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22 Settembre 2025 - 10:51
Marina Berlusconi
C’è stato un tempo in cui parlare di potere femminile in Italia significava evocare eccezioni, figure isolate che riuscivano a imporsi in contesti dominati dagli uomini. Oggi il quadro è cambiato, e il 2025 fotografa un’Italia in cui le donne non solo occupano posizioni di vertice, ma le plasmano con un’influenza che attraversa la politica, l’economia, la scienza e la cultura. Non è un caso che la figura più potente del Paese sia una donna: Giorgia Meloni, prima Presidente del Consiglio nella storia della Repubblica, capace di orientare le scelte di governo e di incidere nei rapporti internazionali. Il suo reddito dichiarato, oltre 450 mila euro, racconta più di una cifra: è la misura di un potere che, almeno nelle istituzioni, resta ancora appannaggio di poche.
Questa fotografia prende forma anche grazie a una classifica che abbiamo elaborato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, incrociando alcuni parametri oggettivi: dalla presenza sui giornali all’occupazione di posti chiave in politica, dalla guida di grandi aziende ai redditi dichiarati, fino ai riconoscimenti internazionali. Il risultato non è un elenco astratto, ma uno spaccato realistico di chi oggi, in Italia, rappresenta l’influenza femminile nei diversi settori.
Se Meloni domina il fronte politico, la sua controparte all’opposizione è Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico. Giovane, europeista, spesso al centro di polemiche mediatiche, incarna un modello diverso di leadership. Non ha ancora l’esperienza di governo, ma la sua presenza contribuisce a ridisegnare il panorama politico, segnando la fine del monopolio maschile nelle segreterie dei grandi partiti.
Ma il potere femminile non si limita alle istituzioni. Basta spostarsi in economia per capire che, seppur lentamente, le donne stanno conquistando spazi che un tempo erano considerati blindati. Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e Mondadori, è il volto più solido di questo processo. Gestisce un patrimonio stimato in oltre un miliardo e mezzo di euro e guida un colosso editoriale che incide sull’opinione pubblica quanto e più di molti partiti politici. Al suo fianco, nel gotha del capitalismo italiano, emergono manager come Miuccia Prada, che ha trasformato un marchio di famiglia in un impero globale della moda, e Francesca Bellettini, appena nominata CEO di Gucci, segno che l’Italia continua a esprimere figure femminili capaci di guidare multinazionali con radici nel lusso e nello stile.
Cristina Scoccha
Il dato economico è chiaro: le donne restano minoranza nei consigli d’amministrazione e ancora più rare nei ruoli di vertice. Ma quando arrivano, lo fanno con risultati che fanno scuola. È il caso di Cristina Scocchia, oggi alla guida di illycaffè, che dopo aver rilanciato brand come L’Oréal Italia e Kiko si misura con una sfida globale: portare il caffè made in Italy sui mercati internazionali, facendone un prodotto non solo di qualità ma anche di strategia industriale. O quello di Maria Patrizia Grieco, presidente di Assonime e di Anima Holding, che ha alle spalle un percorso costruito tra Enel, Olivetti e Monte dei Paschi.
Il potere, però, si misura anche nei luoghi meno visibili. Claudia Parzani, prima donna a guidare Borsa Italiana, ha nelle mani una leva che influenza l’intero sistema finanziario nazionale. Alessandra Perrazzelli, fino a pochi mesi fa vicedirettrice generale di Bankitalia, è stata tra le protagoniste della vigilanza bancaria europea. E poi c’è Emma Marcegaglia, volto noto dell’industria, ex presidente di Confindustria ed Eni, oggi alla guida del gruppo familiare, con un’influenza consolidata tra industria e politica.
Se la politica e l’economia restano i due poli del potere, non mancano altri ambiti dove il ruolo femminile diventa decisivo. La scienza, ad esempio, ha trovato in Fabiola Gianotti, direttrice generale del CERN di Ginevra, una delle figure italiane più riconosciute al mondo. E nello spazio il volto più noto è quello di Samantha Cristoforetti, astronauta dell’ESA e prima donna europea a comandare la Stazione Spaziale Internazionale, capace di portare la scienza al grande pubblico con una narrazione che mescola rigore e comunicazione.
L’influenza si declina anche nella cultura e nella moda. Maria Grazia Chiuri, per anni direttrice creativa di Dior, ha lasciato nel 2025 il timone dopo un ciclo in cui ha saputo fondere estetica e messaggi sociali, rendendo la moda non solo lusso ma linguaggio politico. In Italia, la mecenate Patrizia Sandretto Re Rebaudengo continua a plasmare il panorama artistico con la sua Fondazione, che ha dato visibilità a generazioni di artisti contemporanei.
