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Rivarolo Canavese: nuovo spazio inclusivo dedicato all’infanzia

Inaugurato il rinnovato Spazio Elementare: materiali sicuri e attrezzature per tutti i bambini, grazie al sostegno della Fondazione Rivabanca

Un parco per tutto

Un parco per tutto: a Rivarolo Canavese uno spazio inclusivo dedicato all’infanzia

È stato inaugurato questa mattina a Rivarolo Canavese il nuovo “Spazio Elementare”, un parco giochi completamente rinnovato e pensato per i più piccoli. Un gesto concreto verso le nuove generazioni, che sottolinea l’importanza degli spazi pubblici dedicati all’infanzia, alla socialità e all’educazione civica.

Il taglio del nastro è avvenuto con la presenza dell’assessora Alessia Cuffia, che ha voluto ringraziare pubblicamente chi ha reso possibile la realizzazione di questo progetto, a partire dalla Fondazione Rivabanca, grazie alla cui generosa donazione è stata installata una giostrina inclusiva. «Permetterà davvero a tutti i bimbi di giocare insieme, senza barriere né esclusioni», ha scritto Cuffia, sottolineando come l’accessibilità debba essere uno standard, non un’eccezione.

Il parco non è solo uno spazio di gioco, ma diventa simbolo di un’idea di città: una Rivarolo che investe sul futuro e mette al centro l’infanzia, l’incontro, la crescita. Lo “Spazio Elementare” è un ambiente pensato per accogliere famiglie, bambini di ogni età e abilità, in un contesto curato, sicuro, rispettoso dei bisogni educativi e relazionali. In un momento storico in cui le nuove generazioni rischiano l’isolamento e la dipendenza dagli schermi, recuperare luoghi fisici di incontro è una scelta politica e culturale.

Il progetto si inserisce in una visione più ampia di riqualificazione urbana. «Nei prossimi mesi lavoreremo per cercare di riqualificare quanti più parchi giochi cittadini possibili – ha dichiarato l’assessora – perché ogni angolo di Rivarolo possa diventare un posto più bello, più curato e più adatto alle esigenze di chi lo vive». Un impegno concreto che punta a rendere la città più vivibile e accogliente, partendo dai bisogni reali delle persone.

Ma non manca anche un richiamo forte al senso civico. Cuffia, nel suo intervento social, ha ricordato che anche le altalene costano, così come le panchine, i fiori e tutti gli arredi urbani che rendono un parco funzionale e gradevole. «Spesso siamo costretti a investire soldi per ripristinare danni causati da atti vandalici, soldi che potremmo invece destinare a nuovi giochi, nuovi scivoli o altri interventi utili per tutti».

Un punto dolente che diventa anche occasione per una riflessione educativa. «Dobbiamo insegnare ai bambini il rispetto della cosa pubblica – ha scritto – perché crescere con questo valore significa imparare a prendersi cura del bene di tutti e a costruire insieme una comunità più bella e più forte».

In un tempo in cui le istituzioni locali fanno fatica a reperire risorse e in cui la manutenzione dei beni pubblici diventa una sfida quotidiana, il rispetto diventa una forma attiva di cittadinanza. Un altalena curata, un fiore protetto, una giostra preservata dai vandali non sono dettagli, ma segni di una comunità che si riconosce nei suoi spazi e li difende.

La giornata si è chiusa con un messaggio semplice ma profondo: “Buon divertimento ai nostri piccoli grandi cittadini!”. Un augurio che non è solo retorico, ma racchiude il senso di tutto il lavoro fatto: donare bellezza, gioco, libertà, e soprattutto dignità, anche ai più piccoli. Perché il modo in cui una città tratta i suoi bambini dice molto su ciò che sogna di diventare.

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