Cerca

Attualità

Storie vere da Chivasso: così l’Asl TO4 ha cambiato la vita di Dario, Anna e Paolo

Al via il nuovo Centro Neurogastroenterologia dell’Asl TO4

Storie vere da Chivasso: così l’Asl TO4 ha cambiato la vita di Dario, Anna e Paolo

Non è tutto buio, ogni tanto una luce si accende anche nei corridoi asettici della sanità pubblica. Dove le attese sono infinite, dove le diagnosi si rincorrono come ombre, dove la frustrazione prende spesso il sopravvento. Ogni tanto, però, arriva una buona notizia. E stavolta arriva dall’Asl TO4, in particolare dall’Ospedale di Chivasso. È lì che, da qualche mese, è nato un Centro di Neurogastroenterologia e Motilità. Un nome complesso per dire una cosa semplice: si prova davvero ad ascoltare i pazienti. Si costruiscono percorsi di cura personalizzati. Si lavora in squadra. E, a volte, si guarisce.

Tre storie raccontano meglio di qualsiasi comunicato. Dario, adolescente brillante, sportivo, ma bloccato da una difficoltà nella deglutizione che lo faceva sentire “diverso”. Visite, controlli, nulla di fatto. Finché non ha incontrato la dottoressa Sabrina Mietta, allergologa. Lì, nel nuovo centro, finalmente lo hanno ascoltato per davvero. Gli hanno diagnosticato un’esofagite eosinofila. Una patologia rara, sì, ma che ha un nome. E una cura. Oggi Dario mangia con serenità. E soprattutto non si vergogna più.

Anna invece ha 40 anni. Per anni ha evitato le pause pranzo coi colleghi, per non essere giudicata. Non riusciva a deglutire bene, e c’era sempre chi sussurrava “è anoressica”. Lei passava da uno specialista all’altro senza risposte. Quando è arrivata alla valutazione fisiopatologica, si è finalmente sentita capita. Asma allergico, dermatite, esofagite eosinofila: nomi difficili, ma finalmente parole giuste. E terapie giuste. E vita nuova.

Paolo, 50 anni, sembrava un caso senza speranza. Dolore toracico, deglutizione difficile, perdita di peso. Il cardiologo? Nulla. L’otorino? Nulla. Il dietologo? Nulla. Era un incubo. Poi, finalmente, l’intuizione: serviva un inquadramento funzionale completo. Risultato? Disturbo motorio esofageo. Trattamento mirato. E una nuova partenza.

Tre persone. Tre vite cambiate. Non miracoli, ma sanità che funziona.

La dottoressa Edda Battaglia

Dietro tutto questo c’è la Gastroenterologia dell’Asl TO4, diretta da Edda Battaglia, e il nuovo Centro di Neurogastroenterologia e Motilità. Un luogo dove si affrontano disturbi spesso sottovalutati ma devastanti: i DGBI – Disturbi dell’Asse Intestino-Cervello – e le malattie funzionali gastrointestinali, comprese quelle rare e quelle eosinofile. Malattie che ti mangiano dentro, spesso senza lasciar traccia apparente. Ma che ora hanno un centro che se ne occupa davvero.

Il Centro utilizza tecnologie avanzate, come la manometria ad alta risoluzione, che va ben oltre la solita endoscopia. Lavora in rete con altri specialisti, in una logica multidisciplinare. Il tutto è coordinato, per le malattie rare, da Walter Grosso Marra. E ogni paziente viene accompagnato con un follow-up costante.

«Il nuovo Centro rappresenta un tassello cruciale della nostra offerta sanitaria», dice Edda Battaglia. «Permette di affrontare patologie complesse con un approccio integrato. La capacità di fare rete è l’elemento vincente».

E anche i riconoscimenti non mancano. Il Centro è riconosciuto a livello nazionale dalla SINGEM e dalla Commissione dell’AIGO, le principali società scientifiche italiane del settore.

«Siamo molto soddisfatti», dichiara il Direttore Generale Luigi Vercellino. «Questo è il modello di sanità che vogliamo: centrato sulla persona, efficace e umano. Continueremo a investire in questo tipo di eccellenze».

Anche la Regione Piemonte, per una volta, applaude. «Il caso dell’Asl TO4 dimostra che la direzione è quella giusta», commenta l’assessore alla Sanità Federico Riboldi. «L’ascolto del paziente, unito all’innovazione, è la chiave per una sanità pubblica di qualità».

E noi? Noi cronisti di provincia, che di solito raccontiamo liste d’attesa infinite e tagli ai servizi, oggi prendiamo fiato. Perché una buona notizia, ogni tanto, serve anche a noi.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori