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Punto Prelievi fantasma in Canavese: promesso per luglio, ma nessuno sa dov'è

Il Comune aveva annunciato la ripartenza del servizio, ma il lunedì previsto non c’era traccia dell’infermiera

Punto Prelievi fantasma in Canavese: promesso per luglio, ma nessuno sa dov'è

Punto Prelievi fantasma in Canavese: promesso per luglio, ma nessuno sa dov'è

Che fine ha fatto il Punto Prelievi di Pont? L’amministrazione comunale si era impegnata nei mesi scorsi per il suo ripristino e formalmente dal 1 luglio sarebbe dovuto tornare in funzione. Sembra però che non sia andata così, secondo la verifica effettuata di persona dal capogruppo di una delle due compagini di minoranza presenti in consiglio comunale: quella di Noi per Pont. Gian Piero Bonatto ha infatti cercato di capire dove fosse ubicato e… non è riuscito a saperlo!

Da quest’esperienza piuttosto singolare è scaturita un’interrogazione urgente a risposta scritta inoltrata al sindaco ed alla giunta in data 7 luglio. Sottolineando che la riattivazione di questo servizio era uno dei punti del programma della presente maggioranza, Bonatto ricorda anche che il suo collega di schieramento Raffaele Costa aveva in più circostanze richiesto e sollecitato l’amministrazione “finanche con interrogazione urgente a risposta scritta il 27 giugno 2025”.

Pochi giorni più tardi – precisamente il giorno 30 – veniva pubblicata all’Albo Pretorio una determina del Responsabile del Servizio alla Persona risalente al 25 giugno. Determina con la quale, tramite affidamento diretto, era stata scelta l’infermiera, il cui incarico doveva decorrere da martedì 1 luglio, Il che significava che il servizio – essendo fissato per la mattinata del lunedì – sarebbe di fatto iniziato il giorno 7. Da notare che, trattandosi di un incarico con scadenza al 31 dicembre di quest’anno, la prestazione risulta garantita solo per sei mesi, salvo poi ricominciare da capo tutta la procedura.

I tempi per arrivare all’affidamento erano stati alquanto lunghi: l’Avviso Pubblico risaliva al 18 febbraio e la scadenza per presentare le offerte era stata fissata al 5 marzo. Ne erano pervenute due. La prima proveniva da una società di Torino e prevedeva per il Comune un costo di 60 euro per ogni giorno di servizio; la seconda da un’infermiera professionale per un costo di 55 euro. Ovvio che ad essere scelta sia stata l’infermiera!

Il protocollo d’intesa stipulato tra ASL e Comune stabilisce che quest’ultimo metta a disposizione il personale e locali idonei; l’Azienda Sanitaria Locale il materiale sanitario ed il supporto amministrativo ed informatico. Come già detto, il giorno stabilito è il lunedì ed il luogo la Sala Prelievi del Comune, che si farà carico delle utenze. Solo che lunedì 7 luglio Bonatto si è recato in municipio per chiedere l‘effettiva ubicazione di tale Sala Prelievi ma – dichiara nell’interrogazione – “né gli impiegati, né il responsabile, né l'assessore Mario Faletti interpellato personalmente sono stati in grado di fornire risposte esaustive nel merito”.

A questo punto ha predisposto l’interrogazione, chiedendo a sindaco e giunta che venga comunicato l’indirizzo; che venga fornita la documentazione sul nulla osta per i locali da parte dell’ASL; che vengano rese note ai cittadini le informazioni utili per usufruire del servizio. Un servizio di cui - sottolinea - “molte persone anziane ed altre con difficoltà a raggiungere i comuni viciniori lamentano l'assenza”.

È trascorsa un’altra settimana e magari l’enigma è stato risolto ma quanto è accaduto lunedì scorso a Bonatto appare davvero strano…

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