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11 Agosto 2025 - 22:28
La Madonna del Canavese prega per i bambini della Palestina
Nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 agosto, in silenzio e senza clamore, la statua della Madonna di località Bellecchio, a Cima Bossola, ha cambiato nome e volto simbolico: è diventata Nostra Regina di Palestina. L’iniziativa porta la firma di un gruppo di cittadinanza attiva che, mosso dall’eco del genocidio in corso a Gaza da parte di Israele nei confronti del popolo palestinese, ha voluto lanciare un segnale forte anche qui, nel Canavese. «Ieri notte abbiamo messo la bandiera della Palestina tra le braccia della statua», hanno spiegato.
Un gesto simbolico, ma carico di significati, che ha attraversato in poche ore i confini della Valchiusella e trovato spazio nelle discussioni sui social e nelle chat private, tra chi lo ha letto come atto di solidarietà e chi come provocazione politica. Cima Bossola, con la sua posizione strategica all’ingresso della Valchiusella, è una delle mete escursionistiche più amate della zona. Una mulattiera e poi un sentiero portano in vetta in circa due ore, per un dislivello complessivo di 800 metri. Dalla statua della Madonna di Bellecchio, lo sguardo abbraccia un panorama che spazia dalla valle alla pianura torinese, fino alla Basilica di Superga nelle giornate più limpide.
Nostra Regina di Palestina a Cima Bossola
È lì, tra il silenzio delle alture e la pace di un luogo che in tanti raggiungono per camminare e respirare aria pulita, che si è scelto di dare voce a una causa lontana solo in chilometri. Il gruppo promotore, che preferisce restare anonimo, ha parlato di «un gesto di vicinanza al popolo palestinese» e di «un modo per ricordare che la sofferenza umana non ha confini».
Una scelta che inevitabilmente si inserisce in un contesto internazionale carico di tensioni, con immagini di bombardamenti, ospedali colpiti e vittime civili che da mesi occupano le prime pagine dei giornali.
La bandiera palestinese issata tra le braccia della Madonna resterà nella memoria di chi l’ha vista. E forse, da lassù, dove la valle incontra il cielo, il messaggio è arrivato più lontano di quanto chiunque potesse immaginare.
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