AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
15 Agosto 2025 - 22:16
Elisa Cibrario Romanin
Il gruppo consiliare “Uniti per Cambiare Borgaro” torna a porre l’attenzione sulla questione dei dossi stradali presenti nel territorio comunale.
Al centro dell’iniziativa c’è un’interrogazione presentata il 5 maggio scorso, indirizzata all’Assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità, Fabrizio Chiancone, e al Comandante della Polizia Municipale, dottor Roberto Mattiello. L’obiettivo dichiarato è quello di fare luce sulla conformità di questi dispositivi, soprattutto a seguito degli interventi di rifacimento effettuati nei mesi scorsi.
Nel documento protocollato si chiede se, nonostante i lavori realizzati, vi siano ancora dossi che presentano irregolarità strutturali o funzionali. Si sollecita inoltre l’Amministrazione a comunicare se siano state eseguite verifiche tecniche sul territorio e, in caso affermativo, a rendere disponibili i relativi report. Viene chiesto infine di sapere se siano previsti ulteriori interventi di modifica o rimozione per quei dispositivi eventualmente non conformi alle disposizioni normative.
La capogruppo di minoranza, Elisa Cibrario Romanin, ha segnalato che ad oggi, 15 agosto 2025, non è stata fornita alcuna risposta formale da parte dell’Amministrazione. Nonostante due solleciti inviati l’11 giugno e il 13 luglio, il silenzio sarebbe rimasto invariato.
Una situazione che i consiglieri di minoranza definiscono “istituzionalmente inaccettabile e preoccupante”, in quanto tocca un tema sensibile come quello della sicurezza stradale e del rispetto delle norme in vigore.
“O non si vuole rispondere, o non si è in grado di farlo - dice Elisa Cibrario Romanin - in entrambi i casi, è un segnale grave”.
“Uniti per Cambiare” ha deciso di inoltrare anche una formale richiesta di accesso agli atti, chiedendo di poter consultare tutta la documentazione tecnica e amministrativa relativa ai dossi e agli attraversamenti pedonali rialzati.
La richiesta riguarda, nello specifico, autorizzazioni, atti deliberativi, disegni tecnici, planimetrie, relazioni di conformità al Decreto Ministeriale 5 novembre 2001, schede di manutenzione e collaudo, documentazione relativa alla segnaletica e valutazioni sull’impatto della viabilità.
Il riferimento normativo è l’articolo 42 del Codice della Strada (D.Lgs. 285/1992) e il relativo regolamento di attuazione, in particolare l’articolo 179 del D.P.R. 495/1992. Tali disposizioni fissano parametri chiari per la progettazione e l’installazione dei dossi artificiali, con lo scopo di garantire la sicurezza della circolazione e la tutela dei veicoli che li attraversano. La mancata conformità a tali norme, viene sottolineato nel comunicato, può comportare rischi concreti per automobilisti, ciclisti e pedoni.
Inoltre i consiglieri di minoranza hanno ribadito la volontà di continuare a chiedere trasparenza, documentazione e rispetto delle regole.
“La sicurezza stradale non è un dettaglio tecnico: è una responsabilità politica e amministrativa”, hanno concluso.
La cittadinanza, intanto, resta in attesa di un chiarimento formale sulla questione, nella speranza che il confronto istituzionale possa proseguire nel segno della trasparenza e della responsabilità condivisa.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.