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Eporedia Futura
20 Settembre 2025 - 16:15
Alla presentazione del piano di mobilità sostenibile
Se dovessi pensare alle buone azioni intraprese dall’Amministrazione Chiantore dal momento delle elezioni fino a oggi, probabilmente, troverei solo il doppio senso di circolazione in Corso Garibaldi, che permette alle auto provenienti da sud di arrivare a Porta Aosta senza fare il Lungo Dora e Via Circonvallazione.
Non faccio in tempo, però, a lodarli che arriva la loro propaganda a smentire il tutto.
L’argomento attuale è senza dubbio il cosiddetto piano della mobilità sostenibile, sviluppato con l’ausilio del Mobility Manager, recentemente discusso nella Commissione Consiliare competente e presentato alla cittadinanza.
Un documento corposo, molto, che prevede innumerevoli interventi per rendere più “green” la nostra Città e per contrastare il principale problema (a detta della Sinistra, ovviamente), consistente nel numero di automobili che percorrono le nostre strade. Bah…
Un piano che, per la natura e il numero degli interventi, sembrerebbe progettato per una metropoli, magari marziana o lunare, dal momento che sembra veramente non prendere in considerazione le necessità quotidiane degli Eporediesi e di chi si trova nella nostra città per lavoro o di passaggio.
Tra gli interventi principali possiamo trovare la pedonalizzazione del Borghetto, la riduzione a una sola corsia del Lungo Dora per lasciare spazio a una grande pista ciclabile (e che potrebbe diventare ZTL), la trasformazione di Piazza del Rondolino in parco, con la soppressione dei parcheggi che vi si trovano e, infine, chilometri e chilometri di piste ciclabili, ça va sans dire.
Perché dimezzare il Lungo Dora? Perché con Corso Garibaldi a doppio senso non c’è più traffico. Quindi dobbiamo far tornare le code sul Lungo Dora? Bah…
A mio modesto avviso, se proprio si volesse intervenire sul Lungo Dora sarebbe più opportuno pensare a rendere anch’esso a doppio senso, così come la pedonalizzazione del Borghetto potrebbe essere limitata ad alcune sere per favorire l’insediamento di attività legate all’intrattenimento e alla movida, trasformandolo in un dehors a cielo aperto, favorito dagli scorci caratteristici e dall’atmosfera di festa che spesso vi si può respirare.
Il problema alla base delle assurde proposte contenute nel piano della maggioranza è la non sufficiente conoscenza di un territorio da parte di un consulente tecnico, che dovrebbe però essere affiancato da politici esperti e consapevoli della realtà cittadina. Invece, purtroppo, chi governa Ivrea preferisce i proclami ideologici rispetto ad affrontare concretamente tanti problemi.
Dovremmo preoccuparci delle soluzioni proposte dalla Sinistra?
Sì, ma non troppo. Perché quando ho chiesto se vi fosse un’idea del costo complessivo degli interventi proposti la risposta, candida e sincera, è stata “no”.
Quindi, fortunatamente, per un po’ di tempo resteranno i soliti proclami vuoti e irrealizzabili.
Anche se fa sorridere sentire certe proposte.
P.S.
Ivrea ha ancora un Assessore alla mobilità? La delega dovrebbe essere nelle mani del pentastellato Massimo Fresc, ma dovunque si vede l’Assessore Francesco Comotto (con delega alla viabilità, altra cosa). Il Sindaco Chiantore ha forse fatto un rimpastino estivo senza dire nulla?
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