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30 Giugno 2025 - 10:23
Paura a CityLife, cede la scritta sulla Torre Hadid
Un crollo a oltre 170 metri d’altezza e un boato che ha svegliato mezzo quartiere. È successo all’alba di domenica 30 giugno a Milano, nel cuore del distretto CityLife, dove la scritta “Generali” posizionata in cima alla Torre Hadid si è parzialmente staccata dalla struttura, costringendo all’evacuazione dell’area e alla chiusura della fermata M5 Tre Torri.
A cedere è stata l’insegna luminosa, visibile da tutta la città e simbolo di uno dei più iconici grattacieli del panorama milanese. Realizzata nel 2018, la scritta era composta da grandi lettere in acciaio e plexiglass posizionate su un telaio metallico, saldamente ancorato alla sommità del palazzo, a circa 177 metri di altezza.
Il crollo è avvenuto senza preavviso, poco prima delle 6 del mattino. Alcuni residenti dei palazzi circostanti hanno raccontato di aver sentito un rumore improvviso, simile a un’esplosione sorda, seguito dal silenzio. Non si sono registrati feriti né danni a persone, ma l’allarme è scattato immediatamente.
I vigili del fuoco sono intervenuti con squadre specializzate in lavori in quota, affiancati da tecnici strutturisti e operatori della Polizia Locale. L’intera area è stata transennata, per evitare il rischio di distacchi successivi, mentre la metropolitana è stata temporaneamente chiusa per motivi di sicurezza.
Dalle prime verifiche risulta che l’insegna non si è staccata completamente, ma si è ripiegata all’indietro, restando appesa al perimetro superiore del terrazzo panoramico. Questo dettaglio ha evitato che la struttura precipitasse al suolo, scongiurando conseguenze potenzialmente drammatiche.
La Torre Hadid, nota anche come “Lo Storto” per la sua torsione architettonica, è un’opera dell’archistar Zaha Hadid ed è attualmente la sede direzionale di Generali Italia. Simbolo della nuova skyline meneghina, l’edificio ospita quotidianamente centinaia di dipendenti e visitatori, oltre ad affacciarsi su una delle zone più frequentate di Milano, tra shopping, business e residenze di lusso.
Le indagini sul cedimento sono già in corso. Secondo fonti tecniche, il telaio dell’insegna potrebbe essere stato indebolito dal vento o da fenomeni di usura strutturale, anche se tutte le ipotesi restano aperte. Sarà una perizia tecnica accurata a stabilire la dinamica esatta dell’incidente e a valutare le eventuali responsabilità.
Intanto, il Comune di Milano ha chiesto alla proprietà dell’edificio e alla società incaricata della manutenzione di fornire un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione dell’insegna e sulle operazioni di controllo svolte negli ultimi mesi.
Il cedimento dell’insegna ha sollevato interrogativi anche sulla sicurezza delle installazioni pubblicitarie e istituzionali montate ad alta quota. Sempre più grattacieli, in Italia e in Europa, ospitano loghi luminosi di grandi dimensioni, con forti sollecitazioni dovute al vento, alle escursioni termiche e alla pioggia. La manutenzione di questi elementi diventa cruciale, anche perché un eventuale crollo avrebbe effetti devastanti su aree urbane ad alta densità.
Nella giornata di domenica, Generali ha fatto sapere che sta collaborando con le autorità per accertare cause e responsabilità, e che l’insegna verrà rimossa integralmente nei prossimi giorni per consentire l’analisi dei materiali.
CityLife, vetrina dell’architettura contemporanea milanese, si è svegliata dunque con un simbolo ferito. Il cedimento della scritta in cima alla torre non è stato solo un incidente tecnico, ma un campanello d’allarme sulla sicurezza e la fragilità di un paesaggio urbano sempre più verticale.
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