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02 Ottobre 2025 - 22:12
Intercultura, aperte le iscrizioni per il 2026/27: oltre mille borse di studio per partire nel mondo
Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al concorso di Intercultura per l’anno scolastico 2026/2027. Una possibilità che ogni anno richiama centinaia di studenti delle scuole superiori desiderosi di vivere un’esperienza unica di studio e vita all’estero. Le domande possono essere presentate fino al 10 novembre 2025, e i requisiti anagrafici sono chiari: possono partecipare ragazzi e ragazze nati tra il 1° luglio 2008 e il 31 agosto 2011, pronti a partire per una delle 50 destinazioni in tutto il mondo in cui Intercultura è presente.
La novità più importante riguarda le oltre 1.000 borse di studio, pensate per garantire l’accesso a questa esperienza anche a chi proviene da famiglie con reddito medio-basso. Gli studenti con ISEE inferiore ai 40 mila euro potranno concorrere a coperture dal 25% fino al 100% della quota di partecipazione, con borse assegnate secondo criteri economici e di merito. A queste si aggiungono anche quelle del programma Itaca di INPS, confermando l’impegno a rendere le esperienze internazionali accessibili e inclusive.
Accanto al sostegno economico, cresce anche l’offerta delle mete. Oltre alle proposte tradizionali di anno scolastico all’estero, si aggiungono i nuovi programmi semestrali in Spagna, Panama e Honduras, mentre per chi vorrà partire a gennaio 2027 si aprirà la possibilità di scegliere tra Argentina, Brasile, Canada, Germania, Regno Unito, Francia, Australia, Sudafrica, Giappone e Uruguay.
Per informare studenti e famiglie del territorio, il 28 ottobre alle ore 21, presso la Sala Santa Marta di Ivrea, i volontari del Centro Locale di Ivrea e Canavese terranno un incontro pubblico gratuito. L’appuntamento sarà occasione per chiarire dubbi, ricevere dettagli pratici sulle candidature e scoprire le borse di studio riservate agli studenti eporediesi e canavesani, rese possibili grazie al sostegno di Ergotech, Fondazione San Paolo e Fondazione CRT. Saranno presenti anche studenti del territorio da poco rientrati da un’esperienza di studio all’estero, pronti a raccontare la loro testimonianza.
Ma Intercultura non è solo viaggi e studio: è un progetto educativo che da oltre 70 anni promuove dialogo, pace e diritti attraverso il valore della diversità culturale. Un percorso che accompagna i ragazzi ben oltre la semplice esperienza di scambio: dalla selezione iniziale, che li porta a conoscersi meglio, alla formazione continua prima, durante e dopo il soggiorno, fino al supporto costante garantito dai 5.500 volontari attivi in tutta Italia. I risultati parlano chiaro: un’indagine condotta da Ipsos su circa 1.000 ex partecipanti ha mostrato che il 97% ha migliorato le proprie capacità relazionali, l’89% si è scoperto più autonomo e il 74% si sente oggi pronto ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo.
Solo nell’anno scolastico in corso, 2025/2026, sono oltre 1.550 gli studenti italiani all’estero con Intercultura, due su tre grazie a una borsa di studio, per un valore complessivo che supera i 7 milioni di euro. Le destinazioni scelte riflettono la varietà di opportunità offerte: il 36,5% degli studenti è in Europa, il 31,5% in America Latina, il 15,5% in Canada e Stati Uniti, il 12% in Asia (con un forte aumento verso la Cina) e il restante 4,5% in Africa, Australia e Nuova Zelanda.
Accanto agli studenti che partono, si aprono le porte anche per le famiglie italiane interessate a ospitare uno dei 600 studenti internazionali attesi il prossimo anno: un’occasione per vivere la ricchezza dello scambio culturale senza neanche dover viaggiare.
Intercultura ODV è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro, iscritta al RUNTS e riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica n. 578 del 1985. È presente in 160 città italiane e in oltre 60 Paesi di tutti i continenti, e ogni anno organizza e finanzia programmi di mobilità scolastica internazionale, laboratori per le classi e corsi di formazione per docenti e dirigenti scolastici, coinvolgendo migliaia di studenti, famiglie, scuole e volontari.
In un mondo che sembra chiudersi sempre di più entro i propri confini, Intercultura rilancia la sfida di aprirli, partendo dai giovani. Perché chi parte non torna mai uguale: rientra con una valigia piena non solo di ricordi, ma di prospettive nuove, di capacità relazionali rafforzate e di uno sguardo più consapevole sul mondo.
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