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02 Luglio 2025 - 10:10
Nubifragio sul Verbano, strade allagate e reti in tilt
Pioggia fitta, continua, quasi tropicale. In poche ore, nella serata di martedì 1° luglio, il Verbano-Cusio-Ossola si è ritrovato sotto assedio per una nuova ondata di maltempo che ha colpito con forza il capoluogo e diversi comuni della prima collina. La perturbazione, violenta e localizzata, ha costretto i vigili del fuoco del comando provinciale a effettuare oltre quaranta interventi tra le 19 e la mezzanotte, con squadre impegnate in ogni angolo del territorio per arginare gli effetti dell’acqua.
Le richieste di soccorso sono arrivate una dietro l’altra: case e cantine allagate, alberi pericolanti, pali inclinati, frane innescate dalla saturazione del terreno, dissesti strutturali in alcune abitazioni e crolli parziali di muri di contenimento. L’acqua ha spazzato via terra, ghiaia, detriti e rifiuti, trasformando strade secondarie in corsi d’acqua e rendendo complicato anche il transito dei mezzi di soccorso. I punti critici sono stati presidiati per ore con l’ausilio di idrovore e segnalazioni temporanee per la sicurezza viaria.
Ma i disagi maggiori si sono registrati sul fronte idro-sanitario, con la rete idrica e fognaria messa a dura prova dal carico eccessivo d’acqua. In diverse zone di Verbania, tra cui Intra e Pallanza, l’acqua è arrivata con pressione ridotta, e in alcuni casi è mancata del tutto. Problemi anche nelle frazioni collinari, ad Arizzano e Vignone, dove l’eccesso d’acqua ha provocato il cedimento di tratti fognari e il blocco temporaneo della distribuzione idrica in alcune abitazioni.
Acqua Novara Vco, gestore del servizio, ha comunicato che gli impianti principali di Verbania sono stati ripristinati alle 22.35, grazie all’intervento dei tecnici mobilitati d’urgenza. Ma non tutto è tornato alla normalità. «La rete ha subito danni in più punti, stiamo completando la mappatura e valutando gli interventi più urgenti», fanno sapere dall’azienda. Il rischio di nuovi guasti non è escluso, e per tutta la notte si sono susseguiti controlli e verifiche tecniche.
Molti residenti, nel frattempo, hanno trascorso ore al buio, con interruzioni elettriche locali, e alcuni commercianti di Verbania si sono ritrovati con negozi invasi dall’acqua, costretti a chiudere anticipatamente e a iniziare subito le pulizie.
I danni più gravi si sono concentrati lungo i tornanti collinari, dove l'acqua ha spazzato via porzioni di banchina e creato pericolose erosioni a ridosso delle carreggiate. In alcuni casi, smottamenti minori hanno sfiorato abitazioni isolate, richiedendo l’intervento di protezione civile e tecnici comunali. Fortunatamente non si registrano feriti, ma la tensione resta alta anche per le previsioni meteo dei prossimi giorni, che parlano di instabilità e nuovi rovesci temporaleschi.
L’ennesima emergenza climatica, nel cuore dell’estate, rilancia il dibattito sulla tenuta del territorio. I cambiamenti climatici stanno trasformando anche le perturbazioni minori in bombe d’acqua localizzate, con effetti imprevedibili e gravi. L’equilibrio idrogeologico del Verbano è da tempo sotto osservazione, e ogni nuova emergenza dimostra quanto sia urgente potenziare la manutenzione del reticolo idrico, la pulizia delle caditoie, il controllo delle scarpate e l’efficienza delle reti fognarie.
Anche i sindaci dei comuni colpiti hanno chiesto che non ci si limiti a interventi-tampone. Serve una strategia chiara e duratura. Perché non è più una questione di “eventi eccezionali”, ma di una nuova normalità con cui i territori devono imparare a convivere.
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