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05 Settembre 2025 - 18:17
Francesco Comotto
Ivrea facile? Ivrea inutile. La frase, apparsa su Facebook sotto le foto di stencil scoloriti, sintetizza meglio di qualunque analisi l’ennesima polemica social. Dovevano essere i segni della nuova mobilità sostenibile, disegni moderni e colorati per guidare i pedoni lungo tre percorsi “inclusivi” che collegano stazione, ospedale, municipio, tribunale, piscina e scuole. Dopo pochi mesi, invece, restano soltanto macchie sul selciato.
Su Facebook le immagini parlano da sole... “Con tutti gli aiuti elettronici, le mappe web, le app gratuite, davvero c’era bisogno di spendere soldi pubblici per un’opera che a distanza di pochi mesi è inservibile?” si domanda un residente. E subito partono i commenti, ironici e velenosi: “Amici di… figli di…”, “soldi sprecati che potevano servire a sistemare strade e marciapiedi”, “perché non fare un’app turistica con il Politecnico o le scuole tecniche, spendendo meno e ottenendo di più?”.
C’è perfino chi avanza una proposta concreta: sostituire la vernice con esagoni in ceramica decorata, prodotti dagli artigiani, per trasformare un progetto effimero in un intervento durevole e identitario. Ma qui, ironizza un altro cittadino, “non riusciamo neppure a fare bagni pubblici, figuriamoci un’app o un mosaico artistico”.
La cifra che circola sui social è pesante: 120 mila euro, "in parte finiti a un’azienda torinese con assegnazione diretta, anche se i progettisti sono di Ivrea". Una spesa che molti giudicano sproporzionata e che quando qualcuno prova a difendere prendendosi delle legante: “Sono sempre soldi nostri. Non è che se arrivano da Bruxelles dobbiamo spenderli male”.
Da un lato chi sottolinea che “finalmente qualcosa si è fatto” – attraversamenti messi in sicurezza, percorsi per ipovedenti, rampe di accesso – dall’altro chi vede solo l’ennesimo spreco, in mezzo, i sampietrini bucati dei marciapiedi, i buchi veri che nessuno ripara, a ricordare che la manutenzione ordinaria resta la vera emergenza.
In verità, durante un consiglio comunale, a maggio, il Comune aveva rivendicato un intervento più ampio, inserito nel PNRR, redatto dallo studio Architettura FFWD che oltre agli stencil comprende totem bifacciali posizionati in punti strategici, attraversamenti pedonali rinnovati, rampe per disabili, percorsi per ipovedenti e l’adeguamento dell’accesso all’ambulatorio dietro l’ex ICO. “Ridurre tutto a una spruzzata di vernice è ingeneroso… Quel lavoro costerà al massimo 3-4 mila euro e si può rifare...” aveva rivendicato l’assessore Francesco Comotto, rispondendo alle opposizioni. Ma la politica, si sa, vive di simboli e se il simbolo cade, cade anche la credibilità.
Una gran bella risposta, non c'è che dire, ma ve lo immaginate Comotto, seduto tra le file del'Opposizione in consiglio comunale che cosa avrebbe detto, davanti ad una giustificazione come questa? Si sarebbe messo a urlare come se non ci fosse un domani sui soldi dei cittadini, sugli sprechi, su una città che va a rotoli.
E' il bello della politica. Oggi sei seduto qui e dici una cosa, domani cambi banco e ne dici un'altra.
E allora la sensazione è che “Ivrea Facile” sia diventata, suo malgrado, la metafora perfetta della politica: tante buone intenzioni, fondi europei vincolati, progettisti motivati… e alla fine un segno a terra che scompare al primo acquazzone. Ivrea facile? No, Ivrea inutile.
“Ivrea Facile” è un intervento compreso nel Cantiere PNRR 03 | Ivrea in corso “Accessibilità pubblica”, redatto dallo studio di architettura FFWD di Ivrea. L’intero cantiere ha un valore complessivo di circa 910 mila euro, finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di risorse destinate a oltre 60 interventi diffusi in città: abbattimento di barriere architettoniche, percorsi tattili, attraversamenti pedonali protetti, zone a velocità controllata e riqualificazioni di aree urbane.
All’interno di questo pacchetto si colloca “Ivrea Facile”, con la creazione di tre percorsi pedonali tematici che collegano i principali servizi pubblici e attrattori cittadini.
Il percorso Arancione attraversa il centro e connette la stazione ferroviaria al Centro Ipovedenti, alla sede INPS, all’Anagrafe, al Municipio, all’Ospedale, al Castello, alla sede INAIL, alla Guardia di Finanza, alla Biblioteca, al Teatro, al Museo e all’Ufficio Postale Centrale. Il percorso Verde interessa la zona sud e collega la stazione dei pullman con l’ufficio postale di via Dora Baltea, lo Stadio della Canoa, il Poliambulatorio, il Tribunale, il Ponte Passerella e il Cimitero. Il percorso Blu riguarda l’area est, includendo lo Stadio Pistoni, la Piscina Comunale e il parcheggio di piazza Freguglia.
Il progetto era stato presentato al pubblico il 25 giugno 2024 durante un incontro.
L'intervento più consistente fa riferimento alla sistemazione dell’area davanti alla Scuola Massimo D’Azeglio, comprendente la depavimentazione, una nuova segnaletica orizzontale, la creazione di due aiuole e la riduzione di alcuni stalli di sosta. Per compensare la perdita di parcheggi è stata predisposta un’area temporanea nell’ex centro cottura di via San Nazario, in collaborazione con Ivrea Parcheggi.
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