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13 Luglio 2025 - 14:51
Calici conquista Agliè: dieci anni di successi, vino e bellezza
Se c’è una formula capace di trasformare una semplice serata in un evento imperdibile, "Calici" ad Agliè sembra averla trovata. Sabato 12 luglio, piazza Castello è diventata una vera e propria sala da degustazione a cielo aperto, illuminata da luci soffuse, calici alzati e sorrisi condivisi. Un decennale festeggiato nel modo migliore possibile: con il tutto esaurito, una folla entusiasta e un’atmosfera che ha mescolato eleganza, territorio e convivialità.
"Calici" è più di una manifestazione enogastronomica, è un simbolo di come un piccolo borgo possa farsi grande con idee chiare, passione e continuità. In dieci anni l’evento si è evoluto, migliorato, consolidato, fino a diventare uno degli appuntamenti più attesi dell’estate canavesana. La ricetta è semplice ma efficace: vino di qualità, piatti del territorio, musica dal vivo e la cornice straordinaria del centro storico alladiese. Ma ciò che lo rende davvero speciale è l’anima che lo anima: quella dei volontari, delle associazioni, degli organizzatori che lavorano per settimane dietro le quinte.
Il boom delle prevendite di quest’anno ha confermato un trend in crescita, già evidente nelle passate edizioni. Centinaia di persone, non solo dal Canavese ma da tutta la provincia e oltre, hanno scelto Agliè per una serata di scoperta e piacere. L’offerta di etichette selezionate e piatti preparati con cura ha conquistato anche i palati più esigenti. Ogni angolo della piazza offriva un’esperienza diversa: stand dei produttori, postazioni musicali, momenti di spettacolo e approfondimento.
Tra le figure chiave di questo successo, il sindaco Marco Succio, che ha voluto sottolineare l'importanza del lavoro di squadra e della sinergia tra istituzioni e realtà locali. Il direttore artistico Daniele Lucca, ideatore dell’evento, ha ribadito quanto sia fondamentale l’aspetto culturale di "Calici", che non si limita al vino ma racconta un’identità, un territorio, un modo di vivere. E Peppone Calabrese, volto noto di Rai1 e ormai presenza fissa ad Agliè, ha rinnovato il suo amore per il Canavese, definendo "Calici" un evento “dal gusto autentico e dall’ospitalità straordinaria”.
Non è mancata qualche riflessione sul futuro. Si può fare ancora di più? Si può crescere ancora? A sentire gli organizzatori, sì. L’intenzione è quella di potenziare la formula senza snaturarla, magari ampliando l’offerta culturale, coinvolgendo nuove realtà produttive, offrendo esperienze sempre più personalizzate.
Ma a fare la differenza, ancora una volta, è stato il pubblico. Un pubblico attento, educato, curioso, che ha saputo apprezzare il lavoro fatto, il valore delle produzioni locali, il piacere dello stare insieme in uno spazio urbano riscoperto e valorizzato. Perché "Calici", al di là delle bottiglie stappate e delle portate servite, è anche una festa di comunità, un’occasione di incontro, un esempio di turismo di prossimità che funziona.
Agliè chiude così una delle sue notti più belle, con i bicchieri vuoti ma i cuori pieni, già proiettata alla prossima edizione. Perché quando si costruisce qualcosa con cura, rispetto e passione, la voglia di migliorare non si spegne mai.
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