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Hai caldo? Vai al museo! Contro l’afa, porte aperte nei musei di Torino per anziani e bambini

Rifugio culturale contro il caldo: musei torinesi aprono le porte gratuitamente ad anziani e bambini per un'estate all'insegna dell'arte e del benessere

Hai caldo? Vai al museo!

Hai caldo? Vai al museo! Contro l’afa, porte aperte nei musei di Torino per anziani e bambini (foto di repertorio)

Anziani e bambini potranno trovare refrigerio nei musei torinesi grazie ad una promozione straordinaria voluta dalla Fondazione Torino Musei, in accordo con il Comune, per contrastare gli effetti dell’emergenza caldo che ha colpito la città. Dal 5 al 13 luglio, l’accesso alle collezioni permanenti di Gam, Mao e Palazzo Madama sarà gratuito per gli over 65, mentre per le mostre temporanee sarà previsto un biglietto ridotto. Per i bambini fino ai 12 anni, invece, l’ingresso sarà gratuito ovunque, anche per le esposizioni temporanee.

L’iniziativa arriva in un momento in cui Torino, come molte città italiane, affronta temperature estreme che mettono a dura prova la salute soprattutto degli anziani e dei più piccoli, categorie particolarmente vulnerabili ai colpi di calore. In questo contesto, l’apertura dei musei diventa non solo un gesto culturale, ma anche un intervento sociale e sanitario.

“In un momento come questo – spiega la Fondazione Torino Musei – i musei confermano la loro funzione di presidio urbano e culturale, offrendo non solo refrigerio, ma anche stimoli e cura”. Le parole scelte sottolineano un’idea di museo non più solo come spazio espositivo, ma luogo di accoglienza e benessere, capace di rispondere concretamente alle necessità del territorio.

L’iniziativa si inserisce in una più ampia riflessione sul ruolo delle istituzioni culturali nelle città contemporanee. In molti paesi europei, durante le ondate di calore, biblioteche, gallerie e musei vengono attivati come rifugi freschi, spazi pubblici accessibili dove la popolazione può trovare sollievo, socializzare e partecipare ad attività culturali. Torino segue questa strada, utilizzando la rete museale come leva per la coesione sociale.

La Gam – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Mao – Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica non sono scelti a caso: ognuno offre ambienti climatizzati, aree di sosta e collezioni capaci di coinvolgere pubblici trasversali, dagli anziani agli scolari in vacanza, dalle famiglie ai nonni che accudiscono i nipoti. L’iniziativa è dunque anche un invito alla scoperta: mentre ci si protegge dal caldo, si può anche esplorare l’arte italiana ed extraeuropea, le installazioni contemporanee o le mostre dedicate alla storia e alla bellezza.

Negli stessi giorni, le temperature previste a Torino sfiorano i 38 gradi, con allerta arancione per disagio fisiologico. Le autorità sanitarie raccomandano di evitare l’esposizione prolungata al sole e di preferire ambienti climatizzati. In questo senso, i musei diventano un’alternativa reale al rifugiarsi nei centri commerciali, con il vantaggio aggiuntivo dell’arricchimento culturale.

La promozione museale si affianca a misure più tradizionali, come l’apertura dei centri anziani con aria condizionata, il rafforzamento dei servizi domiciliari, la distribuzione di acqua e ventilatori, e la sorveglianza delle persone fragili tramite la rete dei servizi sociali. Ma rappresenta una svolta significativa nel modo in cui la cultura può essere al servizio della salute pubblica.

Si tratta anche di un’opportunità educativa, in particolare per i più piccoli: durante le vacanze estive, molti bambini non frequentano centri estivi o scuole e rischiano l’isolamento o l’inattività. Offrire accesso libero a contenuti artistici di alto livello può stimolare la loro curiosità, far scoprire nuovi interessi e creare occasioni di apprendimento informale in un contesto sereno e sicuro.

Infine, c’è una dimensione simbolica: aprire gratuitamente i musei significa ribadire il loro ruolo pubblico, renderli spazi per tutti e non elitari, anche in momenti di difficoltà. In un’estate in cui il cambiamento climatico impone riflessioni urgenti, anche gesti semplici come questo possono dare un segnale forte di responsabilità civica e prossimità istituzionale.

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