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Alla scoperta della montagna: gli studenti del “Doria” protagonisti del progetto CAI Scuola

Due giorni al rifugio Salvin tra escursioni, laboratori, natura e tradizioni locali per la classe seconda dell’indirizzo turistico dell’IIS Tommaso Doria, accompagnata dalle docenti e dal CAI di Ciriè

Alla scoperta della montagna: gli studenti del “Doria” protagonisti del progetto CAI Scuola

Alla scoperta della montagna: gli studenti del “Doria” protagonisti del progetto CAI Scuola

Un’esperienza immersiva a contatto con la natura, la cultura alpina e le tradizioni del nostro territorio. È questo lo spirito con cui l’IIS Tommaso Doria ha aderito, in collaborazione con la sezione CAI di Ciriè, al progetto “CAI Scuola” per l’anno scolastico 2025-2026. L’iniziativa, che prevede un contributo da utilizzare presso strutture alpine, nasce con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla vita in montagna, trasformando l’ambiente naturale in una vera e propria aula a cielo aperto.

Protagonisti del progetto sono stati gli studenti della classe seconda dell’indirizzo turistico, impegnati in due intense giornate – il 18 e 19 settembre – tra camminate, incontri, laboratori e momenti di convivialità. Ad accompagnarli le docenti Rossana Monzeglio e Lucia Bertarelli, insieme alla presidente del CAI di Ciriè, Matilde Mundula, che ha guidato la salita al rifugio agrituristico Salvin, meta dell’escursione.

Il percorso di avvicinamento al rifugio ha offerto un’occasione unica per osservare e comprendere la ricchezza del paesaggio naturale: dai boschi misti delle quote più basse alle suggestive faggete che dominano le altitudini superiori. Non meno affascinante la scoperta dei segni lasciati dall’uomo, come l’antica borgata di Marsaglia, dove i ragazzi hanno potuto visitare la chiesa settecentesca, oggi completamente restaurata e simbolo di una comunità che ha saputo mantenere viva la memoria del passato.

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Una volta giunti al rifugio, l’esperienza si è trasformata in un laboratorio di conoscenza e confronto. Gli studenti hanno intervistato i gestori, rivolgendo domande su organizzazione, logistica e difficoltà di gestione di una struttura in ambiente alpino. Un dialogo che ha permesso di cogliere non solo gli aspetti pratici, ma anche la passione e la dedizione necessarie per far vivere e prosperare un rifugio di montagna.

La giornata si è conclusa con una cena a base di prodotti locali, seguita da un suggestivo falò sotto il cielo stellato: un momento di condivisione e di comunità che ha reso l’esperienza ancora più indimenticabile.

Il secondo giorno è stato dedicato ai laboratori pratici, pensati per far conoscere da vicino i mestieri e le tradizioni delle terre alte. I ragazzi hanno preso parte alla mungitura delle capre, hanno messo le mani in pasta con la panificazione e si sono cimentati nell’arte casearia, imparando i segreti della preparazione dei formaggi tipici. A coronamento di questa immersione nel mondo rurale, il pranzo con tagliatelle ai funghi porcini appena raccolti, un piatto che ha unito natura, gusto e cultura gastronomica locale.

Il rientro a valle, lungo lo stesso sentiero dell’andata, ha chiuso un’esperienza che gli studenti hanno vissuto con entusiasmo e curiosità. Non si è trattato solo di una gita scolastica, ma di una vera occasione formativa, capace di trasmettere valori come il rispetto dell’ambiente, l’importanza delle tradizioni e la riscoperta del territorio come risorsa educativa e turistica.

Gli studenti e i docenti hanno voluto rivolgere un sentito ringraziamento al CAI di Ciriè per l’opportunità offerta e al Rifugio Salvin per l’accoglienza calorosa e la qualità dei prodotti. La speranza condivisa è che questa iniziativa possa diventare una tradizione, ripetuta ogni anno con la visita di nuovi rifugi e realtà montane del ricchissimo patrimonio piemontese.

Un progetto che, oltre a far conoscere la montagna, contribuisce a formare cittadini più consapevoli, attenti al valore delle radici e aperti a una visione turistica sostenibile e rispettosa.

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