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Caccia al siluro nel Po: ecco chi la sta facendo e perché

Tecnici torinesi recuperano specie invasive e rifiuti dal Po, promuovendo economia circolare e tutela della biodiversità.

Caccia al siluro nel Po: ecco chi la sta facendo e perché

Caccia al siluro nel Po: ecco chi la sta facendo e perché

Caccia grossa nel fiume Po. Ma non con le canne da pesca, bensì con le reti e i guanti dei tecnici della Città Metropolitana di Torino, impegnati in un’operazione di pulizia che va ben oltre la raccolta di rifiuti. In mezzo a bottiglie, plastiche e rottami, stavolta è toccato anche ai pesci siluro, specie alloctona ormai padrona incontrastata di lunghi tratti del fiume.

«Il recupero dei pesci siluro dal fiume Po – spiega Paolo Lo Conte, tecnico della Città metropolitana – rientra tra le azioni del progetto europeo Life Minnow, di cui siamo partner. L’obiettivo è tutelare le specie autoctone di piccoli pesci d’acqua dolce, oggi minacciate da numerosi fattori: cambiamenti climatici, alterazioni degli habitat, competizione con specie esotiche invasive come, appunto, il siluro».

E il destino di questi giganti invasori? Non tornano certo in acqua. Ma nemmeno finiscono in discarica. Vengono destinati ad aziende specializzate nella produzione di mangimi per animali, chiudendo così un ciclo virtuoso di economia circolare. Una specie invasiva diventa materia prima, trasformata e reimmessa nel sistema produttivo. Un esempio concreto di come si possa passare dalla lotta alla sostenibilità ambientale.

Il progetto Life Minnow, finanziato dall’Unione Europea, si concentra proprio sulla riduzione delle popolazioni alloctone nei corpi idrici e sull’implementazione di filiere per il loro smaltimento. Un lavoro prezioso, spesso invisibile, che restituisce dignità al fiume e speranza alle specie autoctone, schiacciate dalla presenza di questi predatori voraci.

L’area di intervento riguarda la porzione nord-occidentale del bacino del Po. Non è la prima volta che operazioni di questo tipo vengono condotte, ma è la prima volta che si parla apertamente della destinazione finale dei pesci siluro. Un modo per rispondere anche alle polemiche che ciclicamente riaffiorano tra pescatori sportivi, ambientalisti e cittadini.

«Tutto quello che recuperiamo viene tracciato e gestito correttamente – aggiunge Lo Contee con i pesci siluro abbiamo strutturato un percorso che mette insieme ambiente, efficienza e innovazione».

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