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“Mai più!” Ivrea ricorda Hiroshima e Nagasaki con il 180° Presidio per la Pace

Ottant’anni dopo la tragedia atomica, il Presidio per la Pace di Ivrea scende in piazza per dire no alle guerre e ai genocidi contemporanei. Appuntamento sabato 9 agosto alle 11.

“Mai più!” Ivrea ricorda Hiroshima e Nagasaki con il 180° Presidio per la Pace

“Mai più!” Ivrea ricorda Hiroshima e Nagasaki con il 180° Presidio per la Pace

“Mai più!” è il grido che si alza da Ivrea, ancora una volta. Ancora una volta, davanti all’orrore della storia e al dolore del presente. Sabato 9 agosto 2025, il Presidio per la Pace di Ivrea ricorderà, a 80 anni da quel tragico evento, il bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki. In piazza Ferruccio Nazionale, con partenza alle ore 11 da piazza Balla. Un’iniziativa simbolica e necessaria, per ricordare, per indignarsi, per non tacere.

Era il 6 agosto 1945 quando il cielo di Hiroshima venne squarciato dalla prima bomba atomica mai usata in guerra. Tre giorni dopo, toccò a Nagasaki. In pochi istanti, decine di migliaia di vite vennero polverizzate. Tra le 90.000 e le 166.000 le vittime a Hiroshima, tra le 60.000 e le 80.000 a Nagasaki. Ma a morire, per anni, furono anche i sopravvissuti, per effetto delle radiazioni. Il Giappone si arrese poco dopo. Ma il mondo non si è mai arreso alla corsa agli armamenti: oggi ci sono circa 13.000 testate nucleari attive nel mondo, più di 40 sono stoccate in Italia.

“Siamo ancora sull’orlo del baratro”, denunciano gli attivisti del Presidio. Un baratro che non è solo la minaccia atomica, ma anche la devastazione delle guerre “tradizionali” che si moltiplicano in ogni angolo del pianeta.

Il dito e lo sguardo saranno ancora una volta puntati su Gaza.

"Indigna la decisione di Israele di non fermare il genocidio nella Striscia ma di proseguire con l’occupazione totale”. Un’accusa netta, accompagnata da una parola potente: genocidio.

Non è un’iniziativa neutra, quella di sabato. Non è una commemorazione da calendario. È una presa di posizione. Politica, civile, umana. E viene da una città che ha scelto da anni di far parte della rete internazionale dei “Mayors for Peace”, guidata proprio dal sindaco di Hiroshima. Ivrea, dunque, non dimentica. Ma soprattutto non si rassegna.

Il Presidio per la Pace, giunto alla sua 180ª edizione, è ormai una realtà consolidata, un appuntamento fisso per chi in Canavese crede nella nonviolenza e nei diritti umani. Ogni settimana rilancia un messaggio, ogni presenza è un tassello di resistenza. 

L’invito è rivolto a tutti e tutte: sindaci cittadini, associazioni, studenti, lavoratori, famiglie. Non servono tessere, non servono appartenenze. Solo la volontà di non essere complici con il silenzio. Perché, come ammonisce il volantino, “i popoli devono opporsi ai governanti che conducono politiche devastatrici e non escludono l’uso di armi nucleari”.

Appuntamento, quindi, sabato 9 agosto alle ore 11 in piazza Balla, con cammino verso piazza Ferruccio Nazionale. Per portare fiori, parole, cartelli, o anche solo il proprio sguardo. Per dire ancora una volta “Mai più”, con la voce della storia e la rabbia del presente.

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