AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
24 Agosto 2025 - 16:31
Inaugurazione
Inaugurazione solenne, nel pomeriggio di sabato 23 agosto, per la Mostra della Ceramica di Castellamonte, giunta la sua 64° edizione. Come lo scorso anno, la cerimonia si è svolta in Piazza Martiri della Libertà dove, davanti al Palazzo Comunale, si sono tenuti i discorsi ufficiali e la premiazione per i vincitori del concorso Ceramics in Love. Ci si è quindi spostati per il taglio del nastro all’ingresso della Rotonda Antonelliana, dov’era stato allestito il buffet con il rinfresco offerto dalla Pasticceria Goretti e dall’Azienda Agricola Val Malesina. Nell’ampio spazio della Rotonda i presenti si sono sparpagliati per ammirare le opere di grandi dimensioni, che qui trovano la loro collocazione ideale.
La giornata non si è conclusa lì perché il gruppo di amministratori più impegnati nell’organizzazione della Mostra (il sindaco Mazza, l’assessore alla Cultura Bethaz ed il capogruppo di maggioranza Musso) insieme all’assessore Addis hanno fatto visita ad alcuni degli atelier ceramici operanti in città.
Tanti gli ospiti, arrivati da vicino e da lontano. Accanto ai sindaci ed amministratori canavesani (il cui numero superava la trentina), c’erano i consiglieri regionali Antonetto, Canalis, Fava, Pentenero, Ravinale; il consigliere di Città Metropolitana Papurello (altresì sindaco di San Carlo Canavese); l’onorevole Daniela Ruffino. C’era anche il nuovo vescovo di Ivrea, monsignor Daniele Salera.
Da rilevare la presenza di Mario Turetta, direttore generale del Ministero della Cultura, e di Giuseppe Olmedo, già presidente dell’Associazione Italiana Città della Ceramica. Grazie alla scelta di rendere omaggio ogni anno ad un Paese di consolidata tradizione nel campo della produzione ceramica, è ormai abituale la partecipazione alla cerimonia inaugurale di esponenti della diplomazia: per la Cina era arrivato da Milano il Console Generale Kan Liu; per la Romania da Torino la vice-console Iulia Panta.
Il Paese protagonista quest’anno è la Spagna, rappresentata da Oriol Calvo Vergés, vice-presidente dell’Associazione Spagnola Città della Ceramica e dallo scorso settembre presidente dell’Accademia Internazionale Città della Ceramica.
Nel dare il via alla manifestazione, l’assessore alla Cultura Claudio Bethaz ha scherzato sull’età della Mostra: “Siamo alla 64° edizione ma abbiamo controllato: non sono sufficienti per mandarla in pensione! Continuiamo pertanto a cercare di arricchirla con sempre nuovi spunti, nuovi eventi, nuove creazioni. Se riusciamo a farlo, il merito va soprattutto ai ceramisti di Castellamonte, custodi di una tradizione secolare che parte dalla terra rossa delle nostre colline: gli artigiani hanno imparato a trasformarla nei manufatti più disparati”.
Ha quindi ricordato come siano stati tanti gli artisti che nel corso del tempo hanno preso parte alla Mostra, soffermandosi in particolare su due di essi, scomparsi di recente: Arnaldo Pomodoro e Giovanni Matano.
Assai corposo l’elenco dei ringraziamenti rivolti dal sindaco Pasquale Mazza. Comprendeva, oltre agli ospiti illustri, una lunga serie di persone e di istituzioni della città e del territorio. Si è rivolto innanzitutto agli altri primi cittadini: “Vedere tante fasce tricolori non può che farmi piacere – ha detto – ma è motivo di orgoglio per tutti. Quello che state dando è un grande segnale di collaborazione: sono convinto che assieme potremo crescere ancora molto. Gli spazi ci sono e se lavoriamo uniti potremo far diventare tutto il Canavese un luogo turistico, puntando al turismo stanziale con la cultura come motore di crescita economica. L’attenzione degli enti superiori c’è”.
