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31 Agosto 2025 - 11:14
I familiari di Kevin Laganà
A due anni esatti dalla strage di Brandizzo, in cui persero la vita cinque operai travolti da un treno in corsa, istituzioni, sindacati, enti locali e famigliari delle vittime si sono ritrovati davanti alla stazione ferroviaria per tenere vivo il ricordo di Kevin Laganà (22 anni), Giuseppe Aversa (49), Saverio Giuseppe Lombardo (52), Giuseppe Sorvillo (43) e Micheal Zanera (34).
«Il dolore non finirà mai. Fa male. Tanto male essere qui oggi», hanno detto i famigliari, ribadendo la loro richiesta di giustizia.
Tra i presenti anche la sindaca di Brandizzo Monica Durante, che ha annunciato la volontà del Comune di costituirsi parte civile al processo. La procura di Ivrea ha chiuso le indagini lo scorso luglio: 24 gli indagati complessivi, 21 persone e 3 società, accusati a vario titolo di omicidio colposo. Ora si attendono le richieste di rinvio a giudizio.
Oltre al ricordo dei cinque operai della Sigifer di Borgo Vercelli, uccisi mentre effettuavano manutenzione sui binari della linea Milano-Torino, la commemorazione ha acceso nuovamente i riflettori sulla necessità di rafforzare la sicurezza sul lavoro. «Le misure per lavorare in sicurezza sui binari esistono – ha dichiarato Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, tra i promotori dell’iniziativa – ma continua a prevalere la logica del guadagno a ogni costo. Quella di Brandizzo e le altre stragi sul lavoro sono il sintomo di un Paese malato, che non sa dare il giusto valore al lavoro e sacrifica la salute dei lavoratori in nome del profitto».
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«Oggi ricordiamo con profonda commozione le vittime della strage di Brandizzo. A loro, alle famiglie e ai colleghi va il nostro pensiero, insieme all’impegno a non dimenticare e a garantire ogni giorno la sicurezza sul lavoro, valore imprescindibile per una società giusta e responsabile», ha scritto su Facebook il governatore del Piemonte Alberto Cirio.
La deputata del Pd Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia, che durante le celebrazioni s'è commossa, ha parlato di «strage che si poteva evitare: non è accettabile che non ci siano strumenti tecnologici per prevenire quello che è successo qui a Brandizzo».
Famigliari delle vittime ed istituzioni alle celebrazioni
Dopo la commemorazione davanti alla stazione, la giornata è proseguita con una messa e con la presentazione dell’area dove sorgerà il Giardino del Ricordo, che in autunno vedrà la piantumazione di cinque alberi a cura di Filca-Cisl Torino e Sicurezza e Lavoro. Nel pomeriggio, l’Assemblea nazionale lavoratori manutenzione ha organizzato un presidio contro il modello di manutenzione imposto da Rfi nel sistema ferroviario. Ora si attende che la giustizia faccia il suo corso.
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