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Piemonte, 12 milioni per contrastare il consumo di suolo: obiettivo “zero” entro il 2050

La Regione lancia un bando per Comuni e Province: più spazi verdi, meno cemento, interventi per sicurezza idrogeologica e qualità della vita urbana

Piemonte, 12 milioni per contrastare il consumo di suolo: obiettivo “zero” entro il 2050

Piemonte, 12 milioni per contrastare il consumo di suolo: obiettivo “zero” entro il 2050 (immagine di repertorio)

La Regione Piemonte ha scelto di imprimere una svolta concreta nella lotta al consumo di suolo, annunciando oggi, 1° settembre, un piano di investimenti da 12 milioni di euro destinato ai Comuni piemontesi per progetti di rinaturalizzazione e rigenerazione urbana.

L’iniziativa è stata presentata nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte dal presidente Alberto Cirio e dagli assessori Marco Gallo (Urbanistica) e Marco Gabusi (Opere pubbliche e Difesa del suolo). La misura rientra nel Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo 2023-2027, istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e ha un obiettivo preciso: contribuire a centrare il traguardo europeo del “consumo di suolo zero” entro il 2050.

I numeri mostrano quanto sia urgente intervenire. Solo tra il 2022 e il 2023, in Piemonte sono stati consumati 533 ettari netti di terreno, portando a 170.769 ettari il totale delle superfici artificiali, pari al 6,72% dell’intera area regionale. Un dato che, oltre a incidere sull’ambiente e sulla biodiversità, ha conseguenze dirette sulla sicurezza idrogeologica e sulla qualità della vita dei cittadini.

Il bando regionale si rivolge a Comuni e Province, invitandoli a presentare progetti per la de-impermeabilizzazione di aree pubbliche: spazi oggi cementificati o degradati potranno essere trasformati in aree verdi non edificabili, sicure, accessibili e fruibili dalla cittadinanza. Gli interventi finanziabili — con copertura fino al 100% dei costi, da un minimo di 250.000 euro a un massimo di 1,5 milioni — avranno ricadute concrete: riduzione delle isole di calore urbane, miglioramento del microclima, aumento della capacità di assorbimento delle acque piovane e incremento della biodiversità.

Il presidente Cirio ha voluto sottolineare il valore politico della misura: «Affrontiamo le difficoltà delle persone con pragmatismo, ma senza mai dimenticare la tutela dell’ambiente. Ogni volta che abbiamo la possibilità di reperire risorse economiche per salvaguardare il territorio lo facciamo, perché crediamo in un equilibrio tra la qualità della vita delle comunità e la necessità di proteggere l’ambiente. Con questo intervento dimostriamo che sviluppo e sostenibilità possono camminare insieme».

Alberto Cirio

Sulla stessa linea l’assessore all’Urbanistica, Marco Gallo: «Con questo bando diamo una risposta concreta a una delle sfide più urgenti per il nostro territorio: arrestare il consumo di suolo e ripristinare gli equilibri naturali nelle nostre città. Non si tratta soltanto di un intervento ambientale, ma di una strategia per migliorare la qualità della vita nei centri urbani».

Per l’assessore Gabusi, il tema è anche legato alla sicurezza: «Il bando per la de-impermeabilizzazione di aree pubbliche rappresenta un tassello importante delle molteplici azioni che la Regione sta portando avanti per la riduzione del rischio idrogeologico. Lavoriamo insieme agli enti locali per rendere i nostri territori più sicuri e resilienti».

Un aspetto non secondario riguarda la distribuzione dei fondi: la Regione intende garantire una ripartizione equilibrata tra grandi città e piccoli Comuni, affinché i benefici non restino concentrati solo nei poli urbani. L’idea è quella di trasformare il bando in un’opportunità diffusa e condivisa, capace di incidere sulla qualità ambientale e sociale dell’intero Piemonte.

L’orizzonte resta quello del 2050, quando l’Europa chiede di raggiungere l’obiettivo del consumo netto di suolo pari a zero. Un traguardo che appare lontano, ma che passa da scelte come quella annunciata ieri: restituire spazio alla natura, rigenerare aree degradate e trasformare il cemento in verde.

Marco Gallo

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