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La nuova frontiera dell’imbecillismo: risposta al consigliere Cantoni

Non ci faremo disarmare, continueremo a denunciare e a urlare se necessario. È il tempo dei mostri...

Andrea Cantoni

Andrea Cantoni

Gentile Consigliere Cantoni,
Non ho mai creduto nell’imbecillità e non voglio con queste righe offenderla, ma in questo post credo abbia superato se stesso. Mi è difficile pensare, di qualcuno, “quello è un cretino”, sarebbe troppo semplice. Penso che quasi tutti abbiamo una sufficiente dotazione intellettuale, che ci permette di destreggiarci nelle difficoltà piccole e grandi della vita, svolgere ragionamenti articolati e usare con una certa proprietà il linguaggio, cioè lo strumento più complesso che l’uomo abbia mai ideato. Chi più chi meno, certo; con maggiore o minore successo. Ma difficilmente ci si imbatte in qualcuno del quale possiamo dire in coscienza che non sa usare il proprio cervello.

Sarà per questo che mi vedo costretto a inserire lei in una categoria inedita: quella dell’imbecillismo. Mi riferisco al fenomeno per cui una persona sensata decide di abbracciare, con determinazione e in apparente buona fede, un sistema di idee completamente, palesemente idiote. Come se volesse fingersi imbecille senza esserlo (intendo senza davvero poterlo essere fino a quel punto, neppure volendolo), o come se avesse deciso, per un qualche perverso piacere intellettuale, di remare contro tutto ciò che sembra ovvio e ragionevole, e di costruire, per questa via, una sorta di anti ragione. Un’imbecillità, dunque, ma deliberata, partigiana. Militante, se vogliamo e molto forse troppo ideologica.

Il suo modo di porsi e di intervenire non è né pittoresco né tanto meno innocuo. Purtroppo lo sappiamo fin troppo bene quanto l’imbecillismo dilaga, fa scuola: prolifera. Apre centri di studio, crea reti, tiene convegni. Basta ascoltare il generale Vannacci: siamo consapevoli del fatto che l’imbecillismo trasformato in dottrina può anche convincere qualcuno, ma non noi, glielo assicuro.

La sua efficacia forse consiste almeno in parte nel fatto che quando una persona normale si confronta con un imbecillista ne viene completamente disarmata.

Come reagiamo? In un primo momento avrei evitato di risponderle, di fare eco alle sue farneticazioni. Io come tanti che in queste ore, in questi giorni riempiono le piazze lo facciamo convinti che ogni voce che si unisce è un respiro di speranza.

Noi il sabato al presidio a Ivrea cerchiamo semplicemente di allineare i fatti, di portare all’opinione pubblica verità incontrovertibili, argomenti.

Le garantisco che non ci faremo disarmare dall’imbecillismo! Continueremo a denunciare, a urlare se necessario. Non siamo affatto disarmati, non siamo doppiopesisti, siamo forti di un patrimonio di conquiste intellettuali da cui possiamo pescare a piene mani.

La saluto con una frase di Gramsci che spero la faccia riflettere: “Il vecchio mondo sta morendo, e il nuovo mondo lotta per nascere: ora è il tempo dei mostri.”

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