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Chiude il ponte sul Malone a Front: una giornata di verifiche tra sicurezza e disagi

Venerdì 12 settembre stop al traffico sulla SP13 per controlli strutturali sul ponte in muratura a tre campate. La Città metropolitana affida i rilievi a una ditta specializzata: cittadini e pendolari costretti a deviazioni

Chiude il ponte sul Malone a Front: una giornata di verifiche tra sicurezza e disagi

Chiude il ponte sul Malone a Front: una giornata di verifiche tra sicurezza e disagi

Venerdì 12 settembre il traffico lungo la Strada Provinciale 13 dovrà fermarsi davanti al vecchio ponte in muratura a tre campate che scavalca il torrente Malone all’ingresso di Front Canavese. La Città metropolitana di Torino, nell’ambito del programma di monitoraggio dei ponti più trafficati della propria rete, ha programmato una giornata di verifiche strutturali sulla transitabilità e sulla sicurezza dell’infrastruttura.

La chiusura scatterà alle 8 del mattino e durerà fino alle 16, con deroga soltanto per i mezzi di soccorso. Tutti gli altri veicoli dovranno imboccare il percorso alternativo che sarà segnalato in loco. I controlli, affidati alla ditta specializzata Infrastructure Protection Engineering srl, non si protrarranno oltre il necessario: una volta terminati, la circolazione potrà riprendere regolarmente. Per eseguire i rilievi sarà utilizzata una piattaforma aerea “by bridge”, un macchinario con braccio mobile che scavalca l’impalcato dall’alto verso il basso, consentendo agli operatori di ispezionare da vicino archi e strutture nascoste del ponte.

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Non si tratta di un controllo ordinario. L’intervento rientra nel programma nazionale di monitoraggio previsto dal Decreto ministeriale 242 del 2022, che impone verifiche sempre più accurate e di terzo livello sui manufatti viari. La Città metropolitana ha messo a bilancio 55 mila euro entro la fine dell’anno per ispezionare quattro ponti ritenuti sensibili: oltre a quello di Front, toccherà al viadotto della SP 92 a Castiglione Torinese (7 campate in cemento armato e precompresso), a quello della SP 40 a San Benigno Canavese (3 campate in cemento armato) e al ponte della SP 267 a Lombardore (3 campate in cemento armato precompresso).

Il ponte sul Malone non è un’infrastruttura qualunque. Con i suoi circa 61 metri di lunghezza e una carreggiata utile di appena 5,60 metri, rappresenta da decenni un passaggio obbligato tra l’alto e il basso Canavese. Una strozzatura che spesso costringe i veicoli a rallentare e che rende complicata la convivenza tra auto, mezzi pesanti e ciclisti. Non a caso negli ultimi anni non sono mancati i problemi: nel 2021, ad esempio, il ponte venne chiuso per consentire la posa dei cavidotti elettrici e fu riaperto a senso unico alternato con semaforo. Più recentemente, nel 2025, l’infrastruttura è finita sotto i riflettori anche a causa del maltempo e, purtroppo, di un drammatico incidente che costò la vita a un uomo precipitato nel torrente.

Proprio per questo l’appuntamento di venerdì assume un valore che va oltre il semplice cantiere. I cittadini di Front e dei comuni limitrofi si troveranno ancora una volta a fare i conti con deviazioni e code, ma avranno la garanzia che la tenuta del vecchio ponte sarà esaminata con strumenti moderni e criteri aggiornati. In un territorio dove il Malone, durante le piene, sa diventare minaccioso e dove la viabilità è già fragile, ogni controllo diventa sinonimo di prevenzione.

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