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Torino capitale della memoria, nel 2026 la XXXI Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Il 21 marzo corteo e seminari in città per chiudere il trentennale di Libera: attesi familiari delle vittime da tutta Italia

Trapani, Giovanni Falcone in un murale

Trapani, Giovanni Falcone in un murale

Sarà Torino a ospitare la XXXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera insieme alla sua rete di associazioni. L’appuntamento è fissato per sabato 21 marzo 2026, data simbolica che coincide con il primo giorno di primavera e che da quasi trent’anni rappresenta un momento di raccoglimento e testimonianza civile per chi ha perso la vita a causa della criminalità organizzata.

Per il capoluogo piemontese si tratta di un ritorno: la Giornata della Memoria e dell’Impegno era già stata accolta a Torino nel 2006, esattamente vent’anni fa. Questa nuova edizione segnerà inoltre la chiusura del trentennale di Libera, nata nel 1995 e guidata da don Luigi Ciotti, che da allora ha reso questo appuntamento una tappa fissa del calendario civile italiano.

Il programma prevede due momenti principali. Venerdì 20 marzo 2026 sarà dedicato al raccoglimento accanto ai familiari delle vittime innocenti delle mafie e alla veglia in suffragio. Sabato 21 marzo si terrà invece il corteo per le vie di Torino, seguito nel pomeriggio dai seminari tematici. Come ogni anno, il fulcro sarà la lettura dei nomi delle vittime, un “rosario civile” che scandisce la memoria e la trasforma in impegno quotidiano.

«Leggere i nomi e i cognomi come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai» è la formula che accompagna da sempre la Giornata, riconosciuta ufficialmente dallo Stato con la legge n. 20 dell’8 marzo 2017. L’iniziativa non ricorda soltanto le vittime delle mafie, ma anche quelle delle stragi, del terrorismo e del dovere, in un abbraccio che ogni anno coinvolge migliaia di persone.

Dal 1996 la manifestazione ha attraversato numerose città italiane, da Palermo a Milano, da Napoli a Padova, trasformandosi in una marcia collettiva che intreccia memoria, partecipazione e denuncia. Nel 2026 sarà Torino a farsi teatro di questo impegno, con la presenza dei familiari delle vittime e di migliaia di partecipanti attesi da tutta Italia, in un contesto che intende riaffermare con forza la lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione.

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