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16 Settembre 2025 - 06:09
Un sentimento profondo di devozione e spiritualità anima la Festa dell’Uva di Caluso, appuntamento che non è solo il più importante del paese, ma anche un momento in cui la comunità riscopre le proprie radici. Tra i protagonisti, il Rione Rosario si prepara a vivere la manifestazione con lo stesso fervore che da secoli accompagna la sua storia, legata indissolubilmente alla fede e all’identità di Caluso.
Il nome del rione affonda le sue radici nella confraternita del Rosario, fondata nel lontano 1699: una realtà che, nonostante difficoltà economiche e un’interruzione che ne comportò la rifondazione nel 1721, non ha mai smesso di rappresentare un punto di riferimento spirituale e sociale. I confratelli, con il caratteristico camice turchino, ancora oggi partecipano alle processioni, custodiscono la cappella e portano a spalla la statua della Beata Vergine. I simboli stessi del rione raccontano questa devozione: i colori bianco e blu, che richiamano il manto della Madonna, e l’immagine del campanile della Chiesa della Madonna del Rosario.
Un tempo noto come Rione Trinità, ha assunto definitivamente la sua identità mariana celebrando ogni anno, la prima domenica di ottobre, la festa patronale dedicata alla Madonna del Rosario. La ricorrenza non è casuale: richiama la vittoria navale del 7 ottobre 1571 a Lepanto, quando la Lega Santa, guidata da Don Giovanni d’Austria, sconfisse la flotta ottomana. Una vittoria che non bloccò del tutto l’espansione turca, ma che ebbe un significato epocale per il mondo cristiano, tanto che Papa Pio V istituì la festa di Nostra Signora del Rosario.
Oggi come allora, il Rione Rosario rinnova la memoria di quella storia intrecciandola alla vita quotidiana. È il rione che più di ogni altro incarna l’anima del paese, attraversando molte delle sue arterie principali: dal vecchio municipio a Via Bettoja, da Via Morteo a Via San Calocero, fino a Corso Torino, Via Montello e Via Olivetti.
La Presidente del Rione Rosario Maria Crolle
Il Rione Rosario ai festeggiamenti della Ninfa Albaluce proveniente dal suo rione
Il gruppo del Rione Roasrio in Corso Torino
Lo spirito del Rione Rosario
Il cuore del rione batte anche grazie ai suoi giovani. Noemi Urgesi, eletta Miss del Rione Rosario, racconta con emozione: “Faccio parte del Rione fin da quando ero bambina, è una tradizione che ha coinvolto tutta la mia famiglia e che porto nel cuore con orgoglio. Per me il Rione Rosario è una vera famiglia: un gruppo di persone sempre più numeroso e unito, che condivide amicizia, impegno e momenti indimenticabili”. E aggiunge con entusiasmo il motto che unisce i suoi abitanti: “Per sempre forza Rusare!”
A testimoniare la solidità del gruppo interviene anche Maria Crolle, presidente del Rione da molti anni: “Posso dire che è un Rione molto affiatato. È sempre piacevole partecipare alla Festa dell’Uva: è un modo per conoscere tanta gente e donare momenti di gioia e spensieratezza”.
Così, tra devozione, storia e senso di comunità, il Rione Rosario continua a essere il cuore pulsante della Festa dell’Uva, esempio di come la tradizione, quando è vissuta con passione, riesca ancora a unire le persone e a dare senso al presente.
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