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14 Luglio 2025 - 10:13
L'omaggio alla tomba di Adriano Goglio
Ancora una volta da Castellamonte arriva un aiuto concreto e consistente destinato alla popolazione ucraina.
Si tratta di un’ambulanza e a donarla è stato il consigliere comunale di maggioranza Damiano Goglio in ricordo di suo padre Adriano, deceduto dieci anni fa, il 28 marzo 2015. Il mezzo non è nuovo ma funziona perfettamente: è stato dismesso dalla Federazione Regionale Misericordie della Toscana. La Misericordia, attiva nel campo dell’assistenza fin dal Medioevo (la prima sede venne fondata a Firenze nel 1244) è una confraternita di ispirazione cattolica ma aperta a chiunque intenda prestare la propria opera di volontariato. È presente in Europa e nel mondo ma soprattutto in Toscana, dove costituisce un importante punto di riferimento.
L’ambulanza è stata destinata alla cittadina di Krasnokutsk, nella provincia di Kharkiv, una delle più contese fra i due eserciti contrapposti. La cerimonia di consegna si è tenuta la sera di sabato 12 luglio in occasione della “Cena sotto le stelle” organizzata dall’Associazione Sportiva di Campo nell’omonima frazione ed a riceverla è stata il sindaco di Krasnokutsk Iryna Karabut. Oltre ovviamente a Damiano Goglio ed alla sua famiglia erano presenti il primo cittadino di Castellamonte Pasquale Mazza, l’assessore Patrizia Addis ed altri due amministratori della zona: il sindaco di Ozegna Federico Pozzo ed il vicesindaco di Pertusio Antonio Cresto.
La cerimonia nella frazione
Nella medesima serata e sempre in memoria di Goglio è stata attivata anche una raccolta farmaci, che proseguirà nei prossimi giorni: chi intende donare medicinali o denaro per acquistarli può passare nel negozio della famiglia in via Educ.
Adriano Goglio, nato il 22 maggio 1928, di professione era artigiano edile. Oltre che un lavoratore instancabile era anche un appassionato della politica: militava nella Democrazia Cristiana e svolse per molti anni il ruolo di amministratore comunale. Entrò in consiglio nel 1960 nella lista del sindaco Carlo Trabucco come rappresentante di Campo e vi rimase ininterrottamente per quindici anni, fino al 1975. Dal ‘64 al ’70 fu anche assessore. Dopo una pausa, nel 1980 tornò a candidarsi e venne rieletto, questa volta in minoranza. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come “un uomo attento, sensibile ed intelligente” che faceva politica per convinzione “animato da sani e precisi ideali”. Era profondamente umile e “sapeva interpretare con grande dedizione i bisogni e le esigenze dei suoi concittadini”. A coronamento del suo costante impegno per la collettività, il 27 dicembre 1986 venne nominato Cavaliere della Repubblica.
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