Non si può trascurare il fronte mediatico e popolare. Chiara Ferragni, nonostante le vicende giudiziarie, resta un caso unico di imprenditoria digitale. La sua caduta d’immagine non ha cancellato la capacità di attrarre attenzione e di condizionare consumi e opinioni. Allo stesso modo, nello sport, Paola Egonu e Federica Pellegrini incarnano due modelli diversi ma complementari: la prima, atleta ancora in attività e riconosciuta come miglior giocatrice di volley al mondo, simbolo di una generazione che lotta anche contro il razzismo; la seconda, ex campionessa olimpica e oggi membro del CIO, esempio di continuità tra carriera sportiva e istituzioni.
Guardando a questa mappa, colpisce una contraddizione: mai come oggi le donne italiane hanno occupato ruoli così centrali, eppure restano eccezioni. Nei consigli d’amministrazione quotati a Piazza Affari le donne sono poco più di un terzo, e le CEO si contano sulle dita di una mano. In politica, il Parlamento resta a maggioranza maschile e le sindache delle grandi città si contano con difficoltà. Ma il dato simbolico è innegabile: l’Italia è guidata da una donna, le sue aziende di punta nel lusso parlano con accenti femminili, e le icone globali della scienza, dello sport e della comunicazione sono italiane.
Insomma, non è ancora una rivoluzione compiuta, ma un processo in corso. Che racconta un Paese in trasformazione, dove il potere delle donne non è più soltanto un traguardo da rivendicare, ma una realtà che incide sulle scelte politiche, economiche e culturali. Un’Italia che, forse per la prima volta, può dire che il futuro ha anche un volto femminile.
Prima donna Presidente del Consiglio in Italia, resta la figura politica dominante, con potere decisionale e influenza internazionale. Ha riportato il Paese al centro delle trattative europee, è costantemente sotto i riflettori mediatici e ha un reddito pubblico tra i più alti del panorama istituzionale.
Presidente di Fininvest e Mondadori, è la donna più potente d’Italia sul fronte economico-finanziario. Gestisce un patrimonio familiare miliardario ed è tra le poche donne al vertice di gruppi editoriali e industriali di questa dimensione.
Creativa, imprenditrice, icona. Con la sua visione ha trasformato Prada in un marchio globale, e oggi continua a dettare legge nel lusso e nella moda. La sua influenza va oltre i bilanci, è culturale e simbolica.
Nuova CEO di Gucci, scelta da Kering per rilanciare il marchio più noto al mondo. È la manager italiana che siede nella stanza dei bottoni del lusso globale.
Segretaria del Partito Democratico, la principale figura di opposizione. Giovane, europeista, costantemente presente nel dibattito politico e mediatico.
CEO di illycaffè, ha già guidato aziende come L’Oréal e Kiko. Manager tra le più apprezzate, sta trasformando il caffè made in Italy in un marchio internazionale ancora più competitivo.
Presidente di Assonime e di Anima Holding, già al vertice di MPS. Rappresenta un punto di riferimento per il mondo della corporate governance italiana.
Prima donna a guidare Borsa Italiana (Euronext Milano). Il suo ruolo pesa su tutto il sistema finanziario del Paese.
Presidente e AD di Marcegaglia Holding, ex presidente di Confindustria ed ENI. È da anni una delle donne più influenti del capitalismo italiano.
Vice direttrice generale di Bankitalia fino al 2025, con un ruolo di primo piano anche in BCE. Esperta di banche, digitale e finanza, ha contribuito a definire politiche di vigilanza e innovazione.
Direttrice generale del CERN di Ginevra, fisica di fama mondiale. È stata la prima donna a ricoprire questo ruolo e ha guidato scoperte che hanno cambiato la storia della scienza.
Diplomatica e già direttrice dei servizi segreti (DIS). È considerata una delle donne più potenti nelle istituzioni italiane, per il suo ruolo di equilibrio e mediazione.
Ex ministra della Giustizia, oggi presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Ha un peso decisivo nella formazione della classe dirigente della PA italiana.
Fino al 2025 direttrice creativa di Dior. Ha lasciato un segno nella moda mondiale, con collezioni capaci di fondere estetica e messaggi sociali.
Imprenditrice digitale, regina dei social. Nonostante le vicende giudiziarie, resta un’icona popolare e discussa, con un impatto mediatico che non ha eguali.
Astronauta ESA, prima donna europea a comandare la Stazione Spaziale Internazionale. Un modello di scienza, coraggio e comunicazione.
Tra le atlete più forti al mondo, simbolo dell’Italvolley e ambasciatrice contro discriminazioni e razzismo. La sua influenza va ben oltre i campi da gioco.
Campionessa olimpica, oggi membro del CIO. Continua a rappresentare l’Italia nello sport mondiale, anche fuori dalla vasca.
Collezionista e mecenate. Con la sua Fondazione influenza il mondo dell’arte contemporanea, promuovendo artisti e progetti internazionali.
Nuova CEO di Miu Miu (Prada Group). Giovane manager, destinata a imporsi nel gotha del lusso mondiale.
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