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Lo stabilimento Olivetti di Agliè rinasce con Hitherm: dal mito delle Lettera 22 ai raccordi pressfitting

L’azienda canavesana investe nello storico complesso industriale per triplicare la produzione. Nei nuovi spazi, uffici e linee produttive, mentre la sede di Strada per Ozegna sarà destinata alla logistica

Lo stabilimento Olivetti di Agliè rinasce con Hitherm: dal mito delle Lettera 22 ai raccordi pressfitting

Lo stabilimento Olivetti di Agliè rinasce con Hitherm: dal mito delle Lettera 22 ai raccordi pressfitting

In Canavese, la memoria industriale non è solo un reperto del passato, ma una base su cui costruire nuove pagine di sviluppo. La conferma arriva da Hitherm Srl, realtà imprenditoriale nata nel 2012 e cresciuta in maniera costante, che ha deciso di compiere un passo coraggioso e fortemente simbolico: riportare vita produttiva nello storico stabilimento Olivetti di Agliè. Un luogo che ha fatto la storia del Novecento, dove tra officine e reparti non si producevano soltanto macchine, ma idee capaci di influenzare la società, il design e persino la politica industriale italiana. Qui nacque la celebre Lettera 22, macchina da scrivere portatile che è diventata simbolo del genio creativo italiano, premiata a livello internazionale e oggi esposta nei musei del design. Un’eredità immensa che rischiava di trasformarsi in puro ricordo, ma che ora si prepara a vivere una nuova stagione.

La mossa di Hitherm cambia la prospettiva: una parte del complesso verrà ristrutturata e trasformata nella nuova sede operativa dell’azienda. Una scelta che non nasce solo da esigenze di spazio, ma da una precisa volontà di radicamento territoriale e di dialogo con la storia. Con circa sessanta dipendenti e un fatturato che supera i 17 milioni di euro, Hitherm rappresenta un’eccellenza produttiva del territorio. L’impresa si occupa di raccordi pressfitting, componenti metallici utilizzati per collegare tubazioni in modo rapido e sicuro. Si tratta di una tecnologia moderna e innovativa: grazie a un sistema di pressatura meccanica, il tubo e il raccordo si saldano senza bisogno di filettature, colle o fiamme libere. Un vantaggio enorme in termini di sicurezza, affidabilità e velocità di installazione. Questi prodotti trovano applicazione in diversi ambiti, dagli impianti idraulici alle reti di riscaldamento e climatizzazione, fino a contesti industriali complessi. In un mercato che chiede standard elevati di qualità e affidabilità, il pressfitting si è imposto come soluzione tecnologica di riferimento. Non è un caso se la richiesta è in forte crescita anche a livello internazionale: i raccordi prodotti in Canavese finiscono in cantieri, edifici e strutture in tutta Europa.

Olivetti

Hitherm è nata dalla visione imprenditoriale dei soci Sergio Orso e Massimo Truffa, che hanno saputo trasformare competenze maturate nel settore termotecnico in un’impresa competitiva e radicata sul territorio. Dopo il primo insediamento a Settimo Torinese, l’azienda aveva scelto già dieci anni fa la strada di Agliè, rilevando lo stabilimento della ex Cofeva. Da allora, la crescita è stata costante, fino alla decisione di compiere un ulteriore salto di qualità. Per annunciare ufficialmente l’acquisto, l’azienda ha scelto la strada diretta dei social. Il 20 agosto, sulla pagina Facebook di Hitherm, è comparso un post che racconta con parole cariche di orgoglio e identità il senso dell’operazione: «Una storia canavesana che continua a crescere. Con immenso orgoglio vi annunciamo che Hitherm ha acquistato una nuova sede. Ma non una qualunque. Una sede che appartiene alla memoria industriale del nostro Paese e all’anima del nostro territorio: lo storico stabilimento Olivetti di Agliè. Un luogo dove non si producevano solo macchine, ma idee, visione, futuro. Qui è nata la leggendaria Lettera 22, simbolo del genio Olivetti e della creatività industriale italiana. Oggi quel sogno industriale non si spegne. Cambia forma. Si rinnova. […] Perché oggi il sogno olivettiano può continuare. E continuerà, con pressfitting, innovazione, persone, territorio».

L’operazione riguarda una porzione significativa dello stabilimento, dall’ingresso fino alla palazzina direzionale. Gli interventi non snatureranno la struttura, ma la renderanno più funzionale: un restyling degli spazi, il miglioramento della viabilità interna e un nuovo ingresso, moderno ma rispettoso dell’identità architettonica del complesso. L’azienda prevede di iniziare la produzione nella nuova sede all’inizio del 2026, con l’obiettivo di completare i lavori entro la fine dello stesso anno. Una tempistica ambiziosa, che testimonia la volontà di non perdere tempo e di trasformare in breve un simbolo del passato in una fabbrica proiettata al futuro.

Anche l’amministrazione comunale ha salutato con soddisfazione l’arrivo di Hitherm nello storico complesso. Il sindaco di Agliè, Marco Succio, ha sottolineato come questo investimento rappresenti un segnale forte per il paese, capace di tenere insieme memoria e futuro, radici e innovazione. Lo stabilimento, che fu prima sede della tessitura De Angeli e Frua e poi cuore della straordinaria avventura olivettiana, ritrova oggi una nuova funzione produttiva e un valore aggiunto per la comunità locale.

La storia industriale di Agliè e del Canavese è fatta di fabbriche che hanno lasciato un segno profondo nel tessuto economico e sociale. L’Olivetti, più di tutte, ha rappresentato un modello di impresa capace di unire tecnologia, design e responsabilità sociale. Oggi Hitherm, con la sua crescita costante e la scelta di restare fedele al territorio, si inserisce in quel solco. Non per replicare, ma per reinterpretare. In un’epoca in cui molte aziende scelgono di delocalizzare, la decisione di investire proprio qui assume un significato ancora più forte. Non si tratta solo di triplicare la produzione o di ampliare i macchinari: è un gesto di identità, di riconoscimento, di continuità. Come la Lettera 22 portò il nome dell’Italia nel mondo, anche i raccordi pressfitting made in Canavese possono diventare ambasciatori di una qualità che non dimentica le proprie radici.

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