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Raddoppio selettivo dei binari... Una conferenza stampa per l'amico "Gigi"

Protocollo per il raddoppio selettivo Chivasso–Aosta: Doc Fap, tre varianti, elettrificazione entro 2026 e accuse di campagna elettorale per "Gigi"

Raddoppio selettivo dei binari... Una conferenza stampa per l'amico Gigi

Raddoppio selettivo dei binari... Una conferenza stampa per l'amico Gigi

Una conferenza stampa in sala dorata a Ivrea per raccontare di un protocollo d’intesa firmato da RFI, Regione Valle d’Aosta, Regione Piemonte e Comune di Ivrea sul raddoppio selettivo dei binari lungo la linea Chivasso-Aosta. Si è tenuta nel primo pomeriggio di venerdì.
Era una delle “azioni” che aveva chiesto il sindaco Matteo Chiantore come compensazione ai lavori in città di “allargamento” del tunnel ferroviario.
Al tavolo, insieme al padrone di casa, l’assessore regionale piemontese Marco Gabusi, quello valdostano Luigi Bertschy e un dirigente di RFI.

Tra i presenti il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta, il segretario cittadino del Pd Francesco Giglio, il sindaco di Bollengo Luigi Sergio Ricca e l’assessore Francesco Comotto.

Un protocollo basato su un “Doc Fap”, acronimo di Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali.

Si tratta di un passaggio introdotto con il nuovo Codice degli Appalti come livello preliminare di progettazione, ancora più “a monte” rispetto allo studio di fattibilità tecnico-economica.

In sostanza quello che c’è prima dello studio preliminare, prima del progetto preliminare, prima del definito e dell’esecutivo. In sostanza: “l’idea”, il dire “viaggiamo d’amore e d’accordo” e lavoreremo da qui in avanti per portare avanti questa cosa presso il ministero dei trasporti. E poi arriverà lo studio, poi il progetto, poi i soldi, poi i lavori…

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E si sono ipotizzate tre varianti: con raddoppio dei binari tra Strambino e Caluso, tra Chivasso e Montanaro, e a Borgofranco. Si è guardato all’inserimento della linea nel Sistema metropolitano ferroviario torinese che consentirebbe fors’anche una corsa all’ora… E quindi ai miglioramenti sulla tempistica.
Si è guardato a quello che si vorrebbe e anche ai lavori in corso riguardanti l’elettrificazione della linea e la riapertura entro la fine del 2026 con 14 nuovi treni decisamente più capienti e che dovrebbero mandare in soffitta le polemiche sui bimodali. Infine, in una delle tre ipotesi, la costruzione di una bretella est al posto della famigerata “lunetta” per entrare in stazione a Chivasso senza la necessità di un cambio di binari e soprattutto senza fare il testa coda.

Allo stato dell’arte una conferenza sul nulla. Lo ha detto chiaro e tondo il sindaco di Ivrea:“È poco ma è già qualcosa….”.

E se Bertschy si è lanciato in un elogio al servizio ferroviario non più considerato come di proprietà di Aosta ma della popolazione, il simpaticone di Gabusi più volte ha tirato in ballo Bertschy chiamandolo “Gigi”.
Tant’è! Chiaro a tutti, persino agli arazzi, ai tavoli, alle sedie e alle tapezzerie di Sala dorata, che se tutto andrà bene più della metà delle persone presenti ad ascoltare le “novità”, il raddoppio selettivo non lo vedranno. Forse i figli o i figli dei figli, a meno che non si presenti l’occasione di un nuovo PNRR, cosa a dir poco difficile.

Scopo principale di una conferenza organizzata di venerdì e non di lunedì, di venerdì e non di martedì, a due giorni dalle elezioni in Valle d’Aosta? Un po’ di campagna elettorale per l’amico Bertschy, il “Gigi” di Marco Gabusi, candidato per l’Union Valdôtaine

Ha un diavolo per capello il consigliere comunale Massimiliano De Stefano. Perché l’invito a partecipare alla conferenza stampa gli è arrivato alle 12.30, appena due ore prima e a pensare male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca...

“Cioè, per 5 anni l’attuale assessore Francesco Comotto si lamentava dai banchi dell’opposizione dei mancati inviti e adesso mi ritrovo a fare i conti con quella che ha tutte le caratteristiche di una presa in giro…”.

E poi ancora… “Quando ho letto l'invito, non volevo credere ai miei occhi. L'organizzazione di un incontro (che sembra annunciare le solite intenzioni), con il numero due della lista elettorale UV, ritengo sia fuori luogo, soprattutto alla vigilia delle elezioni regionali valdostane. Non discuto sulla buona fede di Chiantore, meno su Luigi Bertschy e proprio per questo bisogna fare molta attenzione per evitare accuse infondate che si possono trasformare in fondatezza…”.

Conferenza per Gigi

Si fa una conferenza stampa. Per i treni, dicono. Ma il treno passa una volta sola: direzione Gigi

Un protocollo d’intesa: Rfi, Piemonte, Valle d’Aosta, Ivrea. Mancava solo l’Union Valdôtaine, ma tanto c’era già Gigi. Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali. Traduzione: si farà, forse, chissà, un giorno. Ma oggi si fa la foto. Con Gigi.

Il sindaco Chiantore sospira: “È poco ma è già qualcosa”. Poco per i binari, molto per la campagna.

E Gabusi, che non resiste, lo chiama Gigi. Sempre Gigi. Perché l’opera è lontana, ma l’amicizia è vicina.

Così la conferenza si chiude. Tema: i trasporti. E infatti si trasportano voti. Tutti sul binario unico: quello dell’amico Gigi.


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