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19 Settembre 2025 - 14:24
Nuova sede Cisl a Ivrea, corso Nigra diventa presidio sociale e sindacale
Corso Nigra 59 questa mattina si è vestito a festa. Non per un’inaugurazione qualunque, ma per quella che la Cisl ha definito una tappa di rinnovamento e radicamento: l’apertura della nuova sede eporediese, alla presenza di autorità sindacali, civili e religiose. Un momento carico di significati, che va ben oltre il taglio del nastro. A fare gli onori di casa il gruppo dirigente della Cisl territoriale, accompagnato dalle voci più autorevoli del sindacato: il segretario generale della Cisl Torino e Piemonte Giuseppe Filippone, il segretario regionale Luca Caretti e il segretario nazionale Sauro Rossi. Accanto a loro, a testimoniare l’importanza dell’evento per l’intera comunità, il vescovo di Ivrea monsignor Daniele Salera, il sindaco Matteo Chiantore e i consiglieri regionali Alberto Avetta e Sergio Bartoli.
Il messaggio lanciato è stato chiaro: la sede non è un semplice ufficio, ma un presidio sociale, un punto di riferimento, un luogo dove la democrazia prende forma nell’ascolto quotidiano. Lo ha ribadito con forza Filippone, spiegando il senso dell’investimento: «Le sedi sindacali, oltre a essere un baluardo democratico importante, rappresentano luoghi di aggregazione, di ascolto e di intercettazione di bisogni. Per questo abbiamo deciso di investire nella nuova sede di Ivrea che dovrà continuare a essere un punto di riferimento per la città, i suoi abitanti e tutto il territorio. C’è tanto più bisogno di tutele e diritti e di affrontare insieme i numerosi e complessi problemi del mondo del lavoro e della società».
Il nuovo edificio accoglierà non solo gli uffici della Cisl, ma anche l’intera galassia di federazioni e sportelli che fanno del sindacato una “casa comune” per lavoratori e cittadini. Dal patronato Inas al Caf per l’assistenza fiscale, dal Sicet per i problemi legati alla casa all’Ufficio Vertenze per le controversie sul lavoro: un sistema integrato di competenze che intercetta bisogni concreti e spesso urgenti. Contratti, pensioni, sfratti, mutui, tasse: la quotidianità delle persone trova qui un punto di contatto, un luogo dove essere accompagnata e difesa.
La scelta di Ivrea non è casuale. È una città che porta impressa nel suo DNA la memoria di una grande stagione industriale, quella olivettiana, ma che oggi deve confrontarsi con riconversioni, crisi aziendali e nuove sfide sociali. È proprio qui che la Cisl vuole rafforzare la sua presenza, trasformando la sede in un laboratorio sociale e politico, un luogo di elaborazione e partecipazione. «Il territorio eporediese – ha ribadito Filippone – sta subendo una profonda trasformazione. Noi vogliamo essere ancora più presenti, potenziando le nostre attività e offrendo sostegno e competenze a lavoratori, pensionati e cittadini».
Tra gli interventi, quello del consigliere regionale Sergio Bartoli, che ha definito la sede «un presidio fondamentale per cittadini e territorio». Bartoli ha voluto anche sottolineare il legame con i temi della sostenibilità.
«In un momento di profonde trasformazioni sociali, economiche e ambientali, luoghi come questo sono essenziali per restare vicini alle persone. Come membro della V Commissione Ambiente ritengo fondamentale che i nostri territori possano contare su strutture che non solo offrono servizi, ma lo fanno con attenzione all’ambiente e al futuro. La cura delle persone e quella del territorio devono andare di pari passo».
Il sindaco Matteo Chiantore e il vescovo Salera hanno a loro volta rimarcato come il sindacato resti un interlocutore indispensabile, in grado di legare la dimensione civile e quella religiosa, la rappresentanza dei lavoratori e il governo delle città. L’apertura della nuova sede è, in fondo, un messaggio rivolto a tutti: la Cisl sceglie di rilanciare la propria presenza nel territorio, in un’epoca segnata da precarietà diffusa e da un crescente bisogno di punti di riferimento. È un segnale contro la rassegnazione e l’isolamento, un invito a credere ancora nella partecipazione collettiva.
Per Ivrea e il Canavese, la giornata di oggi resta una tappa importante: una sede moderna, pensata come porta sempre aperta ai lavoratori, ai pensionati, alle famiglie. Una casa sindacale che guarda al futuro, senza dimenticare il valore delle radici.
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