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Le signore dei giochi: letteratura, magia e memoria alla Terrazza dei Curiosi

A Settimo la scrittrice e psicoterapeuta Valeria Bianchi Mian ha presentato il suo nuovo romanzo, aprendo la rassegna autunnale dedicata alle voci femminili con un incontro intenso e partecipato

Settimo, un viaggio tra magia e psiche: Valeria Bianchi Mian presenta Le signore dei giochi

Settimo, un viaggio tra magia e psiche: Valeria Bianchi Mian presenta Le signore dei giochi

Oggi pomeriggio, alle 17.30, la Terrazza dei Curiosi, nello spazio raccolto di piazza del Comune a Settimo, si è trasformata in un luogo sospeso tra letteratura, memoria e suggestione. L’occasione è stata la presentazione del romanzo Le signore dei giochi di Valeria Bianchi Mian, un’opera che intreccia noir, introspezione psicologica ed echi esoterici, capace di condurre il lettore dentro le ombre e le luci dell’animo umano.

Ad accogliere l’autrice, un pubblico numeroso e attento, che ha seguito con partecipazione non solo la lettura di alcuni passaggi del libro, ma anche il dialogo intenso che la scrittrice ha saputo costruire con i presenti. A moderare l’incontro è stato Enrico Lazzarin, presidente dell’Associazione Due Fiumi, in collaborazione con la SOMS. Con questo evento si è aperta ufficialmente la rassegna autunnale della Terrazza dei Curiosi, quest’anno interamente dedicata alle voci femminili.

L’atmosfera era calda, quasi rituale: i presenti non erano semplici spettatori, ma parte di un cerchio di ascolto in cui la scrittura diventava ponte verso riflessioni più ampie. Valeria Bianchi Mian, con generosità, ha alternato la lettura dei suoi testi a racconti personali, aneddoti e ricordi che hanno illuminato il legame profondo tra la sua opera e la sua esperienza di vita.

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Psicoterapeuta e scrittrice, l’autrice ha raccontato come il suo lavoro nasca sempre dall’equilibrio tra scienza e simbolo, tra realtà e immaginazione. Ha parlato di magia – che per lei è innanzitutto natura – e dell’esoterismo come dimensione quotidiana, vissuta nella scrittura ma anche nella memoria familiare. A renderne ancora più autentica la testimonianza, il ricordo della nonna e della bisnonna paterna, entrambe legate a pratiche occulte e misteriche, di cui restano tracce in lettere ritrovate dal padre.

In Le signore dei giochi, il tema della maternità, della perdita, del desiderio e della ricerca identitaria si intreccia con il mistero e con la forza di figure femminili archetipiche. Ne nasce un romanzo che è insieme noir e rito di conoscenza, dove le protagoniste, sospese tra ombre e rivelazioni, riflettono la complessità del femminile e la tensione costante tra razionalità e istinto, visibile e invisibile.

La serata non è stata dunque solo la presentazione di un libro, ma un incontro di anime: un’occasione per riscoprire la letteratura come strumento di cura, esplorazione interiore e dialogo collettivo. Con questo appuntamento inaugurale, la rassegna autunnale della Terrazza dei Curiosi conferma la sua vocazione a ospitare voci autentiche, capaci di intrecciare il personale con l’universale, dando vita a un percorso che quest’anno sarà tutto al femminile.

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