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25 Luglio 2025 - 18:21
Loredana Devietti incorona Giorgia Riondino, 18 anni
Una serata che ha unito moda, bellezza e spettacolo, ma anche storia e appartenenza, quella andata in scena ieri nel cortile interno di Palazzo D’Oria a Cirié. Un luogo simbolico per la città, che ha fatto da sfondo a uno degli appuntamenti più attesi dell’estate piemontese: la Finale Regionale di Miss Sorriso e Miss Framesi 2025, tappa ufficiale del circuito di Miss Italia.
Il colpo d’occhio era da serata di gala: 48 finaliste, ognuna con il proprio stile, i propri sogni e soprattutto il proprio sorriso, hanno calcato la passerella dando vita a un vero e proprio show, sospeso tra eleganza e spettacolo, guidato dalla coppia di conduttori formata da Andrea Beltramo e Francesca Spinelli. E non è stata una semplice sfilata: le ragazze si sono esibite anche in coreografie ispirate agli anni ’70, omaggio a un’epoca che ha saputo fondere emancipazione, leggerezza e rivoluzione estetica.
A dare il via ufficiale alla serata è stato il Sindaco di Cirié, Loredana Devietti Goggia, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale alla manifestazione, sottolineando quanto sia importante ospitare eventi culturali e popolari che valorizzino il territorio, senza dimenticare la dimensione professionale e formativa che anche un concorso di bellezza può offrire.
Poi, il momento clou. A conquistare il titolo di Miss Sorriso 2025 è stata Giorgia Riondino, 18 anni, originaria di Villastellone. Capelli castani, occhi profondi, ma soprattutto un’espressività che ha incantato giuria e pubblico. Una bellezza giovane, radiosa, che ha saputo farsi notare per la semplicità e l’energia positiva. Al suo fianco, sul secondo gradino più importante della serata, la 24enne Beatrice Sartori di Invorio, che ha vinto la fascia di Miss Framesi 2025, un riconoscimento legato non solo alla bellezza ma anche al tratto distintivo dello stile personale.
Le due vincitrici si sono aggiudicate di diritto l’accesso alle Prefinali Nazionali 2025, che si terranno a settembre a Numana, nelle Marche, presso il prestigioso De Angelis Resort, dove sfideranno le altre candidate provenienti da tutta Italia, nel lungo percorso che porta al titolo di Miss Italia.
Ma la serata di Cirié non è stata solo un’anticamera di ambizioni nazionali. Ha rappresentato soprattutto un’occasione per riflettere sull’evoluzione stessa dei concorsi di bellezza, oggi profondamente trasformati rispetto ai modelli tradizionali. La fascia Miss Sorriso, ad esempio, è una delle più longeve all’interno della storia di Miss Italia. Nata negli anni ’50, in un’Italia ancora segnata dalla guerra ma affamata di leggerezza, ha sempre premiato la capacità di trasmettere empatia, non solo estetica.
Non è un caso che Miss Sorriso, nel tempo, sia diventata un simbolo trasversale: non necessariamente la ragazza più fotogenica o più “perfetta”, ma colei che meglio sa comunicare con il volto, con l’atteggiamento, con l’umanità. Un tipo di bellezza diversa, più autentica, più legata al carattere che all’apparenza. Ed è questo che la giuria ha voluto premiare ieri scegliendo Giorgia.
Accanto a lei, la fascia Miss Framesi porta invece il nome di un marchio storico della cosmesi italiana e premia stile, originalità e cura dell’immagine. Beatrice Sartori ha incarnato perfettamente questo spirito: elegante ma decisa, raffinata ma contemporanea. La sua vittoria non è frutto del caso, ma della costruzione di un’identità forte, che sul palco ha fatto la differenza.
Grande soddisfazione per l’organizzatrice e esclusivista per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta di Miss Italia, Mirella Rocca, che a fine serata ha dichiarato la propria felicità per la riuscita dell’evento. Un successo condiviso anche con i due collaboratori principali, Federico Bersana e Gianluca Violino, che hanno curato aspetti tecnici e direzione artistica. "Una serata splendida – ha detto Rocca – resa possibile anche grazie all’entusiasmo delle ragazze e al coinvolgimento del territorio".
Il pubblico, numeroso e partecipe, ha applaudito con calore ogni passaggio, dimostrando quanto un evento come questo sappia ancora oggi coinvolgere comunità, generazioni e passioni diverse. Per molte delle concorrenti, la serata di Cirié rappresenterà un ricordo indelebile, il punto di partenza di un percorso che non è fatto solo di moda, ma anche di incontri, crescita personale e nuove possibilità.
In un’Italia che discute spesso (e giustamente) del senso dei concorsi di bellezza nel tempo presente, manifestazioni come Miss Sorriso dimostrano che la bellezza non è solo estetica, ma può ancora essere un linguaggio: fatto di fiducia, di identità, di emozioni condivise. E che, sotto le luci di un palco all’aperto, può ancora raccontare storie vere.
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