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Dossi stradali a Borgaro, interrogazione senza risposta: chiesta trasparenza sull’intervento pubblico

Il gruppo consiliare “Uniti per Cambiare” segnala il mancato riscontro a una richiesta formale sulla conformità dei dispositivi. Sul tavolo il tema della sicurezza e della documentazione tecnica.

Dossi stradali a Borgaro, interrogazione senza risposta: chiesta trasparenza sull’intervento pubblico

Elisa Cibrario Romanin

Il gruppo consiliare “Uniti per Cambiare Borgaro” torna a porre l’attenzione sulla questione dei dossi stradali presenti nel territorio comunale.

Al centro dell’iniziativa c’è un’interrogazione presentata il 5 maggio scorso, indirizzata all’Assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità, Fabrizio Chiancone, e al Comandante della Polizia Municipale, dottor Roberto Mattiello. L’obiettivo dichiarato è quello di fare luce sulla conformità di questi dispositivi, soprattutto a seguito degli interventi di rifacimento effettuati nei mesi scorsi.

Nel documento protocollato si chiede se, nonostante i lavori realizzati, vi siano ancora dossi che presentano irregolarità strutturali o funzionali. Si sollecita inoltre l’Amministrazione a comunicare se siano state eseguite verifiche tecniche sul territorio e, in caso affermativo, a rendere disponibili i relativi report. Viene chiesto infine di sapere se siano previsti ulteriori interventi di modifica o rimozione per quei dispositivi eventualmente non conformi alle disposizioni normative.

La capogruppo di minoranza, Elisa Cibrario Romanin, ha segnalato che ad oggi, 15 agosto 2025, non è stata fornita alcuna risposta formale da parte dell’Amministrazione. Nonostante due solleciti inviati l’11 giugno e il 13 luglio, il silenzio sarebbe rimasto invariato.

Una situazione che i consiglieri di minoranza definiscono “istituzionalmente inaccettabile e preoccupante”, in quanto tocca un tema sensibile come quello della sicurezza stradale e del rispetto delle norme in vigore.

“O non si vuole rispondere, o non si è in grado di farlo - dice Elisa Cibrario Romanin - in entrambi i casi, è un segnale grave”.

“Uniti per Cambiare” ha deciso di inoltrare anche una formale richiesta di accesso agli atti, chiedendo di poter consultare tutta la documentazione tecnica e amministrativa relativa ai dossi e agli attraversamenti pedonali rialzati.

La richiesta riguarda, nello specifico, autorizzazioni, atti deliberativi, disegni tecnici, planimetrie, relazioni di conformità al Decreto Ministeriale 5 novembre 2001, schede di manutenzione e collaudo, documentazione relativa alla segnaletica e valutazioni sull’impatto della viabilità.

Il riferimento normativo è l’articolo 42 del Codice della Strada (D.Lgs. 285/1992) e il relativo regolamento di attuazione, in particolare l’articolo 179 del D.P.R. 495/1992. Tali disposizioni fissano parametri chiari per la progettazione e l’installazione dei dossi artificiali, con lo scopo di garantire la sicurezza della circolazione e la tutela dei veicoli che li attraversano. La mancata conformità a tali norme, viene sottolineato nel comunicato, può comportare rischi concreti per automobilisti, ciclisti e pedoni.

Inoltre i consiglieri di minoranza hanno ribadito la volontà di continuare a chiedere trasparenza, documentazione e rispetto delle regole.

“La sicurezza stradale non è un dettaglio tecnico: è una responsabilità politica e amministrativa”, hanno concluso. 

La cittadinanza, intanto, resta in attesa di un chiarimento formale sulla questione, nella speranza che il confronto istituzionale possa proseguire nel segno della trasparenza e della responsabilità condivisa.

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