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02 Settembre 2025 - 18:59
Crimini informatici: accordo tra Polizia Postale e GTT
Questa mattina, presso la Questura di Torino, è stato ufficialmente rinnovato il Protocollo d’Intesa tra il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica (COSC) Piemonte e Valle d’Aosta e il Gruppo Torinese Trasporti (GTT), con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la prevenzione e il contrasto ai crimini informatici che minacciano le infrastrutture digitali di maggiore rilievo sul territorio.
L’accordo, firmato alla presenza del questore Paolo Sirna, del dirigente del COSC Assunta Esposito e dell’amministratore delegato GTT Guido Mulè, si inserisce nel solco di una collaborazione già avviata tre anni fa e ritenuta strategica dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza. I risultati del precedente triennio hanno infatti dimostrato la centralità di un approccio condiviso alla protezione dei sistemi informatici, in particolare quelli legati al trasporto pubblico, settore sempre più esposto a rischi cyber.
Il rinnovo del protocollo consolida una serie di strumenti operativi che si basano su due pilastri fondamentali: tempestività e circolarità informativa. La possibilità di scambiare in tempo reale dati, segnalazioni e conoscenze sulle minacce digitali consente di predisporre interventi rapidi e mirati, capaci di contenere gli effetti di eventuali attacchi e, in molti casi, di prevenirli.
Accanto al monitoraggio tecnico, il documento prevede anche un’intensa attività di formazione: come già avvenuto negli ultimi anni, verranno organizzati momenti di confronto tra gli specialisti della Polizia Postale e i dipendenti di GTT, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei rischi e rafforzare le competenze di difesa. Una strategia che punta a trasformare ogni operatore in un presidio di sicurezza, capace di riconoscere tempestivamente i segnali di minaccia e adottare comportamenti corretti.
Il COSC Piemonte e Valle d’Aosta, struttura periferica della Polizia Postale, opera in stretta sinergia con il CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche), che coordina a livello centrale la protezione delle reti vitali del Paese. Con una sala operativa attiva 24 ore su 24 e collegamenti costanti anche a livello internazionale, il COSC rappresenta il punto di riferimento per la gestione degli eventi critici che possono coinvolgere infrastrutture pubbliche e private.
Nel suo intervento, l’amministratore delegato di GTT Guido Mulè ha sottolineato come la digitalizzazione sia ormai un elemento imprescindibile per l’efficienza dei servizi e la pianificazione aziendale, ma al tempo stesso un fronte che impone vigilanza costante: «L’utilizzo delle moderne tecnologie informatiche costituisce un fattore rilevante per realizzare le strategie di business aziendali e offrire un servizio pubblico di qualità. È però necessario prestare particolare attenzione alla prevenzione e al contrasto dei crimini informatici e alla gestione di eventuali situazioni di emergenza. Il rinnovo del protocollo con il COSC rappresenta un importante strumento di supporto».
Il dirigente del COSC, Assunta Esposito, ha posto l’accento sulla dimensione preventiva, evidenziando come la conoscenza delle minacce e la capacità di anticiparle siano decisive: «La consapevolezza delle più attuali minacce utilizzate per gli attacchi informatici diventa essenziale per una difesa strutturata e più efficace, in grado di migliorare la postura di sicurezza anticipandone l’evento o mitigandone per tempo gli effetti. In quest’ottica si colloca il rinnovo del protocollo con GTT, risultato di una collaborazione incentrata sul valore della consapevolezza».
Il caso torinese assume un valore emblematico: in un contesto in cui i trasporti pubblici si basano sempre più su infrastrutture digitali — dai sistemi di bigliettazione elettronica alle piattaforme per la gestione della mobilità — la sicurezza informatica non è un tema astratto, ma una condizione indispensabile per garantire continuità di servizio e fiducia degli utenti. Il protocollo tra Polizia Postale e GTT diventa così non solo un accordo tecnico, ma un segnale politico e sociale: difendere il trasporto significa difendere la città, la sua economia e la quotidianità di migliaia di cittadini.
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