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24 Agosto 2025 - 14:14
La sindaca Giovanna Cresto
Ci sono immagini che parlano da sole: un triciclo, una borsa frigo, un tappeto per bambini, scatolame sparso. E, come sigillo di un’inciviltà testarda, un divano blu sistemato in verticale tra i cassonetti. Succede a Cuorgnè, nell’area delle Casermette dietro al Ponte Vecchio, dove i raccoglitori per gli indumenti usati sono stati trasformati in un punto di abbandono. Le telecamere, però, hanno ripreso tutto: identificazioni in corso e multe annunciate.
Nei giorni scorsi, accanto ai contenitori per gli abiti usati sono comparsi sacchi dell’immondizia e rifiuti di vario genere. Lo scorso weekend, in momenti diversi, tre uomini e una donna hanno scaricato nell’area un triciclo, una borsa frigo, un tappeto per bambini e scatole. Tra ieri sera e oggi pomeriggio l’episodio più eclatante: un divano blu a tre posti, “perfettamente posizionato in verticale tra i cassonetti”.
“Da diverso tempo abbiamo dovuto spostare i raccoglitori degli indumenti usati lontano dal centro di Cuorgnè, poiché al di fuori degli stessi venivano sistematicamente abbandonati rifiuti di ogni genere – scrive sui social la sindaca Giovanna Cresto – li abbiamo messi alle Casermette, dietro al Ponte Vecchio, in un’area videosorvegliata. E per alcuni mesi le cose sono andate bene”. Poi la svolta negativa: “Lo scorso week-end tre uomini e una donna, in orari diversi, hanno abbandonato nell’area rifiuti di vario genere… Sono stati tutti ripresi dalle telecamere e sono in via di identificazione”. E l’ultimatum sul divano: “Il soggetto che ha scaricato il divano ha tempo fino a lunedì mattina per andare a riprenderlo e portarlo a Castellamonte, dove, senza pagare nulla, il personale dell’Ecocentro in strada del Ghiaro sarà ben lieto di ritirarlo”.
La scelta di spostare i raccoglitori dalle zone centrali alle Casermette, area coperta da videosorveglianza, aveva dato risultati per mesi. Segno che deterrenza e controllo possono funzionare, finché non riaffiorano abitudini scorrette. Il paradosso è evidente: si abbandona accanto a un punto di raccolta che, se usato correttamente, aiuta a smaltire e riciclare senza costi per la collettività.
Se il responsabile del divano non provvederà entro lunedì mattina, la polizia municipale visionerà i filmati e scatteranno le sanzioni. Per i quattro che hanno scaricato rifiuti la scorsa settimana, la strada più breve è presentarsi spontaneamente alla municipale, scusarsi e pagare il minimo della sanzione. Intanto i cantonieri comunali hanno già ripulito l’area “lo scorso martedì”, fa sapere il Comune.
La tecnologia smaschera, ma non basta. Episodi come questo hanno un costo ambientale, economico e simbolico: degradano gli spazi comuni e scaricano sulla comunità il peso delle scelte sbagliate di pochi. L’alternativa esiste ed è semplice: l’Ecocentro di Castellamonte, in strada del Ghiaro, ritira gratuitamente i rifiuti ingombranti. È la differenza tra un gesto che imbruttisce la città e uno che la rispetta.
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