Tutte le associazioni della città sono state coinvolte a vario titolo nell’organizzazione della Mostra e tutte le istituzioni, dal Liceo Artistico Faccio alla Parrocchia, dagli Uffici del Comune alle Forze dell’Ordine, alla Croce Rossa, alle Guardie Ambientali. Fondamentale il ruolo degli sponsor “che sono tantissimi e ci permettono di stare in piedi” e intensa la collaborazione con la C.N.A. (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), con l’Associazione Italiana Città della Ceramica (A.I.C.C.) e con la Baia della Ceramica.
Mazza ha ringraziato gli organi di stampa per la visibilità che offrono alla Mostra, i volontari che consentono di tenerla aperta ma soprattutto i ceramisti, siano essi artisti o artigiani, due facce di una stessa medaglia.
Numerosi i buoni propositi espressi dai rappresentanti delle istituzioni. L’attenzione degli enti Superiori è stata confermata dalla presidente della Commissione Cultura della Regione Paola Antonetto e dall’onorevole Daniela Ruffino.
“Sono estremamente emozionata – ha detto la prima – L’arte fa parte della mia vita da quand’ero ragazza (ho frequentato il Liceo Artistico) e presiedere la Commissione Cultura mi dà la possibilità di alzare ancora più forte la voce di questo territorio”.
A sua volta la Ruffino ha commentato: “Vedere la piazza gremita offre un colpo d’occhio non indifferente. Vi ringraziamo per quello che fate e dovremmo riuscire a sostenervi, ad aiutarvi, a dare più risorse alle aree interne, a non penalizzarle”.
Monsignor Daniele Salera, a sua volta, ha dichiarato che le autorità diocesane sono “molto vicine alle amministrazioni comunali per ogni progetto che possa tutelare lo sviluppo e la vitalità delle aree interne. Tanti ragazzi del territorio sono interessati al processo creativo legato alla ceramica anche grazie alla presenza del Liceo Artistico. Aiutiamoli a rimanere provando loro che si può vivere e lavorare in questi territori”.
Nel ricordare gli artisti deceduti di recente, Claudio Bethaz ha sottolineato che “Arnaldo Pomodoro fu ospite della manifestazione trent’anni fa, nel 1995, realizzando l’Arco in Cielo che fa bella mostra di sé in questa piazza e che è diventato uno dei simboli della città. Di Matano troverete alcune opere a Palazzo Botton ed alla Fornace Pagliero, esposte – ci tengo a dirlo – prima dell’incidente. Testimoniano il valore della sua arte e ci parlano di lui”.
All’artista castellamontese scomparso pochi giorni fa ha fatto riferimento anche il curatore della Mostra Giuseppe Bertero: “Gli ho dedicato il Balcone dell’Arte, dove le sue opere sono esposte insieme a quelle di Nino Ventura: le avevamo scelte insieme, incontrandoci nel suo studio. Il giorno in cui è mancato mi sono ricordato di un’altra opera, non esposta ma conservata nei magazzini di Palazzo Botton. Sono andato a prenderla e, malgrado la pesantezza, ce l’ho fatta a portarla su e a collocarla sulla bara”.
Poche settimane fa era deceduto dopo una breve malattia anche Piervanni Trucano, sindaco di Chiesanuova e presidente dell’Unione Montana Valle Sacra, ed il primo cittadino di Castellamonte ha voluto rivolgere anche a lui un pensiero commosso, salutato da un caloroso applauso dei presenti.
“È la prima volta che vengo a Castellamonte – ha esordito il console generale cinese Liu-Kan – ed ho notato qui una grande passione per la ceramica e per la creatività artistica. La ceramica, con la fusione fra materia e creatività, ha un grande ruolo nei processi di comunicazione culturale, come dimostrano gli scambi avvenuti nei secoli attraverso la Via della Seta. Tutti voi sapete che nel mondo della ceramica la Cina occupa un posto importante: la mia visita ha anche questo significato: costruire un ponte di comunicazione culturale con l’Italia. Invito tutti gli artisti e non solo loro a visitare il mio Paese: al momento lo possono fare senza dover richiedere il Visto!”.
Per la vice-console rumena a Torino Julia Panta, la ceramica “non è solo un materiale inerte ma un linguaggio dell’anima, un’arte secolare tramandata con pazienza e passione, che porta con sé una profonda identità culturale e che è diventata Patrimonio dell’Umanità. I nostri Paesi hanno percorso un cammino simile e, pur nella diversità di stili e colori, le nostre due tradizioni parlano uno stesso linguaggio: quello della creatività che nasce dalla terra e si eleva a cultura. Il futuro gemellaggio fra Castellamonte e la città rumena di Greci aprirà la strada a nuovi scambi culturali, dimostrando come arte e tradizioni popolari possano diventare il fondamento di collaborazioni durature”.
