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Lanzo Torinese
04 Agosto 2025 - 18:09
La più attesa festa autunnale di Lanzo Torinese, la Sagra del Torcetto, della Toma e del Grissino, non si terrà nella sua forma consueta a settembre. La notizia ha generato un acceso dibattito tra le mura del Consiglio Comunale. La discussione, avvenuta in chiusura dei punti all’ordine del giorno, ha visto il consigliere di minoranza Matteo Filippin sollevare il problema, ponendo all'amministrazione interrogativi sulle ragioni di questa interruzione. La risposta del sindaco Fabrizio Vottero ha fatto luce su difficoltà economiche e sulla ricerca, non del tutto andata a buon fine, di una collaborazione con le associazioni locali.
Il consigliere Filippin ha introdotto l'argomento riferendosi a una notizia diffusa sui social, ovvero la cancellazione della sagra. "Il torcetto, la Toma e il grissino – ha dichiarato – rappresentano certamente i simboli e le eccellenze legate al nostro territorio e alla nostra città." La sua preoccupazione, condivisa da molti, riguarda la rottura di una tradizione che ha un valore non solo simbolico, ma anche turistico e commerciale per il paese. Il consigliere ha spiegato di aver appreso che la causa principale della sospensione sia la "mancanza di copertura economica per tutte le spese" e ha chiesto chiarimenti in merito ai passaggi che hanno coinvolto, oltre ai cittadini, anche commercianti e pubblici esercizi.
A questa richiesta, il sindaco Fabrizio Vottero ha risposto confermando le difficoltà incontrate. "Nei mesi scorsi siamo stati contattati dalla Pro Loco – ha spiegato il primo cittadino – che ha manifestato delle difficoltà di carattere economico per coprire questa spesa." Per scongiurare la perdita definitiva di un evento così importante, soprattutto in vista del ventennale che ricorrerà nel 2026, il comune ha inoltrato “una richiesta di invito a tutte le associazioni commerciali di Lanzo, ai liberi professionisti, chiedendo la disponibilità a supportare l’iniziativa per coprire queste maggiori spese." Il sindaco ha poi ringraziato le associazioni che hanno risposto, ammettendo che, dopo un confronto con l'associazione commercianti, la disponibilità economica è risultata "parziale". La Pro Loco, di conseguenza, ha preferito non organizzare la tradizionale sagra di tre giorni a settembre, ma sta valutando di riproporla in una versione ridotta: una sola giornata, probabilmente di domenica, tra ottobre e novembre, per poi puntare con "più enfasi" al ventennale del 2026.
Pur non volendo "attribuire responsabilità all’amministrazione", il consigliere Filippin ha quindi sottolineato come la sospensione rappresenti un "danno sia per il commercio che per l’immagine del paese". Facendo riferimento ai 12.000 euro stanziati per le spese natalizie, un punto discusso in precedenza nel consiglio, Filippin ha suggerito che "magari un contributo per mantenere la continuità sarebbe stata da valutare, dato che ci si trova in una situazione di emergenza". Si è però detto speranzoso che l'appuntamento autunnale, seppur ridotto, possa essere gestito con una "programmazione un po’ più attenta", con l'auspicio che i lavori per la sagra del 2026 possano iniziare il giorno stesso, "per avere una sagra che faccia uscire le persone con il sorriso e le borse piene".
Il sindaco Vottero ha concluso il dibattito riaffermando che proprio questo è l'obiettivo finale. "Con il contributo di tutti e una collaborazione reale questo si può raggiungere", ha detto, ribadendo l'importanza del sostegno collettivo. Riguardo al capitolo di spesa per il Natale, ha giustificato la scelta ricordando che negli scorsi anni i cittadini si erano lamentati sulla mancanza di luci e che l'amministrazione ha voluto evitare la stessa situazione. L'intervento del sindaco si è concluso con un invito esplicito a tutta la comunità, non solo in vista del prossimo anno: "Chiunque voglia dare il proprio contributo, non solo economico, ma anche organizzativo, la porta è aperta per festeggiare i 20 anni in maniera degna ed efficace."
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