Cerca

Attualità

Cuorgnè, un divano tra i rifiuti: le telecamere incastrano i furbetti

La sindaca lancia un ultimatum sul divano abbandonato per strada, sanzioni in arrivo anche per gli altri rifiuti abbandonati

La sindaca Giovanna Cresto

La sindaca Giovanna Cresto

Ci sono immagini che parlano da sole: un triciclo, una borsa frigo, un tappeto per bambini, scatolame sparso. E, come sigillo di un’inciviltà testarda, un divano blu sistemato in verticale tra i cassonetti. Succede a Cuorgnè, nell’area delle Casermette dietro al Ponte Vecchio, dove i raccoglitori per gli indumenti usati sono stati trasformati in un punto di abbandono. Le telecamere, però, hanno ripreso tutto: identificazioni in corso e multe annunciate.


Nei giorni scorsi, accanto ai contenitori per gli abiti usati sono comparsi sacchi dell’immondizia e rifiuti di vario genere. Lo scorso weekend, in momenti diversi, tre uomini e una donna hanno scaricato nell’area un triciclo, una borsa frigo, un tappeto per bambini e scatole. Tra ieri sera e oggi pomeriggio l’episodio più eclatante: un divano blu a tre posti, “perfettamente posizionato in verticale tra i cassonetti”.

“Da diverso tempo abbiamo dovuto spostare i raccoglitori degli indumenti usati lontano dal centro di Cuorgnè, poiché al di fuori degli stessi venivano sistematicamente abbandonati rifiuti di ogni genere – scrive sui social la sindaca Giovanna Cresto – li abbiamo messi alle Casermette, dietro al Ponte Vecchio, in un’area videosorvegliata. E per alcuni mesi le cose sono andate bene”. Poi la svolta negativa: “Lo scorso week-end tre uomini e una donna, in orari diversi, hanno abbandonato nell’area rifiuti di vario genere… Sono stati tutti ripresi dalle telecamere e sono in via di identificazione”. E l’ultimatum sul divano: “Il soggetto che ha scaricato il divano ha tempo fino a lunedì mattina per andare a riprenderlo e portarlo a Castellamonte, dove, senza pagare nulla, il personale dell’Ecocentro in strada del Ghiaro sarà ben lieto di ritirarlo”.



La scelta di spostare i raccoglitori dalle zone centrali alle Casermette, area coperta da videosorveglianza, aveva dato risultati per mesi. Segno che deterrenza e controllo possono funzionare, finché non riaffiorano abitudini scorrette. Il paradosso è evidente: si abbandona accanto a un punto di raccolta che, se usato correttamente, aiuta a smaltire e riciclare senza costi per la collettività.

Se il responsabile del divano non provvederà entro lunedì mattina, la polizia municipale visionerà i filmati e scatteranno le sanzioni. Per i quattro che hanno scaricato rifiuti la scorsa settimana, la strada più breve è presentarsi spontaneamente alla municipale, scusarsi e pagare il minimo della sanzione. Intanto i cantonieri comunali hanno già ripulito l’area “lo scorso martedì”, fa sapere il Comune.

La tecnologia smaschera, ma non basta. Episodi come questo hanno un costo ambientale, economico e simbolico: degradano gli spazi comuni e scaricano sulla comunità il peso delle scelte sbagliate di pochi. L’alternativa esiste ed è semplice: l’Ecocentro di Castellamonte, in strada del Ghiaro, ritira gratuitamente i rifiuti ingombranti. È la differenza tra un gesto che imbruttisce la città e uno che la rispetta.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori