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Alla panchina dell'ascolto di Monasterolo si forma la fila per parlare con la vicesindaca

L'iniziativa a Cafasse è stata meno partecipata, ma l'amministrazione è soddisfatta del nuovo progetto

Alla panchina dell'ascolto di Monasterolo si forma la fila per parlare con la vicesindaca

Nel mese di giugno 2025, come promesso in campagna elettorale, la giunta neoeletta ha avviato i primi appuntamenti dello Sportello di Ascolto della Cittadinanza, un progetto fortemente voluto dal sindaco Carlo Oddi, dalla vicesindaca Valentina Tibaldi e dall’assessore Ezio Fornelli.

Sono due gli incontri previsti: il mercoledì a Cafasse, in concomitanza con il mercato, e il sabato a Monasterolo, con l’obiettivo di incontrare direttamente la popolazione, ascoltarne dubbi, richieste, lamentele (purché costruttive) e raccogliere idee per migliorare la vita della comunità.

Durante il primo appuntamento a Cafasse, si sono presentate soltanto tre persone. Un risultato modesto, ma accolto con spirito positivo e gratitudine dall’amministrazione.

"Probabilmente – riflette l’assessore Fornelli – pesa un po’ di timidezza, o forse la soggezione di entrare nella sala consiliare del Comune. Per questo stiamo valutando l’idea di spostare gli incontri in un luogo più informale."

Decisamente più partecipata invece la mattinata a Monasterolo, dove la scelta di posizionarsi su una panchina in piazza San Rocco si è rivelata vincente: circa dieci persone, tutte donne, si sono fermate, alcune addirittura arrivate con fogli, appunti, idee e proposte concrete.

"Alle 9.30, quando ho aperto lo sportello appendendo il volantino sulla balaustra che conduce alla cappella di San Rocco e all’asilo – racconta la vicesindaca Valentina Tibaldi – ho pensato: saranno tre ore di solitudine, dovremo ripensare il progetto. E invece, alle 9.33, ho visto una donna attraversare la piazza con decisione: ho capito subito che veniva per parlare con me. Dopo di lei, un bellissimo viavai."

La vicesindaca Valentina Tibaldi

L'assessore Ezio Fornelli

Con il passare dei minuti, la conversazione si è animata: altre persone si sono fermate spontaneamente, ascoltando e partecipando. Complice il caldo, il gruppo si è poi spostato sotto le tende del Mini Market Mondo, punto molto frequentato il sabato mattina. Ed è stato proprio lì che il dialogo si è fatto ancora più vivace.

Pulizia delle strade, lavori provinciali non conclusi, asfaltature e fibra ottica sono stati tra i temi principali, accompagnati da critiche puntuali. Ma il confronto ha portato anche idee e proposte collettive, con uno sguardo rivolto a giovani, anziani e a chi ha bisogno di servizi di base, specialmente per chi ha difficoltà a muoversi.

Una prima tappa promettente per un progetto che vuole costruire un filo diretto tra amministrazione e cittadini, basato sull’ascolto autentico.

"È importante parlarsi di persona, faccia a faccia – conclude Valentina Tibaldi –. Nel dialogo aperto si comprendono le vere necessità, si evita di perdersi e si tocca con mano ciò che è davvero urgente e importante per le persone. La nostra giunta è al lavoro da poco più di un mese, e lo sportello ci aiuterà a restare ancorati alla realtà quotidiana. Amministrare significa essere al servizio delle persone che vivono il paese, non calare decisioni dall’alto pensando di sapere già tutto. Il confronto vero e l’ascolto attivo possono davvero fare la differenza."

Con lo Sportello di Ascolto della Cittadinanza, Cafasse e Monasterolo pongono le basi per un nuovo modo di fare politica: più vicino alle persone, più semplice, più umano.

Il cammino è appena iniziato, ma il segnale è chiaro: c’è voglia di ascoltare, costruire insieme e non lasciare indietro nessuno.

Dopo la pausa estiva, lo sportello ripartirà nel mese di settembre.

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