce in arredi leggeri, componibili e multifunzionali. La sostenibilità diventa così una scelta di stile, ma anche un atto di responsabilità.
La luce, protagonista silenziosa di ogni casa, è al centro di molte installazioni. Le nuove lampade LED con sensori di movimento e temperatura, i sistemi di illuminazione adattiva che seguono i ritmi circadiani, i giochi di riflessi e ombre progettati da giovani designer rendono evidente quanto la tecnologia possa migliorare il comfort abitativo. Anche l’acustica e l’ergonomia trovano spazio, con pannelli fonoassorbenti dal design raffinato e poltrone che uniscono estetica e salute.
Expocasa non è solo esposizione, ma anche confronto e formazione. Ogni giorno si susseguono talk, workshop e presentazioni che offrono spunti concreti a professionisti e curiosi. Architetti, interior designer, artigiani, studenti di design e semplici appassionati si incontrano, dialogano, scambiano idee. Tra gli eventi più seguiti, gli incontri sulla bioedilizia e sul riuso creativo dei materiali, i seminari dedicati all’arredo outdoor e le dimostrazioni pratiche sui nuovi sistemi di cottura a basso consumo.
L’attenzione ai più piccoli non manca: grazie al progetto “CasaPlay”, anche i bambini imparano a conoscere la casa come luogo di scoperta e relazione. Spazi pensati per il gioco e laboratori educativi insegnano il valore della sostenibilità e dell’uso consapevole delle risorse, con attività semplici ma significative.
Non sorprende che Expocasa continui ad attirare migliaia di visitatori ogni anno. La formula è quella giusta: un mix tra innovazione, tradizione artigianale e cultura del progetto. Torino, con la sua lunga storia industriale e la sua vocazione per il design, è il luogo perfetto per ospitare una manifestazione che parla di futuro senza dimenticare il passato. La città accoglie espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero, offrendo loro una vetrina prestigiosa e un pubblico attento.
Il percorso espositivo è pensato per accompagnare il visitatore in un’esperienza immersiva. Si parte dalle aree dedicate all’arredamento, per poi attraversare gli spazi riservati alla tecnologia per la casa, alle finiture, ai complementi d’arredo, ai giardini e terrazzi. Ogni dettaglio è studiato per ispirare: anche chi non è del settore trova qualcosa che lo emoziona, un’idea, una texture, un colore da portare a casa.
E una volta usciti dalla fiera, il desiderio di rinnovare i propri ambienti spesso diventa concreto. A quel punto entrano in gioco i professionisti del territorio: showroom, mobilifici e studi di progettazione che sanno trasformare la curiosità in progetto. A Torino non mancano realtà radicate e competenti, capaci di coniugare estetica e funzionalità. Tra queste anche Mobilandia, punto di riferimento per chi cerca soluzioni su misura, consulenza attenta e un approccio basato sull’ascolto.
Non serve partecipare a una fiera per condividere la stessa filosofia: come a Expocasa, anche nei migliori negozi del territorio l’obiettivo è costruire spazi autentici, che parlino delle persone che li abitano. È in questi luoghi che le tendenze viste in fiera trovano la loro dimensione reale: colori, materiali e forme si traducono in ambienti vissuti, capaci di raccontare una storia personale.
Expocasa 2025 si conferma così non solo come una vetrina del design, ma come un indicatore culturale del nostro tempo. Qui si misura il cambiamento delle abitudini, dei gusti, dei desideri. La casa è sempre più il riflesso delle trasformazioni sociali: si lavora da remoto, si cucina insieme, si cerca relax, si ridisegnano gli spazi per accogliere amici, figli, animali. L’arredamento diventa una scelta di libertà, un modo per mettere ordine nel proprio mondo e ritrovare equilibrio.
Torino, con Expocasa, si racconta attraverso le sue eccellenze: l’artigianato evoluto, le aziende che investono in ricerca, i giovani designer che immaginano nuove forme dell’abitare. È una città che ama la bellezza, ma che non la considera un lusso: la bellezza, qui, è un diritto quotidiano, un modo per vivere meglio.
E così, mentre le porte dell’Oval restano aperte fino al 12 ottobre, c’è un flusso costante di visitatori, coppie, famiglie, studenti e professionisti che entrano, osservano, chiedono, si lasciano stupire. In fondo, Expocasa non è solo una fiera, ma una grande mappa di possibilità. Un invito a guardare la propria casa con occhi nuovi, a ridisegnarla con sensibilità e curiosità.
E quando le luci della fiera si spegneranno, il design continuerà a vivere nelle case, nei progetti, negli showroom torinesi come quello di Mobilandia in corso Grosseto 22, dove il dialogo con le persone resta il punto di partenza per ogni cambiamento. Perché la casa non è mai solo un luogo fisico: è il ritratto più sincero di chi siamo e di come vogliamo vivere.
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