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28 Giugno 2025 - 17:25
Canavese da record: Caluso e Barone protagonisti della svolta energetica
Per la prima volta nella storia, l’Italia ha visto il 56% del fabbisogno elettrico nazionale coperto da fonti rinnovabili. È accaduto nel mese di maggio 2025, e la notizia, comunicata ufficialmente da Terna, ha il sapore di una svolta epocale. Ancora più sorprendente è che, in alcune fasce orarie, la produzione di energia green ha superato il 100% della domanda, rendendo il Paese – seppur temporaneamente – autosufficiente grazie al sole, al vento e all’acqua.
Un dato che segna un prima e un dopo, e che conferma come la transizione energetica non sia più un progetto sulla carta, ma una realtà in rapido movimento. A contribuire a questo cambiamento sono anche le esperienze locali, come quella della Comunità Energetica della Morena Frontale Canavesana – Caluso 1294, che da mesi lavora sul territorio per costruire un modello di produzione e consumo condiviso, decentralizzato e sostenibile.
Il principio è semplice ma potente: autoprodurre energia rinnovabile e condividerla, tra cittadini, imprese e Comuni. Non si tratta solo di installare pannelli fotovoltaici, ma di cambiare mentalità, promuovendo un consumo consapevole, riducendo le bollette, abbattendo le emissioni e costruendo una nuova autonomia energetica dal basso.
In questa direzione si inserisce anche il lavoro di realtà come il Comune di Barone Canavese, che da tempo ha scelto di investire in sostenibilità ambientale. Il sindaco Alessio Bertinato, a fronte dei dati di Terna, ha commentato con soddisfazione:
«Con queste cifre ufficiali possiamo dire con certezza di essere sulla strada giusta. I nostri sforzi sul territorio canavesano, guardando questi numeri, ci fanno ben sperare. Le energie rinnovabili non sono solo importanti: sono essenziali. E questo risultato nazionale ci ricorda che la sostenibilità ambientale, se ben governata, si accompagna a quella economica. Siamo convinti di aver imboccato la direzione giusta, e non siamo soli a pensarla così. Continueremo su questa linea con ancora più convinzione».
Non è solo una questione tecnica, ma anche politica, sociale e culturale. In un’epoca segnata da crisi energetiche globali e cambiamenti climatici, le comunità energetiche rappresentano una risposta concreta e immediata. A Caluso e nei comuni limitrofi, ogni nuovo tetto fotovoltaico installato, ogni cittadino che decide di entrare a far parte della comunità, ogni amministrazione che partecipa, rappresenta un tassello di questo cambiamento collettivo.
Se fino a ieri le rinnovabili erano viste come una possibilità futura, oggi sono già il presente. Il record di maggio ne è la prova tangibile. Ma non basta. Occorre proseguire, investire, coinvolgere, informare, per fare in modo che questi dati non restino isolati, ma si consolidino come standard.
Il Canavese, nel suo piccolo, sta contribuendo a scrivere questa nuova pagina energetica. Lo fa con progetti concreti, con cittadini informati, con istituzioni coraggiose. La transizione è iniziata. E, dati alla mano, sta funzionando.
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