Lo spagnolo Oriol ha sottolineato anch’egli le affinità fra la tradizione ceramica italiana e quella del suo Paese. “Sono Paesi molto simili ed ho notato delle similitudini interessanti: qui ho visto le stufe e nel Nord della Spagna pure. Nella Mostra abbiamo presentato la ceramica tradizionale ma anche quella creativa”.
Ha ricordato come, ispirandosi all’Associazione Italiana Città della Ceramica, siano nate altre sei organizzazioni analoghe in altri Stati europei. “Da voi vi aderiscono 65 città, da noi 28, in Cina 130! Dell’Accademia Internazionale dei Ceramisti, che presiedo, fanno parte 85 Paesi”.
A chiudere i discorsi è stato il professore Giuseppe Bertero, curatore della Mostra. Ha ricordato come alla VII edizione del concorso Ceramics in Love abbiano partecipato artisti di 21 nazioni. Ha quindi annunciato i nomi dei vincitori e delle loro opere accompagnati ovviamente dalle motivazioni in base alle quali la giuria le ha scelte.
Iniziando dalle opere “Segnalate” il 3° classificato Bertero è andato a cercarlo addirittura nel Vietnam: si tratta di Ngo Ba Hoang e la scultura s’intitola Giardino dell’Eden Orientale. Così si è espresso il curatore: “L’ho catturato ad Hanoi, figuratevi un po’! È un vaso assolutamente magnifico, realizzato con una tecnica splendida”. L’artista non era ovviamente presente ed il premio lo ha ritirato una sua amica residente a Torino.
La seconda fra le opere Segnalate è stata realizzata dalla torinese Livia Marazzo e s’intitola Good New. La 1° arriva dalla Lituania: Connessioni e la si deve all’artista Šipalytè Rūta.
Questi invece i vincitori veri e propri. Al 3° posto il serbo Velimir Vukicevic con Tender Times; al secondo Cheng-Chung Yu di Taiwan con Landscape; al 1° un altro lituano (presente alla cerimonia): Paulius Vengialis con Toxic.
Riferendosi all’artista serbo, Bertero ha riportato per un momento nella cupa realtà contemporanea i partecipanti alla cerimonia festosa dell’inaugurazione: “Vukicevic – ha spiegato – non è qui perché la Serbia sta attraversando un terrificante momento: gli studenti vengono perseguitati, picchiati, imprigionati, semplicemente perché protestano contro il presidente della Repubblica che non sta facendo il suo dovere. Qualche mese fa 16 persone erano morte in una stazione per il crollo della tettoia: probabilmente ‘C’è del marcio in Serbia’, si potrebbe dire parafrasando Shakespeare, e giustamente gli studenti protestano. Molte volte l’artista si unisce a loro”.
Un altro riconoscimento, istituito nel 2020, è il Premio Giovani C.N.A., che viene assegnato ad un artista con meno di 45 anni che si sia distinto per creatività, talento e saper fare. È intitolato a Silvana Neri, la compianta contitolare dell’azienda La Castellamonte. L’azienda è famosa per le sue stufe ma non solo: l’Arco in Cielo di Arnaldo Pomodorotrovò qui la sua concretizzazione, trent’anni fa.
“Il messaggio che si vuole dare – ha spiegato Alessio Stefanoni, il responsabile della comunicazione – è quello di spingere i giovani del territorio a credere nel lavoro autonomo, pur con le difficoltà che presenta”.
La figlia di Silvana Neri, Sara Gris, parlando anche a nome del fratello Luca e del compagno di sua mamma, l’imprenditore ed artista Roberto Perino, ha ricordato che “Silvana vedeva la ceramica con un doppio sguardo: quello razionale dell’imprenditrice e quello differente dell’arte, che è creatività ed innovazione, con uno sguardo rivolto al futuro”.
Il premio, che consiste in una targa ed in una somma di 500 euro, è andato a Christian Grandinetti per la scultura Fotofinish.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.