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L'Agenzia delle Entrate lancia un maxi concorso: 2.700 posti a tempo indeterminato in tutta Italia

158 posizioni disponibili in Piemonte. Candidature online entro l'11 agosto. Prova scritta il 9 settembre

L'Agenzia delle Entrate lancia un maxi concorso: 2.700 posti a tempo indeterminato in tutta Italia

L'Agenzia delle Entrate lancia un maxi concorso: 2.700 posti a tempo indeterminato in tutta Italia

È partita ufficialmente una delle campagne di assunzione più significative dell’ultimo decennio nella pubblica amministrazione italiana. L’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’apertura del bando per 2.700 funzionari a tempo indeterminato, una misura strutturale volta a potenziare gli uffici territoriali e rispondere alla crescente richiesta di servizi, consulenze e controlli fiscali. Tra i posti a disposizione, ben 158 sono destinati alla direzione regionale del Piemonte, segno di una particolare attenzione per il rafforzamento delle strutture locali.

Il concorso, pubblicato sulla piattaforma "inPA", si rivolge a laureati in discipline giuridiche ed economiche, ma prevede l’accesso anche per chi ha ottenuto il titolo di studio all’estero, purché riconosciuto come equipollente. La selezione avverrà tramite una sola prova scritta, programmata nei mesi successivi all’estate. Il calendario e le sedi verranno comunicati il 9 settembre, ma le candidature vanno inviate entro le 23.59 di domenica 11 agosto: non sarà accettata alcuna domanda fuori termine o al di fuori del portale ufficiale.

Per candidarsi, è necessario registrarsi sulla piattaforma INPA e disporre di un indirizzo PEC o domicilio digitale, strumenti ormai indispensabili per partecipare ai concorsi pubblici. Il bando completo è già consultabile sia sul sito dell’Agenzia delle Entrate che sul portale inPA.

Ma chi sta cercando l’Agenzia? Le figure richieste sono altamente qualificate, con competenze specifiche nel diritto tributario, nella contabilità pubblica, nei processi digitali e nella gestione dei rapporti con il cittadino contribuente. I futuri funzionari si occuperanno di controlli fiscali, assistenza ai cittadini, gestione dei contenziosi, riscossione dei tributi e analisi delle irregolarità. In altre parole, saranno l’interfaccia tecnica e operativa dell’amministrazione finanziaria, in un momento storico in cui la digitalizzazione del fisco è una delle priorità strategiche a livello nazionale ed europeo.

Il profilo ideale del candidato non si limita alle competenze tecniche. L’Agenzia sottolinea l’importanza di soft skills come la capacità di lavorare in squadra, l’autonomia decisionale, l’orientamento alla risoluzione dei problemi e la gestione responsabile dei processi operativi. Le nuove leve dovranno inserirsi in un sistema in profonda trasformazione, dove l’efficienza digitale, la trasparenza e la comunicazione con il cittadino rappresentano i pilastri di una nuova cultura del servizio pubblico.

Il concorso è considerato strategico anche sotto il profilo del turnover generazionale: molti degli attuali funzionari andranno in pensione nei prossimi anni e la macchina fiscale ha bisogno di nuova energia per fronteggiare l’enorme mole di lavoro legata alla lotta all’evasione, ai rimborsi, ai crediti d’imposta e alle nuove regole del fisco digitale. In particolare, le sedi del Nord Italia — come Torino, Milano e Bologna — risultano tra le più sotto organico, rendendo il concorso un’occasione concreta anche per chi desidera stabilizzarsi professionalmente in contesti metropolitani.

Nel dettaglio, i 158 posti destinati al Piemonte andranno a coprire esigenze soprattutto a Torino, Novara, Alessandria e Cuneo, province dove il carico di pratiche fiscali pro capite è superiore alla media nazionale. Ma non mancheranno collocazioni anche in sedi minori, a beneficio della capillarità dei servizi.

In parallelo al bando, è già partito anche il dibattito politico: sindacati come la FP-CGIL e l’USB Pubblico Impiego hanno accolto positivamente il concorso, ma chiedono che questa campagna non sia un’eccezione isolata, bensì l’inizio di un percorso continuativo di stabilizzazione e rafforzamento degli organici. Inoltre, si evidenzia come la semplificazione delle procedure concorsuali — con una sola prova scritta — debba andare di pari passo con la trasparenza e l’efficacia nella valutazione dei titoli e delle competenze.

In attesa della prova di settembre, sono già nati gruppi di studio, canali Telegram, forum e percorsi di preparazione online per affrontare al meglio l’esame, che dovrebbe includere quesiti a risposta multipla su diritto tributario, contabilità, logica e informatica. La concorrenza sarà alta, ma per molti rappresenta un’opportunità di stabilità e crescita professionale, in un’epoca in cui l’accesso alla pubblica amministrazione resta uno degli sbocchi più ambiti per laureati under 35.

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