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Olimpiadi della fisica a Parigi: bronzo per gli studenti torinesi Mottese e Gariglio

Due giovani torinesi brillano tra 400 studenti da 90 paesi, affrontando sfide su champagne e orologi ad aria.

Olimpiadi della fisica a Parigi: bronzo per gli studenti torinesi Mottese e Gariglio

Olimpiadi della fisica a Parigi: bronzo per gli studenti torinesi Mottese e Gariglio

Si è conclusa a Parigi la 55ª edizione delle Olimpiadi Internazionali della Fisica (IPhO), che dal 17 al 25 luglio 2025 ha riunito nella capitale francese oltre 400 studenti provenienti da 90 Paesi. Una vera e propria élite della scienza under 20, pronta a confrontarsi con quesiti e prove sperimentali di altissimo livello. E tra i protagonisti dell’edizione 2025 ci sono anche due giovani piemontesi: Marco Mottese, del Liceo “Carlo Cattaneo” di Torino, e Francesco Gariglio, dell’IIS “Majorana” di Moncalieri, entrambi medaglia di bronzo.

A livello di squadra, l’Italia torna a casa con un bottino ricco: una medaglia d’argento e quattro medaglie di bronzo, un risultato che conferma la solidità della formazione scientifica italiana e il valore della sinergia tra scuole, università e istituzioni. Gli studenti italiani sono stati selezionati attraverso un rigoroso percorso organizzato dall’AIF – Associazione per l’Insegnamento della Fisica ETS, che da anni coordina le Olimpiadi nazionali e accompagna i finalisti fino al grande palco internazionale.

Da sinistra prof.ssa Elisa Falchini, Francesco Gariglio, Giulio Vertucci, Alessandro D’Orazio, Federico Roccaforte, Marco Mottese, prof. Dennis Luigi Censi e prof. Franco Bocci.

Da sinistra prof.ssa Elisa Falchini, Francesco Gariglio, Giulio Vertucci, Alessandro D’Orazio, Federico Roccaforte, Marco Mottese, prof. Dennis Luigi Censi e prof. Franco Bocci.

Le prove in gara si sono articolate su due giornate intense: una dedicata alla parte teorica, una alla parte sperimentale, ciascuna della durata di cinque ore. I quesiti teorici hanno messo alla prova la capacità di ragionamento e l’intuizione dei partecipanti su temi di grande fascino scientifico. Il primo problema chiedeva di analizzare come sia possibile dedurre la forma della Via Lattea pur trovandosi al suo interno; il secondo riguardava il funzionamento di un orologio ad aria, e il terzo si concentrava sull’analisi dei meccanismi fisici alla base delle bollicine dello champagne, un richiamo alla Francia che ha aggiunto un pizzico di eleganza al rigore scientifico.

La parte sperimentale non è stata da meno: gli studenti si sono cimentati nella misurazione del campo magnetico terrestre e nello studio delle condizioni che possano impedire a un veicolo robotico di impantanarsi nelle dune sabbiose di Marte, come accaduto al rover Spirit della NASA nel 2009. Problemi che richiedono conoscenze tecniche avanzate ma anche capacità di astrazione e una certa dose di immaginazione, dimostrando come la fisica possa essere una disciplina tanto concreta quanto visionaria.

La squadra italiana era composta da cinque studenti:

  • Alessandro D’Orazio, del Liceo “Benedetto Rosetti” di San Benedetto del Tronto – medaglia d’argento

  • Francesco Gariglio, IIS “Majorana” di Moncalieri – bronzo

  • Marco Mottese, Liceo “Carlo Cattaneo” di Torino – bronzo

  • Federico Roccaforte, Liceo “Concetto Marchesi” di Mascalucia – bronzo

  • Giulio Vertucci, Liceo “Augusto Righi” di Roma – bronzo

Le medaglie ottenute rappresentano un importante riconoscimento non solo per l’impegno degli studenti, ma anche per il lavoro quotidiano dei loro insegnanti, dei tutor e di chi sostiene la didattica scientifica in un Paese che troppo spesso dimentica l’importanza della ricerca. Il risultato di Parigi, inoltre, conferma il buon momento della formazione scientifica italiana, già emerso con forza lo scorso giugno in occasione delle EuPhO, le Olimpiadi Europee della Fisica.

Anche in quell’occasione l’Italia ha lasciato il segno: la nona edizione delle EuPhO, ospitata a Sofia (Bulgaria) dal 13 al 17 giugno 2025, ha visto in gara squadre europee insieme ad alcune selezioni asiatiche e americane. A rappresentare l’Italia c’erano studenti esclusivamente del terzo e quarto anno, a causa della concomitanza della gara con l’Esame di Stato. Eppure, nonostante questa limitazione, anche in Bulgaria la squadra tricolore ha portato a casa quattro medaglie di bronzo, conquistate da Francesco Fava (Liceo “Mascheroni” di Bergamo), Stefano Pasquali (Liceo “Vercelli” di Asti), Francesco Poto (Liceo “De Giorgi” di Lecce) e ancora una volta Federico Roccaforte, il giovane talento siciliano che si è fatto notare anche a Parigi.

Le prove di Sofia si sono svolte su due problemi sperimentali – uno sulla simulazione di una rete neurale, l’altro sulla ricerca di una microincisione con metodi ottici – e tre problemi teorici, che hanno spaziato tra ottica, statica ed elettromagnetismo. La squadra italiana era accompagnata da Stefania Carletti e Daniele Battesimo Provenzano, membri del gruppo Olimpiadi AIF.

Due competizioni, due podi, dieci studenti in tutto: è questo il volto della nuova generazione di fisici italiani. Un volto giovane, curioso e determinato, che guarda al futuro con la consapevolezza di poterlo decifrare. E magari, un giorno, riscrivere.

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